La Mille Miglia fa rete con la brescianità. “Senza rimpiangere chi l’ha gestita fino a ieri”

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(a.tortelli) Un protocollo per fare rette attorno alla Mille Miglia, il più grande brand della Provincia di Brescia. “Senza far rimpiangere chi ha gestito la kermesse fino a ieri”. A firmarlo sono stati oggi – nella sede Aci di via Enzo Ferrari – il presidente dell’Automobil club Aldo Bonomi, il sindaco di Brescia Adriano Paroli, il presidente della Provincia Daniele Molgora e il presidente della Camera di commercio Francesco Bettoni. “La Mille Miglia non divide ma unisce”, ha detto Bonomi, “con questo protocollo le principali realtà del territorio si impegnano a collaborare per fare rete e operare affinché la corsa sia sempre più patrimonio di tutti”. Il presidente dell’Automobil club ha quindi spiegato che a gestire la manifestazione sarà una società, la Mille Miglia Srl, controllata al 100 per cento dal suo ente (ma le direttive verranno date dai soggetti coinvolti nel protocollo), e che gli eventuali utili verranno reinvestiti per valorizzare il marchio.“L’obiettivo è che gli effetti della Freccia Rossa si vedano durante tutto l’anno”, ha subito aggiunto Paroli. Mentre Molgora ha sottolineato che la kermesse può essere l’occasione per “fare in modo che l’evento abbia le giuste ricadute sul territorio” e spiegato che “il protocollo può rimettere le cose al loro posto, perché a me dà fastidio quando vedo i servizi televisivi che fanno sembrare la Mille Miglia come una cosa romana”. Ma l’intervento più interessante è stato quello di Bettoni, che non ha mancato di togliersi un sassolino dalla scarpa nei confronti della gestione Casali. “L’iniziativa”, ha detto, “vuole avere due risvolti: fare marketing territoriale e promuovere l’internazionalizzazione delle nostre imprese. Questo è il più grande brand della brescianità e cercheremo di sfruttarlo senza far rimpiangere nessuno. E’ positivo che l’Automobil club abbia deciso di farsi carico dell’evento. Da chi ha gestito la manifestazione fino a oggi sono arrivate critiche alla decisione, ma io vorrei sottolineare che in tre anni, dal 2008, la Camera di commercio ha versato ai gestori circa 500mila euro per promuovere l’internazionalizzazione e il matching tra aziende. Ma gli accordi sono stati puntualmente disattesi. Avevamo chiesto di privilegiare l’immagine dell’economia bresciana, non dei singoli personalismi: purtroppo i risultati non sono stati consoni alle nostre attese. Per questo”, ha concluso, “abbiamo poi deciso di spostare l’attenzione direttamente sulle piccole imprese”.

 

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1 COMMENT

  1. forza brescia!!!! certo che niente gara, della serie che se poi i conti (o i soldi) non dovessero tornare tanto paga pantalone

  2. Cosa ne dite di una società mista pubblico-privata con Bettoni Presidente (l’ennensima nomina semipubblica, non guasta), Paroli e Molgora Vice Presidenti (a breve saranno politici disoccupati) e Chicco Gnutti Amministratore Delegato (in veste di esperto e collezionista come pochi d’auto d’epoca, nonchè valoroso ex-combattente della rampantissima finanza nazionale). Come consiglieri non farei mancare Isacchini e Fermi, per aver essi percorso più di "1000 miglia" nella politica bresciana.

  3. piergi, la lucidità della tua lettura è sconfortante Non riesco a divertirmi considerandola una battuta perchè sappiamo tutti che in queste situazioni la realtà del nostro paese riesce sempre a superare la fantasia e lo scherzo

  4. Per favore, ricordate al sindaco di Brescia Adriano Paroli quello che disse non più tardi di tre (3) giorni fa in conferenza stampa seduto accanto ad Alessandro Casali.

  5. molto spiritoso il nostro avvocato PG ,ma non lontano dalla verità.Una gestione PROVINCIALE,fatta da chi ha preceduto prima la MM, poi un tentativo di sprovincializzazione della gara,ora un RITORNO ALLE ORIGINI …del provincialismo,gesti to sempre da i soliti …..PROPONGO CHE BRESCIA si candidi COME CITTA’DELLE MM , altro che simboli del made in Brescia ( che stanno nascendo)…il marchio internazionale esiste già….ed è stato portato all’estero da tanti anni …..

  6. Per la serie: una gara d’appalto ha consentito efficienza e soddisfazione, ma è ora e tempo di riportare tutto nelle mani amiche (dei soliti noti), che fanno e disfano tutto senza responsabilità alcuna per per il proprio compiacimento!

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