Giovani Pd, Curcio smentisce Delbono e attacca: scene alla Scilipoti e Mastella

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Continua la polemica tra i Giovani democratici dopo l’assemblea provinciale di domenica. Con una nota Andrea Curcio, “referente provinciale per la tesi Raciti”, critica duramente quanto avvenuto rispolverando le figure di Scilipoti e Mastella. Quindi smentisce Nicola Delbono sulla questione dell’organismo a cui spetta la potestà regolamentare di eleggere il segretario. E rivendica per il fronte che sosteneva la candidatura di Caterina Lombardi il diritto di esprimere il successore di Delbono.

ECCO IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO

Durante il Congresso di ieri a Brescia abbiamo assistito a scene che ci disgustano, che rappresentano il peggio della politica, da cui fuggiamo. Nonostante il bel saluto del Segretario Provinciale del Pd Pietro Bisinella, che ci esortava ad una maggiore maturità e consapevolezza, non sono mancate scene che ci fanno rabbrividire e che ci portano ala mente gli Scilipoti e i Mastella: Mario Bertoli eletto nella lista Raciti, dopo 20 minuti dall’aver dichiarato l’intenzione di voto per Caterina Lombardi – candidata per l’appunto della lista Raciti – e aver chiesto la stesura di tale volontà nel verbale dell’assemblea, ha votato, per alzata di mano, il candidato della lista Benifei, Alessio Bondioni. Non sappiamo cosa sia successo o cosa abbia indotto Bertoli ad un cambio cosi repentino. Preoccupati siamo ancora in attese di spiegazioni da parte dello stesso.

Mi associo al pensiero di Nicola Del Bono, quando questi afferma che la soluzione dovrà essere politica e non dettata dai regolamenti. Ci aspettiamo pertanto apertura e il riconoscimento dei risultati congressuali svolti negli 11 circoli della nostra Provincia.

Nei prossimi giorni ci troveremo come maggioranza "Raciti" e successivamente apriremo un tavolo con i ragazzi che fanno riferimento all’area "Benifei".

Rimane il fatto che è impensabile che chi ha vinto il congresso con il 53% dei voti ed ottenuto 11 membri su 20 in direzione politica, non esprima il segretario. Non è una questione di soli diritti, ma anche di dovere nei confronti di tutti gli iscritti. 

Mi permetto di correggere Del Bono quando afferma che solo l’assemblea potrà eleggere un nuovo segretario. Infatti il comma 7 dell’Art. 4 dello Statuto dei Giovani Democratici di Brescia risulta chiaro sulla questione: "La Direzione Provinciale può, su mozione motivata, approvata con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei componenti, sfiduciare il Segretario Provinciale. In tal caso la Direzione può procedere all’elezione di un nuovo Segretario con il voto favorevole della maggioranza semplice. Tale elezione deve avvenire a scrutinio segreto".

Credo inoltre che i Giovani Democratici se vorranno ripartire dovranno farlo dai temi. Un primo step si è avuto durante la seconda parte del Congresso Provinciale di domenica durante il quale si sono votati gli emendamenti che hanno creato un documento politico d’avanguardia anche per il Partito Democratico.

Sono certo infine che ciò che è successo ieri abbia scosso tutti quanti, e che ci sia ora una condivisa consapevolezza della necessità di mettere mano alla giovanile. I volti di tutti i partecipanti di tutte le aree politiche erano visibilmente contrariate dal triste episodio. Siamo pronti a fare la nostra parte. Per i nostri coetanei, per il nostro Partito.

Andrea Curcio – referente provinciale per la tesi Raciti

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