Grandi nomi alla Mille Miglia: da Elkann allo sceicco del Qatar. La madrina sarà Martina Stella

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Mille Miglia Brescia
Mille Miglia piazza Loggia a Brescia

La Mille Miglia riaccende i motori e torna sulle strade italiane dal 17 al 19 maggio, lungo lo storico percorso Brescia – Roma – Brescia. L’edizione 2012 è stata presentata oggi in Campidoglio dal Presidente del Comitato Organizzatore Alessandro Casali e dal Segretario Generale Sandro Binelli, che hanno annunciato i grandi nomi di quest’anno. A moderare la conferenza stampa Savina Confaloni, da anni volto e voce della Mille Miglia. “Anche in questa edizione- ha assicurato Alessandro Casali – nonostante la crisi economica, riusciremo a mantenere un elevato livello qualitativo, perché la Mille Miglia è un volano per l’economia del nostro Paese e fiore all’occhiello dell’Italia intera. Negli ultimi anni abbiamo fatto un grande lavoro facendo diventare la Mille Miglia, non solo un grandissimo evento sportivo, ma anche una bandiera dell’Italia nel mondo. Un appuntamento eccezionale sia per immagine sia per numero di concorrenti provenienti da ogni parte del mondo ”. A fare gli onori di casa il sindaco di Roma Gianni Alemanno, che ha sottolineato “l’importanza della tappa di Roma, che contribuisce a dare ulteriore visibilità alla città e al suo centro storico. Le auto con la loro evoluzione tecnico-ingegneristica testimoniano inoltre le radici dello sviluppo industriale del nostro Paese. Una ricchezza che va valorizzata al massimo sia dal punto di vista culturale sia da quello sportivo”.

Dell’importanza della tappa di Roma ha parlato anche l’Assessore al Commercio del Comune di Roma Davide Bordoni che ha evidenziato come “la ‘corsa più bella del mondo’ nella città più bella del mondo sia in grado di coniugare arte, cultura e commercio, che sono alla base del rilancio del nostro Paese”. Anche quest’anno la conferenza stampa è stata l’occasione per presentare la madrina, l’attrice Martina Stella, volto noto del cinema e della televisione, protagonista, tra l’altro, della miniserie TV Angeli e diamanti (Canale 5) e di Tutti pazzi per amore 3 (Rai Uno). “Sin da piccola – ha detto – ho sempre sentito molto parlare di questa gara storica. Per me e’ un onore essere testimonial di un evento storico come questo. Bisogna promuovere un evento come la Mille Miglia, soprattutto in un momento delicato come questo, perché è un simbolo dell’italianità in tutto il mondo e ne rappresenta l’eccellenza”.

“E’ stata una sfida – ha precisato Sandro Binelli – riuscire a organizzare una Mille Miglia all’altezza delle aspettative. Proprio per questo ringrazio i grandi marchi presenti, 51 brand, una varietà possibile grazie anche all’appoggio dato alla Mille Miglia da ben nove case automobilistiche” . Durante la conferenza sono state illustrate le novità di questa edizione: “Quest’anno – ha spiegato Paolo Binelli, Vicepresidente del Comitato Organizzatore – ci saranno le nuove tappe di Padova e Vicenza, il ritorno a Ferrara e il passaggio a San Marino e si toccherà nuovamente Verona passando sotto l’ Arena. Gli equipaggi infine si confronteranno con nuove prove cronometrate in Umbria, all’andata, e altre prove speciali in Toscana al ritorno”. Come ogni anno, il fascino della Mille Miglia attrae grandi personalità del panorama sportivo, imprenditoriale e istituzionale. In questa edizione ai nastri di partenza: lo sceicco Mohamed Al Thani, John Elkan Presidente del Gruppo Fiat e sua moglie Lavinia Borromeo al volante di una berlinetta sportiva Fiat 8V costruita, in piccola serie, dal 1952 al 1954. John Elkann e la moglie Lavinia racconteranno il loro viaggio attraverso l’Italia con numerosi Tweet sul popolare social network. Saranno inoltre presenti al via: Stirlin Moss (storico collaudatore Jaguar e detentore del record assoluto della Mille Miglia percorse i 1600 km in 10 ore e 8 minuti) Norman Dewis partono da Viale Venezia alla guida della Jaguar C-type del 1953. Jochen Mass, ex pilota di Formula e grande appassionato della Mille Miglia, sulla leggendaria “Ali di Gabbiano”, la Mercedes-Benz 300 SL W194 del 1952, che quest’anno compie 60 anni. Tra i partecipanti i vincitori del 2011, Giordano Mozzi e Stefania Biacca, che proveranno a bissare il successo dello scorso anno, questa volta a bordo di una Lancia Astura 1000 Miglia del 1938 del Museo Nicolis di Villafranca. Appuntamento il 17 maggio a Brescia per la partenza. “Giro di boa” a Roma la sera del 18 maggio nella splendido scenario di Castel Sant’Angelo per ripartire il giorno dopo alla volta di Brescia per il “rush” finale. Anche quest’anno UBI Banco di Brescia è il Title Sponsor della Mille Miglia, insieme al World Sponsor Chopard, e a Sixt e Stefano Ricci come Main Sponsor. L’evento vede la collaborazione di Ferrari per il Ferrari Tribute to Mille Miglia e la partnership di nove Joint Presenting Sponsor: Alfa Romeo, Mercedes-Benz, BMW, Jaguar, Bugatti, Porsche, Volkswagen, AUDI e Bentley. Official Sponsor: Gruppo Mittel e Schüco; sono invece Business Sponsor Acea, Fred Mello, GMH Group, Grana Padano, Honda Automobili Italia, Klingelnberg, State of Art. La Mille Miglia è sostenuta dai Technical Sponsor Acqua di Parma, Alitalia, Fiera di Brescia, Siglacom, Terra-S, Starwood, Race Link oltre che dai Premium Sponsor La Linea Verde, ErgyMax, Fashion District, Foresti, Intav, Manpower Group e Rubinetterie Bresciane, e dai Media Partner ANSA e RDS (Radio Dimensione Suono). La Mille Miglia si svolge con il patrocinio, tra gli altri, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri degli Affari Esteri, dello Sviluppo Economico, dell’Ambiente, dei Beni Culturali, delle Politiche Agricole, del Turismo e della Gioventù. Tra gli altri partner istituzionali: Enit, Comune di Brescia, Bresciatourism, Roma Capitale, Regione Lazio, Regione Lombardia e Camera di Commercio di Roma.

