I vertici del Pdl incontrano gli imprenditori per “portare a Roma gli interessi di Brescia”. E criticano Monti

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Ascoltare le istanze del mondo produttivo bresciano e portarle a Roma. Con questo obiettivo dichiarato, stamattina, quattro dei più autorevoli esponenti del Pdl bresciano hanno convocato i presidenti delle associazioni di categoria alla Camera di commercio. Presenti, per il partito, l’ex ministro Mariastella Gelmini, l’ex sottosegretario Stefano Saglia, il vicepresidente della Provincia Giuseppe Romele e alla deputata Viviana Beccalossi. Oltre al consigliere regionale Vanni Ligasacchi, al presidente di circoscrizione Marco Rossi e al vicesegretario cittadino Andrea Ghezzi. Dalla parte opposta i rappresentanti delle principali associazioni di categoria. Tra cui Franco Gussalli Beretta (Aib), Ettore Prandini (Coldiretti), Giuliano Campana (Collegio costruttori), Maurizio Casasco (Api),Piergiorgio Piccioli (Confesercenti), Enrico Mattinzoli (Associazione Artigiani), Franco Battagliola (Cdo) ed Eugenio Massetti (Confartigianato). E ovviamente il padrone di casa Franco Bettoni.

“Abbiamo voluto avviare un percorso di ascolto delle categorie in modo da mettere insieme le idee per realizzare un ‘manifesto dell’economia bresciana’ e portarlo poi a Roma”, ha spiegato Beccalossi, che subito dopo ha sintetizzato le richieste emerse dal confronto. In particolare: “sì alla proposta di compensazione tra debiti e crediti con lo Stato; no all’aumento dell’Iva; sì al taglio netto dei costi della pubblica amministrazione; tempi certi per i pagamenti della pubblica amministrazione; no alla persecuzione del Fisco nei confronti degli imprenditori; più aiuti per l’internazionalizzazione”. Quindi la deputata non ha mancato di bacchettare il governo Monti. “Non mi pare”, ha aggiunto, “che la squadra di tecnici che avrebbe dovuto salvare l’Italia abbia ottenuto grandi risultati”. Duro, con Monti, anche Saglia che ha criticato soprattutto la riforma del lavoro di Elsa Fornero. “Comincio a pensare che tra una cattiva riforma e nessuna riforma”, ha spiegato, “sia meglio la seconda ipotesi. Era opportuno scambiare una maggiore flessibilità in uscita (a partire dall’abolizione dell’articolo 18) con più tutele in entrata. Invece qui aumentano soltanto i costi per le imprese. Una scelta scellerata”. L’ex ministro Gelmini, ancora – dopo aver ricordato che nell’edilizia “in tre mesi hanno chiuso 600 imprese” – ha ribadito “il netto no del Pdl a qualsiasi ipotesi di ulteriore aumento dell’Iva”, espresso soddisfazione per il fatto che “entro una settimana dovrebbe arrivare il decreto per la compensazione tra debiti e crediti” e bocciato sonoramente il ministro della Pubblica amministrazione Filippo Patroni Griffi per aver “indebolito la riforma Brunetta” e perché “un ministro, soprattutto di questi tempi, non può fare il sindacalista dei dipendenti e dei funzionari pubblici”. Infine Romele si è concentrato sul locale. “Se otterremo dall’Unione europea lo stop di tre anni sul patto di stabilità”, ha detto, “la Provincia potrà rimettere in moto diverse opere rimaste a metà, utilizzando una parte della cifra consistente oggi bloccata per i vincoli del patto”.

