Un lungo viaggio con Markus Stockhausen. Domani al Vittoriale

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    Gardone Riviera – Un connubio tra improvvisazione e tradizione e due viaggi che si intersecano, quello a cavallo della musica classica e quello che si snoda  lungo la strada della vita, che dalla musica stessa è raccontato, per regalare al pubblico gli aspetti più veri ed umani. Promette emozioni forti il concerto di sabato 6 agosto alle 21.15 al “Nuovo Festival del Vittoriale” a Gardone Riviera, che vede il compositore e trombettista tedesco Markus Stockhausen dirigere l’Orchestra d’Archi Italiani, simbolo ed erede della lunga tradizione veneta della musica per archi.

    Autore e interprete di fama internazionale, Markus Stockhausen, spesso ospite nelle sedi sacre della musica e dello spettacolo, come la Scala di Milano e la Royal Opera House di Londra, guiderà l’Orchestra d’Archi Italiana in un viaggio della musica classica, appunto, che prevede “5 tappe”, ovvero i pezzi originali più suggestivi composti dal Maestro, alternati a due brani di W. A. Mozart: “Eine Kleine Nachtmusik”, con cui prende il via il concerto, e “Divertimento per archi K137”. E se l’apertura dedicata all’omaggio al compositore austriaco non bastasse, ecco che subito il pubblico verrà catapultato in un vortice di sensazioni contrastanti con “Miniatur einer Seelenreise”, ovvero “Miniatura di un viaggio dell’anima”, composizione per flicorno (tromba) e archi, che sarà il primo dei brani in scaletta ideati da Stockhausen. ”E’ un brano che mi fu commissionato dall’Ensemble “I 12 violoncellisti della Berliner Philharmoniker” – spiega il Maestro –  è stato scritta nel Febbraio del 2006, registrata il 26 marzo successivo dalla ‘EMI Classics London’ per il CD “Angel Dances” dei 12 violoncellisti e presentata dallo stesso ensemble e da me in prima esecuzione assoluta pubblica il 30 Settembre dello stesso anno presso la Filarmonica di Essen. Dopo un primo incontro con i 12 violoncellisti, avvenuto nel 2005 in occasione di un loro concerto tenuto presso l’Alte Oper di Francoforte, che mi riempì d’entusiasmo per l’intensità e ricchezza del suono nonché per la favolosa qualità esecutiva, spontaneamente mi feci avanti proponendo di scrivere qualcosa per questa straordinaria ed originale formazione. Poco tempo dopo giunse l’invito a scrivere un’opera per il citato CD dell’ensemble; invito da me accolto molto volentieri”.

    Un’opera collettiva che lascia molto all’improvvisazione è invece “Synergia”, “un’avventura che può essere intrapresa anche da musicisti che non hanno mai improvvisato prima”, come la definisce Stockhausen. “Synergia” fu eseguita in prima assoluta il 6 Luglio 2006 presso il “Cheltenham Music Festival” con 18 musicisti diretti da Markus Stockhausen. Chiude la serata “Ascent and Pause” un incrocio tra musica e arte –  visto che il titolo si riferisce ad un bel dipinto dall’artista Bauhaus Johannes Itten, studente di Kandinsky – scritta nel settembre del 2003 e commissionata proprio dall’Orchestra d’Archi Italiana.

    Il costo dei biglietti per il concerto di sabato 6 agosto è di 34 euro più 3 euro di prevendita per i posti di platea e gradinata numerata e di 22 euro più 3 di prevendita per i posti in gradinata libera. Per informazioni e acquisto biglietti basta visitare il sito www.anfiteatrodelvittoriale.it oppure telefonare ai numeri 0365/20072 e 393/5545627.  