 

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1 COMMENT

  1. Tra sponsor, partner istituzionali e non, comitati, testimonial, partecipanti illustri quella che fu la rievocazione storica di una corsa automobilistica che non si disputa da più di cinquant’anni, è oggi un mix tra super business commerciale, palcoscenico per stramilionari, vetrina obbligatoria dei brand automobilistici con un’immancabile verniciata di gossip. Di sportivo, niente ovviamente. Per fortuna io li ho visti Castellotti e Taruffi affrontare l’ultima curva prima di imboccare Viale Venezia: altri tempi, altre emozioni…

  2. Pur riconoscendo il gran lavoro promozionale dell’attuale organizzazione dico solo: Meno glamour/gossip e più sport!!!! la mille miglia tirava anche quando a presenziare non c’erano veline e soubrette da 2 soldi

  3. Complimentoni! C’è proprio di che vantarsi nell’applaudire un personaggio come lo sceicco del Qatar, visto che nel suo (proprio SUO) Paese, monarchia assoluta retta secondo la tanto apprezzata dai nostri connazionali Sharia (legge islamica):

    Le donne hanno subito discriminazioni e violenze. Lavoratori migranti sono stati sfruttati e hanno subito di abusi, oltre a essere inadeguatamente tutelati dalla legge. Centinaia di persone hanno continuato a essere arbitrariamente private della loro nazionalità. Sono state comminate pene alla fustigazione. Hanno continuato a essere pronunciate condanne a morte, sebbene non ci siano state esecuzioni.

    Discriminazione e violenza contro le donne

    Le donne hanno continuato a incontrare discriminazioni nella legge e nella prassi e sono state inadeguatamente tutelate contro la violenza all’interno della famiglia. Il codice di famiglia rende molto più semplice per gli uomini divorziare rispetto alle donne.

    Nonostante una riforma del 2008 alla legge sui risarcimenti che stabilisce parità di trattamento per uomini e donne, ad aprile una corte d’appello ha ribaltato la decisione di un tribunale di primo grado che aveva ottemperato alla riforma e ha sentenziato che il risarcimento per la morte di una donna e di sua figlia doveva essere valutato la metà di quello per la morte del marito e del loro figlio, secondo quanto stabilito dalla legge della shari’a.

    Ad aprile, il Qatar ha aderito alla Convenzione delle Nazioni Unite sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne ma con riserve relativamente alla parità delle donne di fronte alla legge, in materia di matrimonio e di custodia dei figli.

    Libertà di espressione

    Almen o 11 cittadini stranieri sono stati giudicati colpevoli di blasfemia, tre dei quali hanno ricevuto pene fino a un massimo di sette anni di reclusione per aver impiegato parole considerate insultanti verso l’Islam. Tra questi figurava un uomo siriano giudicato colpevole per "aver insultato l’Islam in un accesso d’ira" e per aver pronunciato una parola blasfema quando il credito del suo telefono cellulare si era esaurito durante una conversazione. Il tribunale ha inoltre ordinato la sua espulsione. Non è chiaro se la sentenza di condanna al carcere sia stata applicata in questo come in altri casi.

