Al via la stagione di prosa del Ctb. Apre e chiude Branciaroli

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Franco Branciaroli apre e chiude la Stagione di Prosa 2012/2013 del Centro teatro stabile di Brescia. In cartellone 18 spettacoli di drammaturgia contemporanea, con grandi registi e noti interpreti e sul palcoscenico. Di seguito la presentazione degli appuntamenti e il calendario.

IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO

Nel calendario della stagione 2012/2013 sono presenti diciotto spettacoli, cinque tra questi sono messinscene di nostra produzione: Il Teatrante, Mythos, Macelleria Messicana, Don Chisciotte, Il grande teatro del mondo, spettacoli che il pubblico delle nostre sale, esigente, informato ed eterogeneo, potrà apprezzare per la presenza rilevante della drammaturgia di segno contemporaneo, che però non dimentica la miglior tradizione, la professionalità degli interpreti e l’entusiasmo dei giovani attori.

Apriremo la stagione, il 7 novembre 2012, con la prima delle nostre produzioni, Il Teatrante, interprete principale Franco Branciaroli, che – reduce dal successo ottenuto la scorsa stagione con Servo di scena – dirigerà una compagnia (6 o 7 attori in via di definizione) in uno dei testi meno rappresentati del drammaturgo austriaco Thomas Bernhard, autore tra i più pessimisti della letteratura europea, ma vitale, arguto e grottesco fino alla comicità.

In dicembre, dopo un impegnativo periodo di prova Elena Bucci e Marco Sgrosso, registi e drammaturghi, insieme ad un gruppo eterogeneo di 17 giovani attori bresciani – selezionati tra più di sessanta – pieni di voglia di sperimentare, rischiare e ascoltare, proporranno Mythos, un percorso che attraverso le parole di Eschilo, Sofocle ed Euripide condurranno a rivisitare sentimenti e visioni di una potenza così assoluta e limpida da durare intatta attraverso i secoli.

Ad aprile, Elisabetta Pozzi torna nella nostra città interprete di una nostra produzione accanto a Paolo Bessegato, Macelleria Messicana, testo, novità assoluta mai prima rappresentata di Enrico Groppali; regista il giovane Daniele Salvo. Il titolo cita la frase che Ferruccio Parri utilizzò per esprimere la sua ripugnanza di fronte ai macabri fatti di Piazzale Loreto, dove il 29 aprile 1945 i cadaveri di Benito Mussolini, Claretta Petacci e altri gerarchi fascisti furono esposti all’insulto della folla milanese. Similmente, il testo è un’invasione nella vita violenta di due persone, un uomo, forse un mitomane, o solo un disperato, e di una donna dal passato enigmatico, raccontata nello spazio di un giorno.

Tra aprile e maggio, al teatro Santa Chiara, a conclusione dei lavori di restauro in corso, in chiusura di calendario della stagione, la nuova produzione del nostro Stabile con il Teatro de Gli Incamminati: Don Chisciotte di Miguel de Cervantes, spettacolo scoppiettante in forma di monologo con Franco Branciaroli – di ritorno dal secondo anno di tournée di Servo di Scena – che recita il testo imitando le voci di Gassman e Carmelo Bene, compiendo in contemporaneamente anche un omaggio ai due grandi del teatro.

“Li faccio parlare e i loro dialoghi, i loro battibecchi, il loro immaginario – racconta Branciaroli – sono proprio quelli dell’Hidalgo e di Sancho. Io imito,‘sono’, loro due, che a loro volta imitano, cioè ‘sono’ i due personaggi erranti e picareschi, lunatici e mattatori della letteratura mondiale.”

Il Sociale dei bambini, giunto alla tredicesima edizione, per secondo anno, rientra nel numero delle nostre produzioni con Il gran teatro del mondo, percorso didattico spettacolare nel teatro shakespiriano che Mario Bianchi, regista, ha ricreato partendo dalle suggestioni suscitate delle più conosciute opere e personaggi del drammaturgo inglese. Lo spettacolo è pensato per un pubblico dai 6 agli 11 anni.

