È iniziato a Brescia il processo sulla bambina-sposa, la ragazzina di 13 anni di etnia rom sposata tramite rito zingaro in Romania e trasferitasi a Brescia con la famiglia del marito. Sul tema è intervenuto il vicesindaco e assessore alla Sicurezza del Comune di Brescia, Fabio Rolfi: Sarebbe auspicabile che, una volta accertati i fatti, da parte della magistratura venga emanata una sentenza esemplare, perché ritengo debba essere chiaro che in Italia non è legittimato e non è permesso, sia alle comunità rom in ambito civile che a quelle musulmane per motivi religiosi, alcun diritto parallelo che miri a introdurre, come è successo in Inghilterra con listituzione delle corti islamiche, abitudini e regole non accettabili per il nostro ordinamento. Ritengo che sentenze esemplari in casi come questo servano a chiarire agli stranieri che vogliono vivere nel nostro paese, che esistono valori e diritti insindacabili sui quali non è ammissibile alcuna deroga.
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