La Rizzi ancora all’attacco: “Le mie dimissioni? Non sono all’ordine del giorno. Altri dovrebbero preoccuparsi di Belsito”

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Monica Rizzi
Monica Rizzi

“Le voci da corridoio che girano in questi giorni, mi lasciano completamente serena, basta leggere l’odg del federale di oggi per capire che non c’è nessuna richiesta di mie dimissioni”. Con una nota l’assessore regionale Monica Rizzi torna sulla questione delle voci insistenti – alimentate da autorevoli compagni di partito della stessa e dalle dichiarazioni ufficiali del segretario Fabio Rolfi – circa la possibilità che le venga revocato il mandato al Pirellone. E contrattacca i maroniani spiegando che “mi pare che nell’inchiesta legata a Belsito stiano uscendo altri nomi legati a cifre e fatti che dovranno essere giustificati. Mi aspetto che qualcuno con coerenza proponga di dimetterci tutti in massa”.

ECCO IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO

In merito a quanto uscito sulla stampa questi giorni tengo a precisare alcune cose per evitare ulteriori fraintendimenti.

Non ho mai dichiarato che se dovesse arrivare Maroni, persona che tra l’altro ho apprezzato molte volte ufficialmente per il suo lavoro da ministro, come Segretario Federale o chiunque altro al posto di Umberto Bossi la Lega finirebbe in 6 mesi. Ho dichiarato che per me Bossi e’ la Lega e la Lega e’ Bossi, e sono convinta che senza di lui il nostro movimento morirebbe in 6 mesi. Io sono nata con lui e il suo progetto politico, credo da 23 anni in quello che dice e sono sempre stata fedele al capo e al suo credo.

In queste ore si stanno strumentalizzino le parole che ho detto in più trasmissioni estrapolando e manipolando alcune mie frasi. Non voglio assolutamente trovarmi in mezzo alla zizzania creata da qualche giornalista imboccato da un gruppo ben definito di personaggi. Altro che base! La base la incontro tutti i giorni negli incontri pubblici, nelle conferenze stampa, ai mercati in treno e al bar ed in questi giorni devo ringraziare quanti mi hanno espresso la loro soddisfazione per aver appreso che il pm di Brescia che seguiva le inchieste infamanti dell’anno scorso nei miei confronti, ha comunicato la chiusura delle stesse al mio avvocato. Denunce fondate sul nulla solo per infangare la mia persona e la Lega. Non vorrei che proprio chi parla tanto a sproposito in questi giorni sia coinvolto magari proprio nella costruzione delle citate ex indagini, ma sarà la magistratura a verificarlo vista la controdenuncia dettagliata che mi sto apprestando a depositare.

Concordo e sottoscrivo quanto detto saggiamente dal palco di Bergamo sia da Umberto Bossi che da Maroni che la Lega deve essere una sola, soprattutto per continuare nel nostro progetto iniziato 23 anni. Come ho ribadito più volte in questi giorni la pulizia serve ma che non sia una caccia alle streghe o una fatwa. Ho sempre, da buon soldato, servito il movimento senza mai discutere gli ordini impartiti dai superiori.

In più vorrei aggiungere che le voci da corridoio che girano in questi giorni, mi lasciano completamente serena, basta leggere l’odg del federale di oggi per capire che non c’è nessuna richiesta di mie dimissioni. Anche perché credo che abbiano problematiche maggiori da discutere.

Nessuno ha mai chiesto le mie dimissioni e ribadisco per l’ennesima volta che le stesse sono già in mano al capo dal 2005 cioè da quando sono stata eletta in consiglio regionale. Dovrei dimettermi per evitare il mal di pancia a qualcuno? Mi pare che nell’inchiesta legata a Belsito stiano uscendo altri nomi legati a cifre e fatti che dovranno essere giustificati. Mi aspetto che qualcuno con coerenza proponga di dimetterci tutti in massa!

Oppure la mia grande colpa è quella di aver detto obbedisco alle indicazioni del mio partito facendo un passo indietro ed aiutando Renzo Bossi ad essere eletto? Non dimentichiamo che mi è stato chiesto dalla mia segreteria provinciale! Non si cercano le dimissioni di una persona solo perché è legata e fedele a Umberto Bossi. La Lega non si comporta così!

 

 

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15 Commenti

  1. è la notte dei lunghi coltelli e la Rizzi e tutto il suo seguito lo sanno.
    La Lega è un partito viscerale, hanno cercato di fare la pelle a Maroni e Maroni adesso farà la pelle a loro.
    Poi, sulla qualità politica dell’assessore Rizzi, è indelicato esprimere commenti in quanto è come sparare sulla croce rossa.

  2. vero!! la Val Camonica ha portato Renzo Bossi a Brescia.. Rizzi, Caparini, Maisetti:: la segreteria politica della Val Camonica..Dimettetev i con coraggio.. lo sbaglio l’avete portato voi..

  3. @Gianluigi Gigi Fondra · Lavora presso A.F.G.P. Artigianelli …consiglieri al suddetto di non utilizzare il suo nome associandolo al suo datore di lavoro…conoscendo tutta la Famiglia Piamarta e le organizzazioni piamartine, sò per certo che ognuno può esprimere il suo parere liberamente ma al contempo bisogna tenere le cose separate.

  4. Noi del nord pensiamo sia giunta l’ora che le bocche tacciano, un altro attacco del sud verso le genti Alpinopadane che sono stanche di tenere in piedi un paese di mantenuti. Che parlino ora le bocche di fuoco…..popoli lombardo veneti alle armi che guerra sia

  5. Chi ci vede dall’esterno, all’estero se preferiamo, continua a trarre anche dalla vicenda leghista, sempre più intricata e torbida, la sensazione di un Paese che politicamente naviga a vista, lontano dai cittadini, insensibile ai veri problemi, incapace di dare segnali di cambiamento rispetto al molcostume pubblico, alla corruzione, all’affarismo clientelare. Non è rimescolando le carte o fingendo di fare pulizia nei partiti esistenti che si può guardare con fiducia al futuro. Questa è una classe politica da mandare al macero, tutta senza distinzione, e totalmente ricambiata.

  6. Avendo visto all’opera la "nera" che, a quanto sembra è solo la Rosy, ed avendone provato da sempre un certo sconcerto, oggi, vedendo il video con intervista sul dopo espulsione, quasi, quasi, mi viene di darle ragione. Un capro espiatorio perchè donna ed anche perche di origini meridionali (boh). Alla fine i leghisti furbacchioni hanno provato a venirne fuori così dalle magagne provocate dal loro "capofamiglia&q uot;, dove pare che tutti sapessero. Valli a capire questi padani!

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