La nostra collocazione in ambito nazionale – siamo uno dei diciassette Stabili pubblici in Italia e uno dei due presenti in Lombardia con il Piccolo Teatro di Milano – e la qualità artistica che ci viene riconosciuta, ci permettono di portare in tournée le nostre produzione nei maggiori teatri italiani.

Pertanto tre spettacoli prodotti dal nostro Teatro Stabile nella stagione 2012/2013, saranno nuovamente in tournée anche la prossima. Sono: Servo di scena – già applaudito al Sociale e in più di 100 repliche nei teatri italiani lo scorso anno, e che in autunno aprirà la Stagione di Prosa, al teatro Argentina di Roma; Antigone, di e con Elena Bucci e Marco Sgrosso, apprezzato dal pubblico per la trasposizione al contemporaneo di un mito classico; Apocalisse, di e con Lucilla Giagnoni, spettacolo conclusivo della Trilogia del Sacro.

L’intero cartellone accoglie sul palcoscenico del teatro Sociale una varietà di spettacoli in ospitalità molti dei quali al debutto stagionale ed altri che hanno riscosso grande successo la precedente stagione nei teatri italiani. Scelti tra i più interessanti del panorama nazionale, questi allestimenti ci permettono di offrire al nostro pubblico – sia della Stagione di Prosa, sia della Rassegna Altri Percorsi – quanto di meglio per quanto riguarda l’innovazione della messinscena, per la fama dei registi e per la presenza di grandi interpreti.

In prima parte di stagione, a inaugurarla, sarà il nostro consulente artistico, Franco Branciaroli che porterà in scena Il Teatrante, di Thomas Bernhard; seguito da Mythos, progetto realizzato da Elena Bucci e Marco Sgrosso con una nutrita compagnia di giovani attori professionisti bresciani. Da gennaio 2013 il Sociale ospiterà spettacoli in ospitalità, primo fra tutti Un tram che si chiama desiderio di Tennessee William, per la regia di Antonio Latella, con una strepitosa Laura Marinoni, Vinicio Marchioni, Elisabetta Valgoi, Giuseppe Lanino, Annabale Pavore e Rosario Tedesco; lo spettacolo è prodotto da Emilia Romagna Teatro Fondazione. Del medesimo teatro di produzione Karamazov, liberamente tratto dal I fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevskij, con l’innovativa regia di Cesar Brie; mentre la compagnia Lavia Anagni s.r.l. presenterà Un marito ideale di Oscar Wilde, con Valentina Sperlì, Roberto Valerio – attore e regista dello spettacolo – e Pietro Bontempo.

Oscura immensità, tratto dal romanzo L’oscura immensità della morte, di Massimo Carlotto, vedrà Alessandro Gassman dirigere Giulio Scarpati e Claudio Casadio.

Un salto nell’ironia e nella comicità ci verrà proposto da Gioele Dix, qui in veste di regista con lo spettacolo Oblivion Show 2.0: il Sussidiario interpretato dal gruppo omonimo.

Il teatro di Genova propone una rivisitazione de La scuola delle mogli, di Molière, ambientata però negli anni Venti, con, nel ruolo principale, un grande Eros Pagni, affiancato da Alice Arcuri; la regia è di Marco Sciaccaluga.

Luca Ronconi firma la regia, per il Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa – Fondazione Festival dei due Mondi di Spoleto e Associazione Mittelfest su progetto di Santacristina Centro Teatrale, de La Modestia, dal testo dell’autore argentino Raphael Spregelburd. Interpreti: Francesca Ciocchetti, Maria Paiato, Paolo Pierobon e Fausto Russo Alesi.

