Domenica Lonato del Garda apre le porte al turismo culturale

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XX edizione della “Giornata di primavera 2012” del Fondo ambiente italiano (Fai), domenica 25 marzo: tra Brescia e provincia, 21 siti saranno aperti a ingresso libero, grazie ai volontari. Cuore dell’evento sarà Lonato del Garda, dove si potranno visitare per due giorni, sia sabato 24 che domenica 25, la Casa del Podestà, Villa De Riva Sabelli, la Torre civica e la Sala consiliare con la mostra di otto disegni inediti di Antonio e Giovanni Tagliaferri, protagonisti dell’architettura bresciana tra Otto e Novecento, in collaborazione con la Fondazione Ugo Da Como e il Comune lonatese.

“Antonio e Giovanni Tagliaferri, protagonisti dell’architettura bresciana tra Otto e Novecento”. Nasce a Lonato del Garda il tema della XX Giornata di primavera, domenica 25 marzo 2012, proposta dalla delegazione del Fai, Fondo ambiente italiano. L’amministrazione del Comune di Lonato del Garda, anche in vista dell’appuntamento, ha avviato una importante valorizzazione della propria storia legata al nome e all’opera dei Tagliaferri, per un’offerta turistica sempre più qualificata.

«Questo evento – anticipa il consigliere comunale con delega alla Cultura Valerio Silvestri – fornirà l’occasione per aprire al pubblico il centro storico. Grazie ai volontari e all’impegno della Fondazione Ugo Da Como, nella cittadina gardesana sia il 24 che il 25 marzo saranno aperti a ingresso gratuito per le Giornate Fai di primavera ben quattro luoghi, con la possibilità di godere di un panorama eccezionale».

Saranno visitabili la Casa del Podestà, Villa De Riva Sabelli (visita al cortiletto secondario), la Torre civica e la Sala consiliare in municipio, che ospiterà per l’occasione una mostra di otto disegni mai esposti prima, da poco rinvenuti e sottoposti a restauro conservativo. Opere di pregio artistico firmate da Antonio Tagliaferri, che a Lonato progettò alcuni dei principali monumenti pubblici: sei disegni per il coronamento della Torre civica e due per l’ampliamento del Cimitero.

Grazie all’interessamento dell’amministrazione lonatese i disegni sono stati restaurati e potranno essere presentati al pubblico, corredati di brevi didascalie esplicative. Il restauro e la più complessiva opera di valorizzazione sono stati finanziati dall’Assessorato al Turismo e alla Cultura della Provincia di Brescia. L’esposizione, come gli altri siti lonatesi, sarà visitabile sabato pomeriggio 24 marzo (ore 14.30-18.30) e domenica 25 marzo (ore 10-12.30 e 14.30-18.30). La delicatezza dei supporti e dei materiali con i quali i disegni furono eseguiti non consente purtroppo di esporli alla luce per troppo tempo, per cui la mostra non sarà prolungata.

«L’istituto Paola di Rosa – riferisce il consigliere Valerio Silvestri – ha inoltre aderito al progetto del Fai “Ciceroni in erba”, grazie al quale gli studenti, formati e accreditati al Fai, guideranno i visitatori alla scoperta dei monumenti del centro storico. Questa è un’apertura turistica molto importante per la nostra città, resa possibile grazie alla collaborazione con la Fondazione Ugo Da Como e ai volontari. La Torre civica sarà aperta dall’Associazione La Polada, la sala consiliare dagli Amici della Fondazione».

Il sindaco lonatese Mario Bocchio dichiara: «L’ipotesi della donazione dell’Archivio Tagliaferri alla Fondazione ha subito interessato e inorgoglito anche l’amministrazione di Lonato del Garda. Infatti l’architetto bresciano Antonio Tagliaferri non solo curò il restauro della Casa dei Podestà veneti, per incarico di Ugo Da Como, ma anche la progettazione del coronamento merlato della Torre civica cinquecentesca, il progetto per l’ampliamento del Cimitero e la costruzione-restauro della Villa De Riva Sabelli. Il Comune di Lonato del Garda ha quindi, da subito, voluto garantire alla Fondazione Ugo Da Como il sostegno a una operazione condivisa, che va ad arricchire le già cospicue raccolte volute dal Senatore. Devo inoltre sottolineare l’impegno che l’Associazione Amici della Fondazione profonde a sostegno dell’attività ordinaria e straordinaria della Fondazione nella Casa del Podestà.

Sempre per la valorizzazione dell’opera di Antonio e Giovanni Tagliaferri a Lonato del Garda la nostra amministrazione e in particolare il consigliere delegato alla Cultura Valerio Silvestri si sono interessati e attivati per il recupero conservativo dei disegni firmati dai Tagliaferri, rinvenuti nel nostro Archivio storico comunale, ancora una volta grazie all’impegno della Fondazione e in particolare del conservatore Stefano Lusardi».

