Continuano le indagini dei carabinieri per trovare autore, movente e dinamica dell’omicidio avvenuto giovedì notte all’interno dello stabilimento Fassa Bortolo di Montichiari. Il corpo della vittima – l’operaio 27enne, Michele Peroni di Ghedi – è stato trovato intorno alle 4.30 di notte vicino alla bocca del forno del terzo piano (dove vengono cotti i blocchi di materiale utilizzati per produrre la calce) da un collega, un 45enne di Castel Mella, che stava facendo con lui il turno di notte.
Secondo la prima ricostruzione degli investigatori, i due avevano iniziato il turno alle 22. E alle 2 Peroni aveva iniziato regolarmente un giro di perlustrazione per l’azienda. Da quel “viaggio” non è più tornato. Dopo qualche minuto il collega si è messo alla sua ricerca, trovando tracce di sangue al piano terra e in ascensore. Per poi fare la macabra scoperta al terzo piano. Il corpo del giovane giaceva a terra supino, in una pozza di sangue, con un sacchetto di plastica sul capo legato da una cordicella. Forse utilizzato dall’assassino per evitare un eccessivo spargimento di sangue durante il trasporto del cadavere.
Immediata la telefonata a 118 e carabinieri. Ma il giovane, all’arrivo dei soccorritori, era già morto da un pezzo. Il medico legale ha rilevato che Michele Peroni è stato assassinato con un colpo di pistola (non a bruciapelo) alla nuca. Mentre altri bossoli potrebbero essere stati trovati altrove. Mentre dell’arma non c’è traccia.