Cgil, “Il manifesto di Adro contro la nostra volontaria è razzista”. Il tribunale condanna la Lega Nord

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Il tribunale di Brescia ha oggi condannato la Lega Nord di Adro per il manifesto offensivo affisso nella propria sede contro la volontaria dello Spi Cgil Romana Gandossi. La sezione di Adro della Lega Nord dovrà pagare a ciascun ricorrente (Romana Gandossi, Associazione studi giuridici sull’immigrazione e Fondazione Piccini) 2.500 euro per un totale di 7.500 euro. La sezione locale della Lega Nord dovrà anche pagare ai ricorrenti 3.800 euro per le spese di lite. La sentenza è per noi positiva sul piano politico. Innanzitutto è riconosciuto il comportamento violentemente razzista che mostra «disprezzo e intolleranza» non solo contro la volontaria dello Spi, ma contro tutti gli stranieri, tanto è vero che a essere risarcite sono anche le due associazioni che li rappresentano nel ricorso. Nella sentenza viene inoltre sottolineato che il manifesto della Lega Nord di Adro è stato «un atto ritorsivo» contro Romana Gandossi per avere contrastato il principio del «prima i nostri» propagandato dalla Lega Nord.  Nella sentenza si riconosce che la vicenda va inquadrata nell’ambito delle molestie, definite come  «comportamento che lede la dignità della persona e crea un clima degradante, umiliante o offensivo» (art.2 ult comma dlgs 215/03). Oltre a questo, per la prima volta a livello nazionale viene affermato che si ha molestia per ragioni di etnia anche se la persona non appartiene a una etnia particolare, ma è molestata per aver difeso gli appartenenti a un determinata etnia o gruppo nazionale. Quello su cui dissentiamo è la quantificazione della spesa che dovrà sostenere la Lega di Adro: in sostanza pochi soldi perché il segretario della Lega della sezione si difende «in forma sgrammaticata».  Una motivazione irriverente nei confronti del segretario, ma che soprattutto non tiene affatto conto della lesione della dignità subita dalla Gandossi e che è priva di quell’effetto “dissuasivo” che pure il giudice vuole espressamente attribuire alla condanna.  Nel ricorso fatto da Asgi e Fondazione Piccini erano stati chiamati in causa anche i vertici nazionali della Lega Nord. Il giudice ha però stabilito l’estraneità di questi condannando i ricorrenti al pagamento delle spese legali. L’ aver fatto uscire di scena le due Leghe (Lega Nord-Lega Lombarda e Lega per l’indipendenza della Padania) è comunque solo un fatto puramente tecnico. Erano state chiamate in causa non perché fossero politicamente responsabili ma perché  dai dati che ci risultano la Lega di Adro non è costituita come soggetto autonomo dotato di personalità giuridica (ad esempio nel giudizio non e emerso se esiste un direttivo, una autonomia patrimoniale né alcun altro elemento idonea a qualificarla come autonomo centro di interessi giuridicamente rilevante). Il giudice ha ritenuto diversamente ma la questione è solo giuridica. Dal punto di vista politico poi resta comunque il fatto che il partito in questione tollera che una propria sede locale commetta atti gravemente illegittimi che oggi sono stati definitivamente riconosciuti, anche sul piano giuridico,  come “razzisti”.   

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13 Commenti

  1. Razzisti chi ? Scusate, ma se la Lega è razzista perchè prima veniamo noi, la Cgil cosa è che difende solo gli stranieri ? Non è forse una forma di razzismo ??

  2. Sto ancora attendendo la denuncia da parte della CGIL, dell’ Associazione studi giuridici sull’immigrazione e Fondazione Piccini per il comportamento razzista della Magistratura , che non tollera la partecipazione ai suoi concorsi dei cittadini non italiani.

  3. ma pensa te ! mai avrei pensato che la Lega assumesse atteggiamenti razzisti. men che meno la sezione di Adro composta da gente così fine ed educata, rispettosa delle leggi, tollerante delle differenze.

  4. con la magistratura che ci ritroviamo a Brescia e più in generale in Italia, era difficile immaginare una diversa sentenza.. speriamo a breve che possano anche loro pagare per gli errori a catena e sentenze da scandalo..

  5. mi ricordo di un lontano referendum dove l’80 % degli italiani decise per la responsabilita’ dei magistrati , beh da 25 anni mai un giudice ha pagato , pagano tutti eh dai medici ai politici ma questa classe privilegiata , mai …e’ sicuramente un record mondiale , peccato che anche oggi come allora ( il famoso inciucio tra democristiani e comunisti ) la sinistra e’ contraria p.s. ma non sono gli stessi sinistri a dire che i referendum vanno rispettati ?

  6. le offese ci sono e quindi bene ha fatto il giudice ad applicare le leggi. i legisti invocano il rispetto delle leggi ma sono i primi che le infrangono e poi ancora pensano di aver ragione. prepotenti da domare !!

  7. E intanto che agli italiani stanno facendo razzia di euro tra tasse e aumenti, la CGIL consiglia all’immigrato come ottenere la pensione sociale italiana facendo ricongiungere un vecchio parente senza avere ne cittadinanza ne avendo mai lavorato. Adesso invece si stanno prodigando a consigliare di come non far pagare la tassa di soggiorno. Semplicemente facendo versare un importo inferiore rispetto dell’importo da versare (272 euro). Nel caso venga trovata l’anomalia, la richiesta di soggiorno verrà sospeso in attesa che il saldo venga eseguito al momento del riconoscimento con l’impronta digitale. Intanto si prende tempo in attesa che questo governo decida sul da farsi (dovrebbe essere a Marzo). Intanto che il popolo bue paga questi insegnano ai nuovi tesserati come evadere le tasse. Forti ste sindacati vero?

  8. sai Neropece bastava vedere la Camusso ieri sera a Matrix per capire che la CGIL oltre ai consigli per gli acquisti e’ capace pure di difendere gli statali i quali dopo aver timbrato il cartellino se ne vanno a spasso …e’ stata stupenda ( avanti cosi che perderanno altri voti e tesserati italiani ) , peccato che la TV ha i soliti giornalistini da quattro soldi paurosi della CGIL e di conseguenza gli fanno le solite domande facili facili.

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