Di Carlo Goldoni, Il ventaglio, commedia frizzante e molto animata di Teatri e Umanesimo Latino Spa e Teatro Stabile del Veneto. Del Teatro di Dioniso e Fondazione del Teatro Stabile di Torino, Shakespeare/Hamlet, versione italiana, regia ed interpretazione di Valter Malosti che sarà affiancato da un cast in via di definizione.

Si torna al classico con Il principe di Homburg, di Henrich von Kleist che il regista e traduttore Cesare Lievi propone con l’interpretazione di una nutrita compagnia di attori spesso applauditi sui nostri palcoscenici: Andrea Collavino, Lorenzo Gleijeses, Ludovica Modugno, Maria Alberta Navello, Graziano Piazza, Stefano Santospago. Lo spettacolo è prodotto dal Teatro Nuovo Giovanni da Udine e Css – Teatro Stabile di Innovazione del FVG.

È una novità lo spettacolo di drammaturgia contemporanea di Fausto Paravidino, Exit, storia di vita quotidiana tratteggiata con gustosa ironia da Sara Bertelà, Nicola Pannelli, Angelica Leo, Davide Lorino.

Non è frequente vedere sulle scene La governate di Vitaliano Brancati, un testo ancora attuale che lo Stabile di Catania propone nella versione per la regia di Maurizio Scaparro, con Pippo Pattavino, Giovanna Di Rauso, Max Malatesta, Marcello Pennacchio, Giovanni Guardiano, Valeria Contadino, Veronica Gentili, Chiara Seminara.

Verso la conclusione di stagione, in aprile, altre due nostre produzioni saranno proposte al pubblico: la prima, è l’assoluta novità italiana che porta la firma di Enrico Groppali, Macelleria messicana per la regia di Daniele Salvo, con Elisabetta Pozzi e Paolo Bessegato. Tra aprile e maggio – dopo la programmazione de Le folli stagioni da Prévert, che dobbiamo a Luca Micheletti, giovane drammaturgo, regista e interprete, bresciano di nascita – Premio Ubu 2011 come attore non protagonista nell’Arturo Ui, apprezzato la scorsa stagione di prosa dal nostro pubblico – Franco Branciaroli, debutterà, al rinnovato teatro Santa Chiara, con il riallestimento di Don Chisciotte, da noi prodotto con il Teatro de Gli Incamminati.

Iniziative per la scuola

Grazie ad un lavoro capillare che nell’ultimo decennio abbiamo avviato con il mondo della scuola, grazie alle facilitazioni messe in essere per la sottoscrizione di abbonamenti dedicati, possiamo vantare tra il nostro pubblico un numero molto importante di giovani studenti che assistono alle repliche degli spettacoli in orario serale, e che in precedenza hanno partecipato alle Mattinate al CTB, curate dalla professoressa Lucia Mor. Queste lezioni interdisciplinari, tenute da esperti in orario scolastico, permettono loro di assistere agli spettacoli cui sono abbonati, forniti di strumenti adeguati a goderne appieno i contenuti.

Riservato ai giovani studenti della scuola superiore, torna nuovamente, a grande richiesta, La parola poetica, a cura di Lucilla Giagnoni che farà comprendere come e quanto si possa godere della parola poetica di Dante, Leopardi e Ungaretti, imparando la lettura a voce alta, tecnica da acquisire per comprenderne appieno la corporeità fisica e sensoriale della poesia.

A soddisfare poi la richiesta di aggiornamento e perfezionamento degli insegnanti di ogni ordine e grado, il nostro Stabile organizza, anche quest’anno un corso di aggiornamento tenuto da Lucilla Giagnoni, L’insegnante e l’arte della parola – il discorso, sarà utile a migliorare l’uso della voce per affinare la pratica della narrazione e della comunicazione dei contenuti agli studenti.