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1 COMMENT

  1. “Non mi pare”, dice la Beccalossi, “che la squadra di tecnici che avrebbe dovuto salvare l’Italia abbia ottenuto grandi risultati”. Considerando dove ci hanno portato tre anni di negazione della crisi, secondo me hanno fatto il miracolo di non farci finire come la Grecia. Le imprese che hanno chiuso negli ultimi tre mesi, speriamo abbia detto qualcosa in proposito Campana, non lo devono a Monti: hanno semplicemente resistito per tutti gli anni in cui chi governava negava la crisi. Poi una vuole l’internazionalizza zione, l’altro non vuole le regole europee perchè così funziona la Provincia… Almeno mettersi un po’ d’accordo…

  2. Bravi, tutti in pista i pidiellini, con tanto di critiche a Monti, per portare finalmenta a Roma le istanze delle imprese bresciane, aanche se manca il contributo dell’On.le Sindaco Paroli che era, bontà sua, più a Roma che a Brescia. Il tutto a dieci mesi dalla fine di una legislatura in cui una schiacciante maggioranza parlamentare di centrodestra era impegnata solo sul fronte delle leggi ad personam anzichè su qualla ad Italiam. Davvero esilarante questa finale "Marcia su Roma in articulo mortis"…

  3. Dovremo confidare nell’on. Corsini, futuro candidato sindaco (giusto per il rinnovamento) e non so da quanti anni seduto in parlamento, per le istanze bresciane. PD: volti nuovi e giovani alla carica! ps Del Bono torna a Roma o ci riprova a candidarsi a sindaco (la sinistra dei rottamatori anche a Bs?)

  4. Basterebbe leggere con attenzione le notizie anzichè fare i tifosi: Corsini non si candida per niente a sindaco, ma come consigliere. Perfetto stile ben conosciuto: la critica alla persona, per far perdere di vista gli argomenti…

  5. Gente didsperata che vede il proprio futuro incertissimo e gioca tutte le proprie carte, anche i due dipicche, per non vedersi sfilate da sotto il sedere gli stidendi e le prebende da "uomini" che vivono di politica. Patetici. p.s. Ma sbaglio o sostengono monti dopo avere sostenuto berlusconi? forse mi sbaglio, non è possibile siano loro, dai…

  6. Da elettore storico di destra non riesco a capire bene:siamo al governo da anni,appoggiamo monti ma lo critichiamo.Mi sembra che ci sia un poco di confusione,meglio la lega che ha avuto il coraggio di andare in opposizione.

  7. Hanno da poco finito di rovinare l’Italia che questi qui gà si riadoperano per affossarla definitivamente. Che dobbiamo fare per liberarcene definitivamente dalla scena politica?

  8. non riesco a comprendere se gli imprenditori ed i rappresentanti delle categorie qui descritte ci credano davvero…. la politica pensa solo a se stessa, questi sono gli stessi politici che per 4 anni hanno governato, Gelminini ministro, Saglia che ha fatto l’ultimo conto energia del fotovoltaico, ed adesso, per miracolo, dovrebbero portare a Monti (che loro usano come schermo per fargli fare il lavoro sporco e dire che Monti è brutto sporco e cattivo) le istanze? O i rappresentanti delle categorie sono nati ieri e quindi ingenui (dai capelli bianchi però mi sembra improbabile) oppure sono così disperati da tentare anche questa, che è solo una iniziativa della politica per farsi pubblicità. La barzelletta maggiore sono i 3 anni senza patto di stabilità. Abbiamo lo spread a 430, è esploso il debito pubblico ma quel genio di Romele vuole fare ulteriori debiti, visto che come nazione non ne abbiamo abbastanza….

  9. la maestrina 2° , dopo la Minstra Gelmini ,la Beccalossi riunisce i vertici di chi??del Pdl ?? o meglio ancora, di AN o, di se stessi, visto l’andamento delle elezioni ; per seguire il compitino far vedere al NAzionale che LORO esistono …senza ormai una base elettorale, che non riesce a dialogare se non con i vertici di Ass.ni che hanno già girato la testa al Pdl , guardando oltre e….per che cosa ???per affrontare la crisi ??? ma quale crisi che dicevano che non esisteva e oggi dove Governano le Banche Internazionali che fanno per la gente che non può pagare il mutuo e i piccoli artigiani che non hanno credito???………. un nuovo incontro …ne vedremo delle belle alle elezioni ………..

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