Torre Tintoretto, Comune e Aler: scelta oculata, non vogliamo fare cassa

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Riqualificare la zona, nell’ambito del più ampio “Contratto di quartiere” è, in estrema sintesi – così si legge in una nota inviata oggi dal Comune – l’obiettivo primario dell’operazione Tintoretto a San Polo varata dall’Amministrazione Paroli per risolvere una delle questioni urbanistiche e sociali tra le più difficili della città. “A differenza di quanto si legge e si sente in questi giorni – spiega con chiarezza l’assessore all’Urbanistica Ambiente e Edilizia Paola Vilardi – il Comune e l’Aler non hanno nessuna intenzione di fare cassa”. L’assessore e il presidente di ALER Ettore Isacchini spiegano come la volumetria della torre, tornando nella disponibilità dell’Amministrazione cittadina, non potrà per ovvie scelte svilupparsi nuovamente sul sedime dell’attuale Torre, poiché ciò richiederebbe una nuova espansione in verticale. “Stiamo quindi ragionando – aggiunge la Vilardi – sull’ipotesi di trasferire parte della volumetria, non utilizzabile in loco, su altre aree che saranno individuate. Il tutto allo scopo di realizzare un intervento armonico e in sintonia con il contesto circostante”.

In sintonia con la posizione dell’assessore Vilardi la dichiarazione di Isacchini: “Non capiamo le perplessità sollevate da alcune testate locali circa l’osservazione al Pgt presentata dall’Aler in Commissione Urbanistica”. Per il Presidente dell’Aler la polemica è priva di fondamento, “perché l’Aler persegue una mission di finalità sociale nell’ambito della residenza pubblica”. L’operazione tende a dare attuazione a tutti gli strumenti innovativi messi a disposizione dalla Regione Lombardia al fine di ottenere un intervento di ampio respiro, oggi all’interno del Contratto di Quartiere, domani nell’ambito di un più ampio Progetto di Housing sociale teso a garantire nuovi e maggiori servizi che non hanno eguali sul mercato esistente.

Il Piano articolato negli spazi e nel tempo, risponde anche alle esigenze di garantire prospettive di adeguato ritorno economico al Comune, impossibile da ottenere se si proponesse in un unico blocco un’offerta residenziale numericamente consistente, in una fase, quella attuale, caratterizzata da una domanda stagnante per usare un eufemismo.

Un intervento di Housing social, quello previsto per la riqualificazione della Torre Tintoretto, che persegue l’ottenimento di obiettivi plurimi, tra i quali: riqualificazione dell’area con un mix residenziale e di servizi ricolti agli anziani, con modalità peculiari, garantite dal modello “Borgo assistito”, che non hanno eguali sul mercato esistente. Offerta di servizi nuovi destinati ai residenti del quartiere e aperti anche ad altri utenti della città.

Un’iniziativa attenta alle esigenze dei residenti di San Polo, capace di garantire attenzione alle esigenze degli inquilini della Tintoretto e di garantire disponibilità nel prossimo futuro di nuove aree destinate all’edilizia residenziale pubblica. Nessuna monetizzazione e nessuna destinazione diversa da tale obiettivo quindi, bensì un intervento di ampio respiro per ridisegnare positivamente una vivace area della città .

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