Rivoluzione 118: i malcontenti delle 6 postazioni escluse

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(a.c.) All’indomani delle assegnazioni regionali frutto della gara per le postazioni di primo soccorso su tutto il territorio lombardo, le associzioni escluse si fanno sentire per esprimere la loro amarezza. Amarezza non tanto, o non solo, a livello "personale" quella espressa dai tanti volontari esclusi dalle assegnazioni, quanto piuttosto per il servizio che sarà ridimensionato, a scapito dei cittadini. 

Le sedi del 118 escluse sono quelle di via Triumplina a Brescia, Mazzano, Moniga, Erbusco e poi Ponte di Legno e Berzo Demo in Valle Camonica. E ad essere più arrabbiati paiono proprio i volontari camuni. Bresciaoggi in edicola stamane riporta il commento di Virginia Carettoni, volontaria a Ponte di Legno: «Abbiamo sempre lavorato sulle 12 ore diurne, che era già una buona garanzia per una zona dove le uscite notturne sono davvero poche, e possono essere coperte dalle postazioni ospedaliere. Salire a 24 ore con i volontari di cui disponiamo non era possibile, alcune realtà pur di vincere una postazione assumono volontari che diventano a tutti gli effetti dei dipendenti: noi siamo contrari alle assunzioni, perché in questo modo si perde lo spirito del volontariato, che l´Areu (Azienda regionale emergenza urgenza) sta svalutando»

A ruota anche Manolo Bosio, volontario presidente de L´Arnica, Associazione volontari protezione civile di Berzo Demo: «Non è tanto un problema di soldi, ma culturale. Il bando è stato gestito come un appalto pubblico, a noi che operiamo dal giovedì sera al lunedì mattina è stato chiesto di botto di assicurare le 24 ore, togliendoci l´infermiere pagato dall´ospedale che esce sulle nostre ambulanze. Noi eravamo disponibili a salire alle 24 ore entro fine anno, ma sull´infermiere non si transigeva. Questi dell´Areu non conoscono il territorio, si basano su numeri che mettono in un software: sappiano che se si vuol far morire il volontariato è un attimo».

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1 COMMENT

  1. Come ex-volontario non posso che essere in parte d’accordo con i pensieri espressi nell’articolo: dal "vecchio" volontariato dove si prende quello e come capita (tanto è volontariato) si è passati ad un volontariato "professionale& quot; (con certificazioni, esami, aggiornamenti, ecc) e ciò è un bene.
    Indubbiamente questo ha comportato un servizio alla popolazione migliore, ma anche una notevole diminuzione dei volontari (nuove responsabilit&agrave ;, maggior preparazione,ecc il tutto ovviamente gratuitamente) anche per la naturale defezione dovuta all’età ed unita al mancato ricambio generazionale.
    Desi dererei far notare la presenza quasi esclusiva di volontari autoctoni, mentre invece la percentuale dei richiedenti soccorso e diversa.
    Praticamen te si sta andando verso il superamento del volontariato (non giudico se questo sia giusto o sbagliato): quando saranno tutti professionisti con mezzi pagati dal SSR vedremo i costi, indubbiamente non ci potranno essere postazioni distribuite come quelle attuali.

  2. e che dire di associazioni come ospitaletto che passano da un prezzo offerto di 79.000 € e poi ribassano a 40.000 € pur di non perdere la postazione …. se bastano 40.000 @ per gestire un H 24 i soldi in più che hanno preso negli ultimi anni dove finivano….?

  3. Non ho capito che cosa significhi far notare che i volontari sono autoctoni mentre i richiedenti soccorso no. Hai appena detto che per essere certificati si deve fare un percorso formativo pesante (e lo sappiamo tutti noi volontari, avendolo fatto), già solo non avere perfetta padronanza della lingua italiana è evidente che diventi praticamente un motivo automatico di esclusione. Ai corsi io ho visto diversi cittadini stranieri, desiderosi anche loro di dare una mano come volontari: vengono fermati al primo test. Perchè purtroppo non basta più la sola buona volontà. Ma non mi pare se ne debba fare una colpa a nessuno.

  4. volontario da 16 anni e dico solo una cosa : lo spirito non cambia se da gettone si passa a 24 ore con dipendenti basta guardare che se prima non c’era lò’ambulanza di giorno adesso c’e’ . per il punto di ospitaletto che abbassa il prezzo e’ perche forse i soldi che mancano li paga il comune o altri sponsor poiche avere l’ambulanza e’ business per la politica . io mi fermerei su come mai non e’ stata assegnata la postazione di erbusco !!! esclusa e non rimessa all’asta ??

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