Nicoli Cristiani si difende: “Nessuna mazzetta, i 100 mila euro erano soldi miei”

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Quattro ore di interrogatorio e una dichiarazione chiara. Secondo Franco Nicoli Cristiani i 100 mila euro in contanti trovati nella propria abitazione al momento dell’arresto, avvenuto il 30 novembre scorso, non sarebbero la prima trance di una tangente da 200 mila euro ricevuta dall’imprenditore bergamasco Pierluca Locatelli, bensì denaro proprio, dalla provenienza lecita. Interrogato dal pubblico ministero Paolo Filippini per la prima volta dopo l’arresto, l’ex presidente del consiglio regionale della Lombardia ha raccontato la propria versione dei fatti sul denaro “sporco”. Nel frattempo però proseguono le indagini della Procura di Milano sulla provenienza delle banconote sequestrate e sembrerebbe che il taglio dei 100 mila euro non corrisponda a quello dichiarato da Locatelli, che al momento dell’arresto aveva dichiarato di aver pagato il politico bresciano. Ora alla Procura non resterà altro che capire da dove arrivano i soldi trovati nella casa di Mompiano di Nicoli Cristiani. Mazzetta o duro lavoro?

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10 Commenti

  1. Ma non è che le banconote si possono cambiare del tutto legalmente con altre di diverso taglio? E poi quando uno paga sta più attento al numero di serie o al valore esatto della somma?

  2. continua le vacanze mister Nicoli: a me non capita di avere in casa 100mila euro e se mai dovesse capitarmi saprei con certezza da dove vengono, chi me li ha dati e perchè.

  3. Franco Nicoli Cristiani ha il mio stesso tipo di bancomat: si chiama "BIG ONE" ed è emesso dalla Banca Internazionale di Zamunda (Z.I.B.); per farsi promozione la banca ha indetto un concorso nel quale il 100 millesimo prelievo eseguito presso una delle sue filiali avrebbe fruttato la somma di 100mila euro. Il nostro politico ha semplicemente avuto più fortuna di me.

  4. Fuori subito, basta con la vergogna della carcerazione preventiva. Si alla responsabilità civile dei magistrati che possono rovinare impunemente dei cittadini onesti

  5. Ripongo grande fiducia nel lavoro della magistratura e nell’impegno quotidiano, costante, rigoroso e coraggioso delle forze dell’ordine; sono sicuro che alla fine la Verità trionferà. Amen

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