Smaltimento rifiuti, Confartigianato plaude alle semplificazioni del “Salva Italia”

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La semplificazione avviata dal Governo arriva a toccare i temi ambientali e della produzione di rifiuti pericolosi, grazie al lavoro portato avanti da Confartigianato in merito allo smaltimento dei rifiuti pericolosi infettivi per le imprese del comparto del benessere.

            Le richieste avanzate da Confartigianato, infatti, sono state recepite all’interno del cosiddetto “Decreto Salva-Italia”, convertito nella Legge 22 dicembre 2011 n. 214, prevedendo per le imprese ed i lavoratori autonomi esercenti le attività di estetista, acconciatore, trucco permanente e semipermanente, tatuaggio e piercing che producono rifiuti pericolosi a rischio infettivo, la possibilità di trasportarne in proprio una quantità massima di 30 chilogrammi al giorno sino all’impianto di smaltimento tramite termodistruzione od in altro punto di raccolta autorizzati ai sensi della normativa vigente.

            Di notevole importanza è anche la contestuale decadenza dell’obbligo di compilazione dei registri di carico e scarico dei rifiuti, nonché della comunicazione al Catasto dei rifiuti (tramite il MUD), operazioni che ora potranno essere sostituite dalla semplice compilazione e conservazione, in ordine cronologico, delle copie dei formulari di trasporto.

            “Accogliamo con grande soddisfazione” – commenta il Presidente di Confartigianato Brescia Eugenio Massetti – “questo primo positivo riscontro all’impegno profuso dalla Confederazione nei confronti della semplificazione in materia ambientale, sia pure limitatamente ad uno specifico ambito merceologico e relativamente ad una particolare tipologia di rifiuti pericolosi”.

            Intanto Confartigianato continua a lavorare per individuare le migliori soluzioni relative agli altri rifiuti prodotti, soggetti al Sistema di tracciabilità elettronica SISTRI, la cui data d’avvio operativa per le imprese fino a 10 dipendenti non potrà essere antecedente al giugno 2012.

            “E’ una battaglia portata avanti con convinzione dalla nostra Categoria” – aggiunge il Presidente di Confartigianato Benessere Brescia Aurelio Salvoni – “e nei prossimi mesi proseguiremo nella collaborazione fattiva con il competente ufficio confederale affinchè le imprese del benessere vengano definitivamente escluse da tali adempimenti”.

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