    SABATO 6 AGOSTO – ORE 21.15 – GARDONE RIVIERA – BRESCIA  

    BREVE BIOGRAFIA DI MARKUS STOCKHAUSEN

    Markus Stockhausen, trombettista e compositore, nasce nel ’57 a Colonia e all’età di 6 anni inizia già ad occuparsi di musica, dedicandosi allo studio del pianoforte e della tromba. Ben presto vince premi e concorsi, come il Deutscher Musikwettbewerb, che gli hanno procurato molti inviti in Germania e all’estero come solista di musica classica e contemporanea. Diversi brani per tromba sono stati scritti appositamente per lui dal padre, il compositore Karlheinz Stockhausen con cui ha collaborato per 25 anni. Si é esibito nei più prestigiosi palcoscenici: dalla Scala di Milano alla Royal Opera House di Londra. Oltre alla sua attività di solista, ha scritto numerose partiture per varie orchestre, film e teatro, e insieme al fratello Simon Stockhausen, ha realizzato importanti progetti per la Philarmonia di Colonia. Attualmente partecipa a diversi progetti: Moving Sounds in duo con la clarinettista Tara Bouman (sua moglie), in duo con il chitarrista Ferenc Snétberger, in trio Lichtblick con il pianista Angelo Comisso, in quartetto Electric Treasures (con Andersen/Sendecki/Héral) e in un nuovo gruppo: Eternal Voyage con musicisti di diverse culture, come Dinesh Mishra (flauto indiano) e Rabih Lahoud (voce, Libanon). Una ricca discografia per numerose etichette testimonia la sua poliedrica attività.

    BIOGRAFIA ORCHESTRA D’ARCHI ITALIANA

    L’Orchestra d’Archi Italiana è stata fondata nel 1994 ed è diretta, tranne in progetti speciali come quello di Markus Stockhausen, da Mario Brunello, preparatore ideale per creare un percorso artistico coerente e originale, tramite un’attività che prosegue, rinnovandola, la lunga tradizione veneta della musica per archi. L’OdAI ha dedicato lunghi periodi allo studio e alla ricerca, preparando un vasto repertorio da Corelli ai compositori contemporanei. Progetti ed esecuzioni sono stati incoraggiati fin dall’inizio dall’approvazione entusiastica della critica, che ne ha colto l’impronta particolarmente italiana, caratterizzata da generosità di suono, timbro, originalità del fraseggio e attenzione alle ragioni dell’interpretazione. Scelta quale ensemble residente dell’Unione Musicale di Torino dal 1998 al 2000, quindi presente con un ciclo di concerti ad ogni stagione, l’OdAI trasferisce dal 2001 la propria residenza presso Musica Insieme di Bologna e contemporaneamente inizia un ciclo di concerti a Milano all’Auditorium e al Teatro Dal Verme. L’ODAI è stata regolarmente invitata da prestigiose realtà concertistiche quali la Società del Quartetto di Milano, la IUC di Roma, gli Amici della Musica di Firenze, gli Amici della Musica di Mestre e dai Festival musicali internazionali, quali il Festival delle Nazioni di Città di Castello, il Festival di Cervo, il Festival Oleg Kagan di Tegernsee (Baviera), il Festival di Sorrento. Nel 2000 l’OdAI ha effettuato una lunga tournée in Asia e successivamente è tornata in Giappone dove sono stati presentati i tre CD registrati per Japan-Victor. Oltre che per il connubio con grandi musicisti come Gidon Kremer, Natalia Gutman, Gunter Pichler, Viktoria Mullova, Giuliano Carmignola, Franco Rossi, Enrico Dindo, Giovanni Sollima, Joaquin Achucarro, Evgeni Kiriliov, François-Joel Thiollier, Alexander Lonquich, Andrea Lucchesini, Paul Meyer, Markus Stockhausen, Sergio Azzolini, Fabris Pierre, Emanuele Segre, Peter Sadlo, Bruno De Simone, Renaud Capuçon, Lorna Windsor, l’OdAI si distingue anche per la commistione frequente nei suoi concerti di temi di cultura contemporanea grazie alla presenza di personaggi impegnati, come Milena Gabanelli, Padre Enzo Bianchi, Erri De Luca, Alessandro Baricco, Philippe Daverio, Stefano Benni e Marco Paolini. L’OdAI ha anche collaborato con altre orchestre, quali la Kremerata Baltica di Gidon Kremer, e l’Orchestra da Camera di Mantova, diretta da Umberto Benedetti Michelangeli, per l’esecuzione della Nona Sinfonia di Beethoven. Molte produzioni dell’ODAI sono state registrate per la RAI Televisione e per Radio Tre Suite. Tra i progetti speciali di forte impatto sul pubblico, figurano lo spettacolo multimediale in collaborazione con il fotografo G. Iannuzzi (musiche di Schostakovich e Gubaiduljna) e quello del “Teatro da Camera” con il musicattore Luigi Maio, la cui trascrizione per archi del Peer Gjnt di Grieg è dedicata all’OdAI. Nell’ambito del suo progetto “Restauro” l’OdAI ha collaborato con alcuni tra i più noti musicisti jazz italiani, tra i quali Gabriele Mirabassi, Pietro Tonolo e Stefano Battaglia. L’anno scorso ha compiuto una lunga tournée in Sudamerica e ha collaborato allo spettacolo teatrale “Concerto Apocalittico” con Stefano Benni e Danilo Rossi.

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