(e.b) Corso Zanardelli ha accolto centinaia di persone, appassionati di animali, per dire basta a Green hill e alle torture che si compiono al suo interno. A Brescia, come in altre 70 città italiane e estere, questo pomeriggio si è celebrata la Giornata Mondiale contro Green Hill, lo stabilimento dove ogni anno vengono allevati oltre 2.500 beagle destinati alla vivisezione. Al sit-in di protesta hanno partecipato anche tanti bambini, ognuno con a guinzaglio il proprio amico a quattro zampe. Lo stesso è successo anche a Milano, Bologna, parma, Cagliari, Napoli, Torino, Firenze, Rimini,.Udine, Soresina, Genova, Finale Ligure, Pordenone, Viareggio, Livorno, Bari, Como, Ivrea, Varese e Ferrara. Lex ministro Brambilla, che da sempre combatte lallevamento di Green Hill, ha partecipato al sit-in milanese, in via Palestro ed è tornata a ribadire che Non si tratta di prodotti come li chiamano i dirigenti di Green Hill, questi per me sono solo cuccioli di cane e come tali meritano di essere allevati da una famiglia, mangiare pappa e godersi il divano. Lex ministro ha lanciato anche un ultimo appello alla multinazionale americana: torni oltreoceano, lItalia ha dimostrato di non volerla . Di fronte a questultima affermazione però verrebbe da chiedersi, parafrasando Orwell e la sua Fattoria degli Animali, i cuccioli americani sono meno uguali degli altri?
la bramby per galleggiare si attaccherebbe anche alla coda dell’asino,,,,,,
è forse l’unica cosa giusta che ha fatto la brambi