Attivita’ collaterali

Appuntamenti nel Foyer

Fanno ormai parte integrante, grazie alla più che positiva accoglienza del pubblico bresciano, le attività cosiddette collaterali alla Stagione di Prosa, che sono nate in concomitanza con l’apertura del Foyer del teatro Sociale; uno spazio accogliente che ci ha permesso di realizzare un progetto culturale parallelo ai temi e agli autori che hanno attinenza al nostro specifico. Saranno quindi riproposte, anche in questa stagione alcune già sperimentate e altre nuove iniziative che contribuiscano a mantenere vivo il teatro come luogo d’incontro oltre il palcoscenico, perché diventi un’occasione pomeridiana d’intrattenimento mai banale – in forma di colloquio tra esperti e pubblico – dal quale tornarsene a casa soddisfatti per aver incontrato personalità di alto spessore culturale, capaci di comunicare con chiarezza anche i contenuti più complessi.

 

Per la prossima stagione sono quindi in calendario:

– Gli scrittori italiani e il Risorgimento, presentazione storico-letteraria con letture a cura del Prof. Francesco De Nicola.

– La seconda edizione di Autori a teatro, a cura di Sonia Mangoni; ciclo di incontri in forma colloquiale tra scrittori legati al mondo del teatro e addetti ai lavori impegnati nella stagione di prosa 2012-2013. In calendario a partire da novembre 2012 in forma progressiva.

– Gli Incontri del Foyer, a cura del prof. Roberto Gazich, conversazioni con esperti su temi inerenti l’interazione tra varie forme espressive: dal testo letterario o drammaturgico, alla prosa; dall’arte figurativa alla musica. Incontri, come nella passata edizione, in programma il martedì pomeriggio, con cadenza quindicinale, da gennaio ad aprile.

– Parole alla musica, a cura di Fabio Larovere. Interviste impossibili (nel foyer del teatro Sociale o in altra sede da definire) a grandi compositori del passato. L’iniziativa – realizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale Aperti per Voi – Touring Club Italiano Brescia – si terrà nel periodo da gennaio ad aprile 2013, nelle giornate di giovedì.

– A rinnovare il successo degli incontri con la poesia dialettale di Canossi della scorsa stagione, è previsto un nuovo ciclo dal titolo Incontri sulla brescianità, a cura di Sonia Mangoni, programmati nel periodo da aprile a maggio 2013.

– Per concludere con gli appuntamenti nel foyer, ancora con il coordinamento di Sonia Mangoni, Tesi alla ribalta, presentazione di tesi attinenti argomenti teatrali, selezionate da una commissione di esperti del CTB – Teatro Stabile di Brescia.

 

In occasione poi del decennale della scomparsa di Giorgio Gaber, al Teatro Sociale, ma in data ancora da definire, tra gennaio e febbraio 2013, prodotto dalla Fondazione Giorgio Gaber, si terrà SERATA GABER, un incontro/spettacolo dedicato al grande cantautore.

Le collaborazioni

La proficua collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, può dirsi ormai consolidata tanto da essere giunta alla VII l’edizione di Letteratura & Letterature – approfondimenti a cura di docenti universitari sugli autori dei testi di spettacoli presenti nella nostra Stagione di prosa. Gli incontri, a cura della Facoltà di Scienze Linguistiche e Letterature straniere dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, si avvalgono del coordinamento scientifico della prof. Lucia Mor. Attori che collaborano con il nostro Stabile leggeranno pagine scelte dai testi considerati. In calendario nel periodo tra ottobre e dicembre 2012, Letteratura & Letterature si terrà nell’Aula Magna G.Tovini, in via Triste, nei consueti pomeriggi di giovedì.

A implementare la collaborazione con l’Università Cattolica due nuove iniziative: la prima dal titolo Costituzioni nel mondo, che, oltre la nostra, vede la collaborazione del Centro Legalità della Provincia di Brescia, per una conversazione a cura dei professori Luciano Caimi e Gaetano Oliva, della Facoltà di Scienze della Formazione, in programma per lunedì 15 ottobre 2012, alle ore 17.45.

