Si è svolta questa mattina nella sala conferenze del museo Santa Giulia di Brescia la XII edizione della Conferenza Nazionale Mobility Management e Mobilità Sostenibile. Durante lincontro si è discusso di come può il mobility management aiutare a trovare soluzioni socialmente e ambientalmente sostenibili, migliorando dunque la vivibilità delle città. Alla conferenza nazionale ha partecipato anche lassessore alla Mobilità e traffico del Comune di Brescia, il vicesindaco Fabio Rolfi: È stata unimportante occasione per discutere e confrontarsi con altre realtà in materia di mobilità sostenibile ha dichiarato e abbiamo potuto notare come la visione che gli amministratori delle altre città hanno di Brescia stia cambiando radicalmente: se prima era considerata una città poco attenta alle tematiche ambientali e concentrata esclusivamente su lavoro e sviluppo, ora si percepiscono gli sforzi che stiamo facendo per renderla sostenibile e a misura duomo.
Durante la conferenza si sono poi riuniti i rappresentanti dei 32 comuni che fanno parte del Club delle città per il bike sharing, per nominare il presidente nazionale dellassociazione. I delegati hanno votato allunanimità proprio lassessore alla Mobilità e traffico del Comune di Brescia Fabio Rolfi che si è detto estremamente soddisfatto per la nomina.
Abbiamo fatto passi da gigante in materia di ciclabilità ha proseguito e BiciMia è diventato il servizio di riferimento a livello italiano, come dimostrato recentemente dai dati elaborati da Euromobility. Il bike sharing è molto importante e forse fino a qualche mese fa veniva sottovalutata la sua utilità per gli spostamenti brevi sul territorio cittadino. Questa Amministrazione ha il merito di aver creduto molto nel progetto. Abbiamo dunque deciso di ampliarlo e di installare postazioni anche nelle periferie; abbiamo fatto accordi con le realtà private, in particolare con lassociazione dei proprietari di strutture ricettive, per promuovere il servizio tra i turisti e siamo riusciti a sottoscrivere convenzioni con le università bresciane per diffondere la buona pratica dellutilizzo della bici anche tra gli studenti. I risultati si sono visti e ora Brescia è il modello assoluto in ambito nazionale.
Da questo punto di vista conclude Fabio Rolfi puntiamo ad arrivare al livello delle grandi realtà europee che coltivano da decenni il concetto di mobilità sostenibile; realtà che vogliamo emulare e raggiungere affinché, in attesa dellentrata in funzione della metropolitana, il nostro centro storico sia valorizzato al meglio.
Il Club delle città per il bike sharing, a cui aderiscono da 32 enti comunali italiani, è nato con questi obiettivi:
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Integrare le esperienze già avviate, nellambito delle politiche locali per la mobilità sostenibile, attraverso un coordinamento nazionale per lattuazione di progetti di Bike Sharing, complementari ai servizi di trasporto pubblico locale e di car sharing;
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Promuovere lattivazione di servizi di Bike Sharing sul territorio nazionale e la loro diffusione e promozione presso gli utenti finali attraverso la partecipazione diretta degli Enti Locali;
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Impegnarsi nella ricerca delle risorse finanziarie necessarie a sostenere le attività statutarie e lallargamento dei servizi di Bike Sharing ad altre realtà territoriali;
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Promuovere la partecipazione degli enti locali aderenti ad iniziative comunitarie inerenti il Bike Sharing;
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Promuovere lo sviluppo delle conoscenze, della pratica e della ricerca nel campo del Bike Sharing, anche attraverso la partecipazione a progetti nazionali ed europei, a favore degli enti aderenti;
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Garantire uno sviluppo omogeneo e linteroperabilità, a livello nazionale, delle singole iniziative di Bike Sharing avviate a livello locale;
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Offrire assistenza agli Enti associati per lavvio di servizi di Bike Sharing.
rolfi è un grande
Finalmente BRESCIA conta qualcosa a livello nazionale!!!!!
voglio vedere rolfi in bicicletta, se proprio vuole fare l’ecologista con il suo bel SUV grigio!
è giusto che accquisisca qualche incarico, per non rimanere disoccupato il prossimo anno.
Ma lo sapevano quando lo hanno nominato che il Bike Sharing non è farina del suo sacco, ma di quelli che lo hanno preceduto?