Condifesa Brescia, vola a 180 milioni il valore assicurato nel 2011

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“Dobbiamo costruire insieme il Consorzio che vogliamo”. Questo il messaggio lanciato dal presidente Giacomo Lussignoli questa mattina, sabato 31 marzo, all’assemblea dei soci del Consorzio Difesa Colture Intensive della provincia di Brescia, che ha inaugurato con un mese di anticipo la campagna per le assicurazioni agevolate dei raccolti agricoli. Positivo il bilancio del quadriennio, segnato da un incremento del 63% della raccolta.

 

 

Nel corso dell’ultimo quadrienno il valore assicurato dal Condifesa Brescia ha conosciuto un incremento del 63%, consolidando una forte crescita nel 2011 quando la raccolta è arrivata al tetto record di 180 milioni contro i 155 dell’anno precedente. Sono i numeri di maggior rilievo presentati dal presidente Giacomo Lussignoli all’assemblea dei soci, che ha riunito al President di Castelmella i delegati espressi dalle assemblee territoriali in rappresentanza di circa 2600 soci. Alle assise erano presenti anche i rappresentanti delle organizzazioni agricole: il presidente di Coldiretti Brescia, Ettore Prandini, il direttore dell’Unione Provinciale Agricoltori Annibale Feroldi e il direttore della Cia Aldo Gritti.

 

Un appuntamento quindi di particolare rilievo per il mondo agricolo bresciano, nel quale Lussignoli, arrivato al termine del mandato, ha tracciato il bilancio di quattro anni particolarmente complessi, segnati da una forte evoluzione nel campo delle assicurazioni agevolate dei raccolti agricoli con contributo statale. L’assemblea ha tra l’altro coinciso con l’inaugurazione ufficiale della campagna assicurativa 2012, partita con un mese di anticipo rispetto al consueto. “Una scelta precisa dettata dalla volontà di garantire maggiore assistenza ai nostri soci di fronte al mutamento delle condizioni climatiche così evidente in questi ultimi giorni – ha spiegato il presidente -. Insieme al clima sono cambiati anche i rischi, da qui la volontà di aprire anticipatamente una stagione che si preannuncia ricca di grandi novità ed opportunità per gli agricoltori bresciani”.

 

La forte spinta innovativa del Consorzio bresciano è stata del resto determinante in una strategia che ha portato alla costante proposta di nuovi strumenti assicurativi adeguati al nuovo profilo del settore primario bresciano, ma anche capaci di rispondere alle nuove emergenze legate alle evoluzioni climatiche: il risultato è che durante lo scorso anno il Consorzio ha gestito oltre 3600 certificati, aumentando di ben 25 milioni i valori assicurati nel 2010 ed imponendosi a livello nazionale anche per una proposta assicurativa sperimentale sui danni da Diabrotica del mais, la prima del suo genere ad essere stipulata in Italia. I principali incrementi di valore assicurato hanno riguardato l’uva da vino, con un +24%, i bovini da latte (+20%), il mais, con un + 12%, ma il vero boom ha riguardato i prodotti di più recente inserimento. “La scelta di adeguarci alle trasformazioni produttive delle aziende agricole ci ha consentito di raggiungere traguardi inimmaginabili – ha detto Lussignoli-. Solo 5 anni fa il valore assicurato totale dal Consorzio a Brescia ammontava a 100 milioni di euro”.

 

L’immediato futuro, secondo il presidente, dovrà necessariamente passare per la definizione di un nuovo percorso assicurativo che porti alla tutela globale del reddito in agricoltura. “Non sarà un obbiettivo facile da raggiungere, ma sono convinto che le difficoltà non potranno essere che un nuovo stimolo per raggiungere risultati importanti per tutto il settore”.

 

Al termine dell’assemblea si è proceduto con le votazioni per il rinnovo delle cariche. Per il nuovo consiglio di amministrazione sono risultati eletti Giacomo Lussignoli di Ghedi, Salvatore Caruna di Coccaglio, Francesco Averoldi di Bedizzole, Fabio Baroni di Pozzolengo, Luigi Bertoglio di Montirone, Giulia Bignetti di Lograto, Ernesto Cancelli di Chiari, Eugenio Caruna di Coccaglio, Salvatore Fois di Montichiari, Maria Gerola di Calcinato, Massimo Motti di Orzinuovi, Alberto Pezzola di Rovato, Riccardo Ranghetti di Pontoglio, Stefano Rocco di Brescia e Oscar Scalmana di Remedello. Il nuovo consiglio dei probiviri risulta composto da Giovanni Bosetti, Eleonora Cotelli e Alfredo Mazzucchelli.

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