Due nuovi incontri saranno invece tenuti da Maria Pia Pattoni, docente della Facoltà di Lettere, che si terranno in orario pomeridiano, il 29 e 30 ottobre 2012 e avranno per argomento Percorsi nel mito – “Prometeo: storia, forme e fortuna di un mito”

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In collaborazione con Cinema Nuovo Eden, si ripropone Rapiti dall’Eden – il sabato pomeriggio tra cinema e teatro, fortunato e affollatissimo ciclo di incontri tra il pubblico e alcuni attori ospiti nel cartellone della Stagione di Prosa. Gli intervenuti saranno intervistati da Daniele Pelizzari.

In via di definizione anche una nuova forma di collaborazione con Nymphe Castello di Padernello, iniziata da tempo e ampliatasi con la costituzione del fondo documentario di Mina Mezzadri.

La Symphonia Italiana Orchestra (direttore artistico Luca Ranieri), sarà ospite al teatro Sociale, tra febbraio e maggio 2013, con una prestigiosa programmazione di concerti di musica classica. Sul podio, direttori di fama internazionale.

Proseguirà per il secondo anno anche la gradita collaborazione con Il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo – direttore Pier Carlo Orizio. Alcuni concerti in calendario 2013 si terranno al teatro Sociale.

LE PRODUZIONI

Teatro Sociale

da martedì 6 a domenica 18 novembre 2012

(inserito nella Rassegna Altri Percorsi martedì 13 novembre 2012)

CTB Teatro Stabile di Brescia – Teatro De Gli Incamminati

Franco Branciaroli in

IL TEATRANTE di Thomas Bernhard

traduzione di Umberto Gandini

regia di Franco Branciaroli

scene e costumi di Margherita Palli – luci di Gigi Saccomandi

e una compagnia di 6 o 7 attori in via di definizione

Travolgente e logorroico dialogo in versi, senza punteggiatura su arte, teatro, spettro del nazismo, misoginia, ipocondria, per Franco Branciaroli innamorato della parola.

Con la messinscena de Il teatrante, testo graffiante scritto nel 1985 dal grande romanziere e drammaturgo austriaco Thomas Bernhard, Franco Branciaroli continua la lunga riflessione sul Teatro e sul suo rapporto con la società attraverso la Memoria che ne è l’elemento fondamentale.

Raramente rappresentato in Italia, Il teatrante, fu messo in scena per la prima volta nel 1985, a Salzburger Festspiel dal regista Claus Peymann.

In un oscuro teatro di provincia, un attore-autore di origine italiana frustrato e megalomane si trova alle prese con uno spettacolo impossibile, stretto tra la propria ambizione – che gli fa scrivere testi deliranti e respingenti – e la necessità della compagnia, composta dalla sua stessa famiglia, più impegnata a sbarcare il lunario che a dare dignità al proprio lavoro. Tra invettive e paradossi sulla vita e sulla morte, sulla società e sulla felicità, il vecchio attore vedrà ancora una volta frustrato il tentativo di portare in scena La ruota della storia, testo pretenzioso e non compreso da nessuno.

Nessuna arte come il Teatro ha come compito – si può dire fin dalla sua fondazione mitica – di fare da collante tra i due elementi. Come l’uomo è corpo e anima (psychè), così la società ha bisogno di senso pratico ma anche di sogni. Il teatro in questo senso è la più completa delle arti. Ma i tempi cattivi sembrano condurre questo millenario sodalizio tra sogno e realtà verso il definitivo divorzio.

Pessimista come nessun altro, Bernhard non dà possibilità di riscatto né al teatro né all’uomo. Eppure, proprio nel recitare il proprio fallimento fino all’ultima goccia di sangue, il teatro compie ancora una volta il proprio (forse inutile ma non meno sorprendente) miracolo. Se la visione di Bernhard è tra le più pessimiste della letteratura europea, la vitalità con cui rappresenta la propria negatività contraddice le premesse filosofiche: grottesco, comico fino alle lacrime, tutto pervaso da una ruvida tenerezza che è come il fantasma dell’ormai impossibile pietà.

