Scuola, Arcai scrive a Monti e Napolitano: “Date agli istituti bresciani il milione e mezzo di euro che dovete”

24
Andrea Arcai
Andrea Arcai

Con la lettera inviata nei giorni scorsi ai rappresentanti delle istituzioni, l’assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione del Comune di Brescia, Andrea Arcai, si è pronunciato in difesa del diritto allo studio e dell’istruzione di qualità. Forte l’appello indirizzato al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Istruzione, alle forze politiche e alla autorità scolastiche locali affinché le istanze degli istituti bresciani trovino accoglimento. “Mi preme segnalare la situazione di estrema difficoltà in cui versano le scuole bresciane primarie e secondarie di primo grado, dovuta al fatto che ormai da anni lo Stato non versa alle istituzioni scolastiche i fondi dovuti”, si legge nella nota di Arcai. “Lo Stato ha accumulato nei confronti degli istituti comprensivi cittadini un debito di 1.550.000 Euro negli ultimi 6 anni per il solo diritto allo studio”. Una condizione drammatica che mette seriamente a rischio l’erogazione del servizio scolastico nel suo complesso: le scuole non hanno più fondi per pagare i supplenti, per far funzionare i fotocopiatori, per acquistare i prodotti indispensabili, per garantire sicurezza, vigilanza e pulizia dei locali. “Negli ultimi quattro anni – precisa l’assessore – il Comune di Brescia aveva cercato di sopperire alle negligenze dello Stato, versando nelle casse delle scuole, a titolo di contributo per il diritto allo studio, più di 1.800.000 Euro” oltre a 175.000.000 € dal 2008 al 2011 per la scuola in generale e aver previsto una spesa complessiva di oltre 45.000.000 € per il 2012. Quest’anno sarà possibile “a causa dei vincoli posti dal patto di stabilità e dalla drastica contrazione degli utili delle nostre società partecipate” dare alle scuole, sia per il 2012 sia per il 2013, solo un contributo di circa 380.000 € per il diritto allo studio e alla perequazione. La lettera ha trovato seguito nell’azione di coordinamento dei vari soggetti istituzionali e delle parti sociali, messa in campo con convinzione dell’assessore per esercitare una maggiore pressione sul Governo, come ad esempio l’interpellanza al ministro Profumo depositata alla Commissione Istruzione della Camera dei Deputati dagli onorevoli Beccalossi e Saglia proprio sulla situazione delle scuole bresciane. “Attraverso un corale intervento di sensibilizzazione – sottolinea Arcai – intendo richiamare lo Stato alle proprie responsabilità affinchè onori i suoi debiti” e metta in condizione le scuole bresciane a continuare a essere tra le migliori della nazione. A tal fine l’assessore ha richiesto di essere ricevuto dai dirigenti degli uffici scolastici provinciale e regionale, dott.ssa Raimondi e dott. Colosio, dall’assessore alla Pubblica Istruzione della Regione Lombardia, on. Aprea e dalle competenti commissioni parlamentari.

Solo un’azione “coordinata tra tutte queste realtà, la cui autonomia è stata di colpo cancellata dal Governo” afferma l’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Brescia “consentirà un’efficace azione nei confronti di chi effettivamente deve provvedere a quanto stabilito dalla Costituzione e cioè che venga garantito il diritto alla scuola per tutti. Solo se si rimarrà divisi come fino a ora è accaduto, la sconfitta e il regresso sociale saranno certi”.

L’assessore Arcai è fiducioso che invece si possa trovare quell’unità necessaria per garantire alla nostra città il livello qualitativo delle scuole che le spetta.

 

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

24 Commenti

  1. Ma se il debito si è accumulato "da anni", poteva mica scrivere prima il nostro Arcai? Magari i suoi amici di governo gli rispondevano…

  2. I soldi non li ha dati per il 2006, 2007 e parte del 2008 anche Prodi e i suoi amici comunisti. La notizia scandolosa e’ stata resa pubblica dai dirigenti scolastici meno di un mese fa. Come faceva Arcai a scrivere prima?

  3. costretti a mendicare dallo Stato saraceno/bizantino parassita …(e newyorkese bancario, data la presenza ai vertici di un alto dirigente goldmannsachs..)

  4. Non a mendicare ma a chiedere quanto ci spetta. Ognuno di noi dovrebbe scrivere una lettera di protesta: solo cosi’ a Roma sentirebbero la voce del Nord, incazzata e pronta a ribellarsi ai sopprusi dello stato.

  5. Forse tu sei abituata diversamente, ma se io non ricevo dei soldi che mi spettano, li chiedo quando è il momento e non sei anni dopo. Poi io non sono nè comunista e nè fascista, quindi lascia stare i tuoi riferimenti: io ricordo che Paroli ha fatto per anniil sindaco dimezzato "per meglio rappresentare gli interessi di Brescia a Roma". Ecco, sentiti ringraziamenti: da semplice cittadino bresciano (senza etichette politiche, che lascio a te, cara nonna: contenta che sia colpa dei comunisti, per te basta citare solo gli anni che ti vanno bene, gli altri in cui governavano gli alleati di sindaco e assessore per le tue statistiche non contano, no?).

  6. Lo Stato saraceno-bizantino- parassita (metti anche borbonico, se ti fa piacere) l’ha governato anche la lega per otto degli ultimi dieci anni. Bel risultato, non c’è che dire…

  7. e chissenefrega della lega… con loro, in venti anni, i soldi sperperati verso il parassitismo statale sono raddoppiati…immagi nati che penso io della lega…

  8. e i Borbone lasciali proprio stare… fatti due conti, erano la miglior classe dirigente che il Mezzogiorno abbia mai avuto. Avercene.

