Metro, sì della Loggia a Brescia infrastrutture. Ma la dote diventa meno sostanziosa

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Via libera del consiglio comunale, oggi, alla delibera con cui il Comune ha attribuito una dote da 190 milioni di euro a Brescia Infrastrutture, la società patrimoniale creata dalla Loggia per sostenere il piano economico della metropolitana. Secondo il progetto iniziale, la società avrebbe dovuto nascere con un patrimonio di 217 milioni, 34 dei quali frutto dei conferimenti del Comune: 13 tra aree di pertinenza delle stazioni metrò e parcheggi in struttura. Ma nella versione arrivata in aula sono stati stralciati i parcheggi (una recente sentenza della Consulta ha stabilito che i valori demaniali non si possono conferire) e altri beni. Dunque la dote attribuita alla società è stata di quasi 8 milioni di euro. Di qui l’astensione del Pd. “La nostra scelta”, ha spiegato, “è dovuta al fatto che avremmo voluto che i valori conferiti fossero accompagnati da una relazione giurata di stima come avvenuto per l’Eulo. Ma anche al fatto che non capiamo perché dalla dote siano stati tolti anche il deposito dei bus di via San Donino e l’area di piazzale Vivanti, che valevano all’incirca 12 milioni di euro”.

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