Teatro Sociale

da martedì 4 a domenica 16 dicembre 2012

e domenica 23 dicembre 2012

(inserito nella rassegna Altri Percorsi il 21 e 22 dicembre 2012)

CTB Teatro Stabile di Brescia

MYTHOS

da Eschilo, Sofocle, Euripide

elaborazione drammaturgica e regia di Elena Bucci e Marco Sgrosso

con Matteo Bertuetti, Fabrizia Boffelli, Fausto Cabra, Francesca Cecala, Monica Ceccardi Loredana De Luca, Lorenzo De Luca, Filippo Garlanda, Alessandra Mattei, Ermanno Nardi Marta Ossoli, Antonio Palazzo, Gianmarco Pellecchia, Silvia Quarantini, Gabriele Reboni Miriam Scalmana, Elena Strada

I miti rivelano l’ordine profondo che regolano la vita e la morte, i successi e le sconfitte, l’estate e l’inverno, tutto ciò che è accaduto e che accadrà

In questi tempi di crisi che sembrano quasi soffrire di una guerra non dichiarata, il teatro reagisce, si fa specchio del mondo, riflesso del futuro e sfera magica del passato.

Ci aiuta a ritrovare il senso di appartenenza ad un grande disegno della storia e a risentire il sapore dei riti collettivi che abbiamo perduto.

Tornare alle parole dei tragici greci significa anche questo: immaginare di abitare il luogo teatro come andando ad una festa dagli esiti imprevedibili, ricordare come fosse lunga e oculata la scelta dei luoghi all’aperto che abbracciavano l’azione che procedeva nel cambiare della luce, provare ad evocare il mistero delle quantità sillabiche delle parole che trasformavano la lingua in canto e intuire come il canto potesse infondere nel corpo il ritmo della danza.

Proveremo per un mese nel Teatro Sociale, un luogo che offre un esempio di come la trasmissione di arti antiche coltivate con cura possa restare impigliata alle cose, dando loro spessore e incanto. Da questo trampolino, insieme ad un gruppo eterogeneo di 17 giovani attori bresciani – selezionati tra più di sessanta – pieni di voglia di sperimentare, rischiare e ascoltare, ci lanceremo in un tuffo all’indietro che speriamo ci avvicini ai nostri progenitori di Grecia.

Eschilo, Sofocle ed Euripide ci hanno lasciato parole tra le più belle che siano mai state scritte. Parole che narrano sentimenti e visioni di una potenza così assoluta e limpida da durare intatta attraverso i secoli.

La ragione di questa preziosità è semplice: sono parole che raccontano l’Uomo. Politica, guerra, etica, religione, passioni, riti e conflitti tra sposi e spose, tra madri e figlie, tra padri e figli, tra uomini e dei si fondono in una mirabile sintesi.

Nell’universo poliedrico dei miti che affollano il mondo della tragedia greca, abbiamo scelto di partire dai due più celebri “cicli”, quello di Tebe e quello di Micene.

 

Ci sembra importante oggi che menti giovani possano riflettere sul grande valore civile oltre che umano dei temi affrontati dalle tragedie, su uno spessore del sentimento privo di pallori e di mezze tinte, su un concetto di etica mai assodata e da costruire piuttosto insieme.

L’analisi delle tragedie che attraversano i due cicli porterà ad una scrittura scenica originale, dove un lavoro di drammaturgia incrociata condotto sulle opere dei grandi tragici si accompagnerà ai materiali delle improvvisazioni, con l’obiettivo di raggiungere uno sviluppo sintetico ma al tempo stesso esaustivo delle vicende narrate nei due cicli.

Immaginiamo uno spazio svuotato, da costruire e scomporre di volta in volta attraverso pochi essenziali elementi – sedie, pareti reali o immaginarie, corde, una vasca da bagno, le vele di una nave – tra cui vediamo stagliarsi i corpi tragici come ombre che via, via prendono corpo e materia dalla pietra e tornare in vita per raccontarci la loro antica avventura nel mondo, il loro percorso attraverso i dolore per conquistare la consapevolezza, il loro rifiuto di esistere per essere poco più di nulla.

Elena Bucci e Marco Sgrosso

Teatro Sociale

da martedì 9 a domenica 21 aprile 2013

(inserito nella Rassegna Altri Percorsi martedì 9 aprile 2013)

CTB Teatro Stabile di Brescia

MACELLERIA MESSICANA

di Enrico Groppali

regia di Daniele Salvo

con Elisabetta Pozzi, Paolo Bessegato

“ …miserabili guitti dannati a sollecitare nel pubblico in sala complici risa più che uno spaventoso disgusto.”

Enrico Groppali

Da una stanza buia, dimenticata, chiusa da anni, preclusa ad ogni sguardo, riemergono brandelli di Storia e di esistenze perdute. In questa stanza si rischia la vita, si procede cautamente e con estrema attenzione. Sulle pareti si notano tracce di quadri appesi da anni e ormai rimossi, si avverte l’odore acre del tempo, una polvere sottile ricopre ogni cosa.

In questa “soffitta dell’immaginario” in cui si celano oggetti e storie del passato, trascinano la loro stanca quotidianità due attori, miseri “eidolà”, prigionieri dei loro stessi gesti e dei loro ruoli.

In questa stanza non ci sono finestre e da lì non si può uscire: la luce annienterebbe quei poveri simulacri umani.

Dal pavimento, dalle porte celate nel muro, riemergono i fantasmi della Storia: siamo al termine del ventennio fascista, il destino è imprevedibile; la morte aleggia nell’aria, la voce del supremo capo si è affievolita e sarà presto affogata nel sangue. I nostri due protagonisti

consumano le loro ultime ore di vita in un’atmosfera sospesa, tra mille nefandezze, ansie, paure, voglie sfrenate, deliri improvvisi e squarci di Poesia.

Non si legga però esclusivamente l’aspetto politico di questa operazione: la Storia ha già condannato i protagonisti di quegli anni.

Si tratta invece di Poesia, drammaturgia, parola teatrale: analisi e approfondimento recitativo che conducono ad una forma di teatro ormai desueta e addirittura disprezzata in Italia: il Teatro “d’interpretazione” normale invece in tutti gli altri Paesi d’Europa.

 

Daniele Salvo

Teatro Santa Chiara

(data da definire: tra fine aprile e maggio 2013)

CTB Teatro Stabile di Brescia

Teatro De Gli Incamminati

Franco Branciaroli in

DON CHISCIOTTE

di Miguel de Cervantes

progetto e regia di Franco Branciaroli

scena di Margherita Palli – luci di Gigi Saccomandi

Uno spettacolo che per il suo spessore estetico e artistico appartiene alla categoria degli imperdibili.

Don Chisciotte è un enorme trattato sull’imitazione: così come lui imita i cavalieri, Franco Branciaroli imita i cavalieri della scena nel doppio ruolo di Don Chisciotte e Sancho Pancia, cui darà, imitandole, le voci di Vittorio Gassman e Carmelo Bene. Il vagabondare verbale, divertente e commovente insieme, dei due mattatori ripercorrerà alcune delle scene più celebri del grande romanzo picaresco del siglo de oro spagnolo. "Immagino Gassman e Bene nell’aldilà – spiega Branciaroli – mentre confessano che avrebbero sempre voluto mettere in scena il libro più d’avanguardia che ci sia, il Don Chisciotte. Li faccio parlare e così, accanto ai personaggi dell’Hidalgo e di Sancho, riprenderanno vita anche i loro dialoghi, i loro battibecchi, il loro immaginario". Ecco dunque che le "maschere verbali" dei due grandi protagonisti della scena teatrale italiana, daranno anche occasione di ritrovare atmosfere di un Gran teatro che non c’è più. E divertimento con un pizzico di nostalgia sarà infatti la temperatura emotiva dello spettacolo.

