Giovani e lavoro, nel Bresciano i precari sono almeno 40mila

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    In Italia i lavoratori precari sono quasi 4 milioni (stima Cgia Mestre). A Brescia? Per la Cisl 40mila. «Guardando alle cifre assolute – spiega il Segretario generale della Cisl di Brescia Enzo Torri – sappiamo che circa il 30% degli avviati al lavoro ogni anno è inserito con contratti precari, ma non di rado capita che un medesimo lavoratore venga avviato più volte l’anno, ed è dunque difficile tirare le somme esatte. Procedendo per stime, in ogni caso, credo si possa parlare per la nostra Provincia di almeno 30, 40mila precari».
    Per lavoratori precari si intendono dipendenti con contratto a tempo determinato o part-time involontari, collaboratori o titolari di partita Iva con i vincoli della mono-committenza, del rispetto di orari prefissati e chiamati a lavorare prevalentemente nel sito del committente. Queste forme di lavoro sono distribuite in tutta Italia, soprattutto al Centro Sud (dove vive il 56% dei precari italiani) e con un incremento del numero totale del 4% tra il 2008 e il 2010. I settori che più ricorrono a contratti «atipici» sono ristorazione, alberghiero e servizi pubblici e sociali. Quanto ai lavoratori, il profilo standard parla di giovani tra i 15 e i 35 anni con un livello medio retributivo netto di 1.068 euro (inferiore del 25,3% a chi svolga le medesime mansioni con un contratto a tempo indeterminato) e per il 38% titolari di licenza media.

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    1 COMMENT

    1. questi sono i problemi veri di un paese. queste sono le questioni che dovrebbero tenere svegli giorno e notte i nostri politici. questi sono i temi che dovrebbero comparire sulle prime pagine dei gionali. IL LAVORO!!!! Che non c’è e quando c’è è pagato male e precario…

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