  9. Caro Utente Non registrato: sai leggere? Ho detto che la notizia è stata resa pubblica "circa un mese dai dirigenti scolastici". Come faceva scrivere prima Arcai se non lo sapeva o non aveva i dati certi? non sarai comunista ma ragioni da comunista.

  10. Bastava che infilasse in tasca la Sindaco-Parlamentare Paroli, compagno di partito già alcuni anni fa, perchè il debito si è concretizzato con l’altra bresciana, la Gelmini. Ora è demagogia per coprire altri tagli fatti dal Comune al diritto allo studio. Arcai, VERGOGNA!!!

  11. Si, io so leggere. E oltre a saper leggere, mi pregio anche di saper capire quello che leggo. Leggo che Arcai – assessore del Comune di Brescia, non so se ti risulta – scrive che “Negli ultimi quattro anni il Comune di Brescia aveva cercato di sopperire alle negligenze dello Stato, versando nelle casse delle scuole, a titolo di contributo per il diritto allo studio, più di 1.800.000 Euro”. Ripeto: il "Comune di Brescia", negli "quattro anni". Secondo te il suo assessore lo sapeva di aver erogato contributi per "sopperire alle negligenze dello Stato" o lo ha appreso nei giorni scorsi? Quindi, ripeto anche questo: "poteva mica scrivere prima il nostro Arcai? Magari i suoi amici di governo gli rispondevano… ". A buon intenditor, poche parole: poi tu continua a dare la colpa ai comunisti, se la cosa ti fa contento. Bella soddisfazione, davvero!

  12. Quello di Arcai è un patetico tentativo di sviare l’attenzione dal sostanzioso taglio dei fondi che il comune di Brescia destinava alle scuole cittadine. Oltre 500.000 euro sottratti quest’anno all’istruzione, e non si dica che mancano i dividendi di A2A, perché i soldi per spostare la pensilina, o per il parcheggio sotto il castello, o per la sede unica degli uffici comunali, quelli ci sono. Ed è anche evidente che per la giunta l’istruzione pubblica non è una priorità.

  13. Patetico sei veramente pateticom ma la conosci la differenza tra spesa corrente e spesa in con to capitale? La spesa per la scuola e’ corrente e la spesa per le opere che citi e in conto capitale. Derivano da entrate diverse e i soldi dell’una non possono essere usati per l’*ltra. Quindi quando affermi che si puo’ rinunciare alla sede unica per il diritto allo studio, dici una vera e propria falsita’ che neanche un delinquente politico direbbe. Vergognati e vai a studiare un po” di diritto amministrativo e poi intervieni nel dibattito senza raccontare balle.

  14. cari lettori, scusate i miei nonni e abbiate pazienza. hanno la loro età é sono stati imbrogliati da berlusconi, bossi e delle loro appendici locali. son io che vado a scuola e vedo ogni giorno le conseguenze dei tagli alla scuola italiana volute dal governi PDL e lega.

  15. Certo che accampare giustificazioni sull’operato di un assessore che oggi si nasconde dietro alle responsabilità di questo Governo per nascondere la sottrazione dei fondi alla scuola pubblica prelevati da quello precedente di cui il nostro assessore ne è altrettanto responsabile perchè in esso si è riconosciuto, la dice molto lunga sulle tante cialtronaggini che girano tra aderenti al PDL.

  16. Non capisco il clamore: uno degli obiettivi del centrodestra al Governo del Paese, in dieci e mezzo degli ultimi dodici anni, era quello di penalizzare, nel tempo, la scuola pubblica sia sotto il profilo qualitativo dell’istruzione e della cultura erogate, sia sotto quello quantitativo delle risorse ad essa destinate. Il tutto sperperando milioni di euro a favore della scuola privata e di chi se la può permettere. L’obiettivo è stato quindi raggiunto, caro Arcai, e solo marginalmente coinvolge l’ autonomia dei livelli gestionali e di coordinamento. Prima la scuola, poi toccherà (ulteriormente) alla sanità, alla faccia dei diritti garantiti dalla Costituzione.

  17. Infatti, la pensilina è ancora lì in bella mostra in piazza Rovetta a guardare i turisti. O forse mi sbaglio ed è stata già rimossa gratuitamente dalle guardie padane o dai giovani balilla!!!

  18. Patetico sarà patetico. Ma tu non hai risposto al mio messaggio "sab 19 mag 2012, ore 23.26". Riassumo: se "Negli ultimi quattro anni il Comune di Brescia aveva cercato di sopperire alle negligenze dello Stato, versando nelle casse delle scuole, a titolo di contributo per il diritto allo studio, più di 1.800.000 Euro”, non è che Arcai (assessore del Comune) poteva scrivere ai suoi colleghi di coalizione che governavano l’Italia? Non avevamo sentito che il sindaco dimezzato manteneva il doppio incarico per perorare a Roma gli interessi dei Brescia? Forza nonna, non hai più niente da dire?

  19. Utente non registrato non legi solo quello che vui tu. I dirigenti scolastici ha reso pubblici i dati solo un mese e mezzo fa. E non dimenticarti che nel 2006’2007 e meta’ 2008 governava PRODI e i sui amici comunisti.

  20. Ma capisci cosa c’è scritto? Che negli ultimi quattro anni il Comune di Brescia ha SOPPERITO alle negligenze dello Stato con 1.800.000 euro. L’assessore lo sapeva o lo ha scoperto un mese fa dopo la lettera dei dirigenti scolastici? LO SAPEVA o LO HA SCOPERTO UN MESE FA?

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome