(a.c.) Il problema è sorto alle 8.30 circa, poco dopo l’apertura degli uffici postali di Brescia e di mezza provincia. Il sistema informatico che gestisce tutte le operazioni a livello centrale (i problemi erano comuni a buona parte del resto d’Italia) non funzionava. Gli operatori hanno trafficato un po’ con i computer, hanno chiamato gli uffici centrali, hanno spento e riacceso tutto (si sa mai), ma alla fine si sono dovuti arrendere e ammettere che qualcosa di grave era successo. Può capitare, magari non tre volte nel giro di due mesi, ma può capitare.
Certo sarà stato difficile tranquillizare i clienti in coda negli uffici postali. Quelli che avevano incombenze poco urgenti non si sono preoccupati troppo, hanno girato i tacchi e rimandato le operazioni. Molto più arduo dare spiegazioni a chi doveva pagare una bolletta all’ultimo giorno utile (è un sacrosanto diritto) e non poteva farlo, con la certezza della mora per ogni giorno di ritardo accumulato. E così il nervosismo in alcuni uffici postali era alto, e non era d’aiuto per gli operatori che ovviamente non avevano responsabilità per i problemi in corso.
Su 288 uffici postali tra Brescia e provincia (a Chiari, ad esempio, o Desenzano, Montichiari, Palazzolo, Iseo, Rovato) circa i due terzi hanno riscontato il medesimo guasto. Solo verso le 15.30 il problema è stato risolto. Le code che si sono formate ieri saranno da smaltire oggi, giornata di sciopero, tra l’altro: sarà un’altra giornata di passione.