Nella nuova cantina di Barone Pizzini si espone l’anima di Armando Riva

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 “Vai avanti! La ripresa della vitalità, dell’autonomia, e, perchè no, del successo del mondo dell’arte dipende dal perdurare e dal moltiplicarsi di esperimenti come il tuo”. Con queste parole il noto critico d’arte e conduttore televisivo Philippe Daverio esalta la forza espressiva e comunicativa dello scultore Armando Riva. Proprio l’artista bresciano sarà protagonista di una personale allestita nei mesi di novembre e dicembre nella cantina con vista sui vigneti aziendali di Barone Pizzini, a Provaglio d’Iseo.

Con i quadri naturalisti di Massimo Catalani, le installazioni sui fondi di botte di Franca Ghitti e ora le sculture di Armando Riva, Barone Pizzini, l’azienda pioniera del Franciacorta biologico, ha scelto di ospitare, nell’affascinante sede di Provaglio d’Iseo, le opere di artisti contemporanei di rilievo sfruttando il contributo di arte e cultura per condividere con il pubblico il proprio concetto di stile del bello, di vivere bene.

Armando Riva, personaggio di grande rilievo nel proscenio nazionale, è scultore ma anche pittore, fotografo e regista e proprio sul Lago d’Iseo ha scelto di vivere dedicandosi alla creazione delle sue sculture, capaci di riflettere in parte proprio il suo amato territorio.

“Nelle mie opere – commenta Armando Riva – c’è sempre qualcosa di dissotterrato, riesumato dalla terra, dal magma, una specie di ricerca del senso primitivo. Per me è importante, soprattutto nel mondo contemporaneo, esprimere un messaggio, anche astratto, che affiora dal profondo, dall’anima.”

L’inaugurazione della mostra, alla presenza dell’artista, avrà luogo presso la nuova cantina di Barone Pizzini il 4 novembre a partire dalle ore 18.30. La presentazione delle opere vedrà come anfitrione d’eccezione il critico televisivo nonché gallerista Jean Blanchaert.

Barone Pizzini, nata nel 1870, è la prima azienda in Franciacorta a produrre e interpretare l’agricoltura naturale come veicolo per esprimere la diversità dei migliori terroir. Tutto ciò utilizzando per la difesa e il nutrimento delle piante solo sostanze naturali, escludendo OGM, diserbanti, fertilizzanti o pesticidi di sintesi, oltre a pannelli fotovoltaici, sistemi naturali di condizionamento, fitodepurazione delle acque e utilizzo di materiali naturali come legno e pietra per ottimizzare l’isolamento termico. Ma anche basso consumo energetico con recupero dell’energia del terreno per climatizzare i locali sotterranei e dell’acqua piovana per irrigare le aree verdi.  

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