Il ritrovamento degli otto disegni

Tutto iniziò lo scorso giugno 2010, quando la Fondazione Ugo Da Como di Lonato del Garda ricevette in donazione dalla famiglia l’Archivio professionale dell’architetto Antonio Tagliaferri (1835-1909) e del nipote di questi, ingegnere Giovanni Tagliaferri (1864-1936), protagonisti della scena architettonica tra Otto e Novecento, sia nel capoluogo che nella Provincia bresciana.

L’Amministrazione comunale, compresa l’importanza della donazione e grazie all’impegno della Fondazione Ugo Da Como, ha supportato le operazioni di trasferimento e di conservazione dei materiali archivistici, ora ospiti della “Cittadella di Cultura” voluta dal Senatore Ugo Da Como.

Le verifiche condotte a seguito della donazione hanno consentito di comprovare i due principali cantieri privati condotti da Antonio Tagliaferri per il nobile Antonio De Riva Sabelli e l’onorevole Ugo Da Como nonché di documentare i due notevoli coinvolgimenti “pubblici” da parte dell’architetto Antonio Tagliaferri. Nei mesi scorsi, tra gli scaffali dell’Archivio storico del Comune lonatese sono riemersi i progetti inediti per le due realizzazioni, di cui lo stesso Tagliaferri documentava alcuni aspetti interessanti: il Cimitero e la Torre civica.

* La Torre civica, 1878-1880 – L’intervento è registrato nel Diario di lavoro alle date tra l’8 e il 12 maggio 1878, tra il 5 e il 7 luglio 1879, il 5 maggio 1880. L’opera è circoscritta al coronamento merlato, al di sopra della preesistente cella campanaria. Nell’Archivio storico del Comune di Lonato del Garda sono state rintracciate le proposte progettuali sottoposte al Comune e tra queste sono presenti anche quelle scelte e realizzate da Antonio Tagliaferri.

* Il Cimitero, 1886 – Nel Diario di lavoro compare un intervento di Antonio Tagliaferri per il cimitero di Lonato con date del 19 aprile, tra il 25 e il 27 aprile, tra il 3 e il 10 maggio del 1886 e da ultima quella del 10 dicembre del 1887. Non si conosceva però nulla dei dettagli del coinvolgimento di Tagliaferri e si riteneva limitato a una semplice e generica consulenza professionale. A seguito del rinvenimento di alcuni significativi documenti presenti nell’Archivio Tagliaferri presso la Fondazione Ugo Da Como, è stato possibile rintracciare il progetto ufficiale di Antonio Tagliaferri per il camposanto del paese. Pur trattandosi di un progetto non eseguito, i disegni conservati nell’Archivio Storico di Lonato del Garda (e quindi di proprietà del Comune, come quelli per la Torre civica) costituiscono una importante testimonianza della coerenza progettuale di Antonio Tagliaferri. L’architetto, infatti, vincolato idealmente dalla straordinaria presenza della monumentale Rocca, declinò tutti gli interventi concepiti per Lonato secondo una visione del tutto neogotica. Oltre agli incarichi pubblici, Tagliaferri si dedicò a due cantieri privati: la Villa di Andrea De Riva Sabelli e la Villa di Ugo Da Como.

* Villa De Riva Sabelli, 1901-1909 – Nonostante le molte date presenti nel Diario, riferibili con certezza a questo cantiere, non è ancora stato possibile recuperare la collocazione dell’Archivio della Famiglia De Riva che si allontanò dal Bresciano. Presso l’Archivio Tagliaferri sono custoditi alcuni disegni inediti, riferibili al restauro firmato da Antonio Tagliaferri. Attualmente Villa De Riva Sabelli, per certi aspetti “gemella” della Casa del Podestà, appare svilita da un intervento che ne ha completamente snaturato l’aspetto esterno, fatta eccezione per la parte di proprietà Lucchini-Comencini.

* Villa Da Como o Casa del Podestà, 1907-1909 – La Casa del Podestà è indubbiamente l’edificio meglio conservato della Provincia di Brescia, seguito da Antonio Tagliaferri per un importante committente privato: lo zanardelliano Deputato Ugo Da Como (1869-1941). Questo intervento è uno degli ultimi condotti a termine dall’Architetto, coadiuvato dal nipote ingegnere Giovanni Tagliaferri e dall’ingegnere Arnaldo Trebeschi.

Sin dal momento dell’acquisto dell’edificio (1906), Ugo Da Como ideò un progetto globale di risanamento destinato alla valorizzazione dell’intera Cittadella medievale lonatese. L’edificio si presenta ora del tutto rivestito di intonaci graffiti colorati e impreziosito da numerosi frammenti in pietra e terracotta murati. Elemento di straordinaria rilevanza è che la Casa-museo di Ugo Da Como conserva la dotazione d’arredo disposta e voluta dal Senatore Da Como che qui creò una della più importanti biblioteche private nel Nord Italia. Nel vasto complesso architettonico ha trovato sede l’archivio professionale di Antonio e Giovanni Tagliaferri, in virtù della donazione attuata dai nipoti.

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