“Le vulnerabilità dell’anziano e le crisi”. A Gardone Riviera il congresso nazionale dell’Aip

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Saranno la “Vulnerabilità dell’anziano e le crisi” al centro dei lavori del 12° Congresso nazionale AIP, l’Associazione Italiana Psicogeriatria presieduta dal professor Marco Trabucchi. L’appuntamento è dal 19 al 21 aprile al Grand Hotel di Gardone Riviera. Nell’ambito del Congresso, si svolgerà anche il 3° Corso AIP per Psicologi nell’ambito del Joint Meeting IPA (International Psychogeriatric Association) e AIP.

Testimone d’eccezione dei nostri tempi, alla cerimonia inaugurale sarà presente il Cardinale Dionigi Tettamanzi che terrà una lettura magistrale su “La ricostruzione della cura”.

“La lettura inaugurale del Congresso, che sarà tenuta dal Cardinale Dionigi Tettamanzi, si colloca nella prospettiva di una società dove la medicina non sia l’unico momento che mira alla ricomposizione, perché diverrebbe un compito insostenibile – sottolinea il presidente dell’AIP, professor Marco Trabucchi-. D’altra parte, però, un sistema delle cure che testimoniasse nella concretezza la capacità di costruire atti tra loro collegati al fine di creare una rete dove la persona fragile può appoggiarsi, costituirebbe un esempio importante per l’insieme della convivenza civile. Un equilibrio in questo campo va sempre ricercato, nel rispetto di ruoli e funzioni, ma consci di interazioni strettissime”.

Ed aggiunge: “La scelta strategica dell’AIP in queste circostanze è facilitare studi e ricerche per rendere sempre migliore la possibilità di fornire risposte anche nei momenti più difficili. In questa logica la cultura (basata sulla definizione di cioè che è adeguato sul piano scientifico e sulla sua declinazione nella concretezza delle diverse realtà) è la migliore difesa dell’anziano vulnerabile ed il modo per affrontare le crisi senza la tentazione del pessimismo e del ritiro. Infatti, se si attua un modello di medicina aperta al cambiamento, che crede nel progresso generato da molti diversi attori, nelle piccole grandi realtà, che si impone di misurare i risultati del proprio lavoro come momento di responsabilità civile, allora si controllano anche le tentazioni del pessimismo, che discendono da una visione rigida della realtà, nella quale hanno poco spazio le singolarità e la loro ricchezza di motivazioni e di realizzazioni”.

Il programma del Congresso è una testimonianza dell’impegno in questa direzione; la lettura conclusiva sulla poesia e l’Alzheimer è inserita ogni anno per ricordare a tutti che la sofferenza chiede comprensione e risposte di ampio respiro, attraverso una coralità umana che accompagna chi ha bisogno di supporto.

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