(a.c.) Se tutti i comuni la applicassero, sarebbe differente, ma visto che la situazione sul Garda è ormai "a macchia di leopardo", allora a Gargnano la tassa di soggiorno non va prevista. Questo il ragionamento degli albergatori dell’incantevole comune gardesano, riunitisi giovedì sera in assemblea per discutere del tanto chiacchierato balzello, gioia per i comuni e spettro per gli operatori del turismo, albergatori ma anche campeggiatori e proprietari di bed & brekfast.
Il presidente dell’Associazione Turistica di Gargnano, Stefano Del Pozzo, dalle colonne di Bresciaoggi in edicola stamane: «O una tassa è nazionale, e allora tutti la devono pagare, o nessuno la deve applicare. Come puoi giustificare a un cliente il fatto che a Riva e a Limone non si paga? L’applicazione di questa tassa porta con sé parecchi problemi, a partire dal fatto che alcuni alberghi hanno già preso accordi con le agenzie non tenendo conto del balzello. Il sindaco ha proposto l´esenzione in questi casi, ma allora ci troveremmo nella situazione assurda che chi ha stipulato un contratto non la applica e chi invece non ne ha fatti dovrebbe farla pagare. I malumori nascono anche dal fatto che il sindaco aveva detto che se qualche altro paese non avesse applicato la tassa, non l´avrebbe fatto nemmeno Gargnano».