    Almeno altri 52 cittadini stranieri sono stati giudicati colpevoli di accuse relative a "relazioni sessuali illecite" ed espulsi o condannati al carcere e poi all’espulsione.

    È proseguito il dibattito riguardo a una possibile nuova legge sulla stampa e le pubblicazioni a sostituzione della legge n. 8 del 1979, che prevede il carcere per aver criticato la religione, l’esercito e l’emiro.

    Diritti dei migranti

    I lavoratori migranti, che costituiscono più dell’80 per cento della popolazione del Qatar, hanno continuato a essere esposti ad abusi e a sfruttamento da parte dei datori di lavoro, senza adeguata protezione. Le lavoratrici domestiche immigrate sono risultate particolarmente a rischio di abusi come percosse, stupro e altre violenze sessuali.

    Una nuova legge sullo sponsor approvata a febbraio per regolamentare l’ingresso, la fuoriuscita, la residenza e il lavoro di cittadini stranieri ha introdotto alcuni miglioramenti. Nello specifico, la legge richiede che i datori di lavoro che sponsorizzano il lavoratore non detengano più il passaporto del loro dipendente dopo che sono state completate le formalità relative al visto. Essa inoltre permette alle donne impiegate nel settore privato di garantire per l’ingresso e la residenza in Qatar del loro marito e dei figli.

    Discriminazione – Diniego della nazionalità

    Il governo ha continuato a negare la cittadinanza del Qatar a centinaia di persone alle quali vengono conseguentemente negate le opportunità di impiego, la previdenza sociale e le cure sanitarie in Qatar, o alle quali viene negato l’ingresso nel paese. Queste non hanno possibilità di ricorso presso i tribunali. La maggior parte appartengono alla tribù al-murra, in parte considerata responsabile di un colpo di stato del 1996.

    Pene crudeli, disumane e degradanti

    Almeno 18 persone, per lo più cittadini stranieri, sono state condannate alla fustigazione, tra i 40 e i 100 colpi, per reati collegati a "relazioni sessuali illecite" o consumo di alcol. Soltanto i musulmani considerati fisicament e abili sono stati dichiarati adatti a subire queste pene. Non è noto se qualcuna di queste condanne sia stata applicata.

    Pena di morte

    Almeno tre persone sono state condannate a morte e cinque sono state le pene capitali confermate nel corso del 2009. A fine anno erano almeno 27 le persone nel braccio della morte.

    Rapporto di Amnesty International

    Qat ar: Submission to the UN Universal Periodic Review (MDE 22/001/2009)

  4. Rievocazione storica????!!!
    …N o, solo passerella per ricconi annoiati dalla loro vita piena di agi!!!
    E dicono che c’è crisi!!! Vergognatevi!!!

  5. iscrizione alla mille miglia solo se graditi ovviamente , costo mi pare 8-10 mila euro a testa….e che gara sarebbe questa ? non sono mai andato una volta a vedere ne la partenza ne l’arrivo, perchè non è più una corsa agonistica ma una semplice passerella di vip o presunti tali che pur di partecipare si fanno prestare persino l’auto da chi veramente ce l’ha ma non corre perchè se ne frega .
    oggi si sa bisogna apparire a tutti i costi, non importa se poi mangi pane e cipolla tutto l’anno……
    Marti na stella ? Insignificante nel firmamento delle attrici, quelle vere intendo !

  6. Credevo che i bresciani fossero molto più attaccati a questo evento, tipicamente bresciano e indissolubilmente legato alla città di Brescia, apprezzato in tutto il mondo!

  7. però mi sembra che le contestazioni che siano state mosse possano essere valide anche per la precedente organizzazione o sbaglio?

  8. tristissimo vedere la "plebe" bressana che si inginocchia sbavante davanti al passaggio dei magnifici Vippete automuniti e foderati di pila…la Mille Minchia non si smentisce mai…

  9. Non sono esageratamente appassionato di auto storiche (anzi x nulla) e non ho particolari motivi per denigrare/esaltare le varie organizzazioni che si sono succedute nel corso degli anni. Però vedere la gente che ammira le macchine (fregandosene di chi le guida), i bimbi in braccio ai nonni, la gente comune insomma, credo sia una bella immagine e profondamente radicata nella storia della nostra città e nei ricordi di parecchi se non tutti i bresciani, non credete.
    Si criticano il glamour e le veline, ok concordo, ma basta infischiarsene senza dover per forza svilire o denigrare la tradizione

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