Teatro Sociale

da lunedì 6 a sabato 11 maggio 2013

CTB Teatro Stabile di Brescia

SOCIALE DEI BAMBINI

Percorso spettacolare sul teatro di Shakespeare

di Mario Bianchi

Compagnia Teatro Città Murata

Coordinamento drammaturgico e registico di

Stefano Andreoli, Mario Bianchi e Marco Continanza

Età consigliata: dai 6 agli 11 anni

 

Il CTB ripropone, visto il grande successo ottenuto nelle passate edizioni, un percorso dedicato al teatro di Shakespeare, nel corso del quale piccoli spettatori, dai 6 agli 11 anni, verranno accompagnati dal foyer, alla sala e fino al palcoscenico; attraversando tutta la struttura del teatro Sociale, si svilupperà la rappresentazione teatrale itinerante, divisa in vari momenti spettacolari. Guidati da un cicerone d’eccezione, il custode del teatro, i bambini e i ragazzi (100 circa, a replica) potranno trovarsi al centro e nel cuore dei momenti più rappresentativi ed emozionanti delle opere più conosciute del bardo inglese.

A fare da trait-d’union dell’intero percorso sarà la storia di Otello e Desdemona, di cui i bambini vedranno rappresentati alcuni momenti salienti, ma potranno anche conoscere il Mago Prospero ed assistere all’”apparizione” improvvisa, dagli angoli più bui del teatro, di Ariele de La Tempesta, la triste storia di Romeo e Giulietta e lo stesso autore.

I piccoli spettatori oltre a partecipare allo spettacolo, prenderanno confidenza con la struttura dello spazio teatrale, delle sue funzioni, dei suoi segreti e dei principali meccanismi scenici.

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Spettacoli in tournée

CTB Teatro Stabile di Brescia – Teatro De Gli Incamminati

FRANCO BRANCIAROLI TOMMASO CARDARELLI

SERVO DI SCENA

di Ronald Harwood

traduzione di Masolino D’Amico

regia di Franco Branciaroli

scene e costumi di Margherita Palli – luci Gigi Saccomandi

con (in.o.a.)

Lisa Galantini, Melania Giglio, Daniele Griggio, Giorgio Lanza, Valentina Violo

Dopo il grande successo ottenuto nel corso della stagione 2011/2012 che ha visto lo spettacolo in varie città italiane, quest’anno lo spettacolo aprirà la stagione al Teatro Argentina di Roma per poi proseguire la tournée a :

Piacenza, Modena, Pietrasanta, Vicenza, Pordenone, La Spezia, Monza, Padova, Genova, Alba, Cuneo, Bologna, Colle Val d’Elsa, Legnago, Udine, Guastalla, Novara, Ferrara, Jesi, Urbino, Lucca, Bergamo, Stradella, Trento, Cagliari, Catania, Mestre, Belluno

CTB Teatro Stabile di Brescia

in collaborazione con Le Belle Bandiere

ANTIGONE ovvero una strategia del rito

da Sofocle

progetto,elaborazione drammaturgica

di Elena Bucci, Marco Sgrosso

regia di Elena Bucci con la collaborazione di Marco Sgrosso

disegno luci Maurizio Viani – suono e sensori Raffaele Bassetti

luci Davide Cavandoli

con Elena Bucci, Marco Sgrosso, Daniela Alfonso, Maurizio Cardillo

Nicoletta Fabbri, Gabriele Paolocà

Piazze in via di definizione

Fondazione Teatro Piemonte Europa – CTB Teatro Stabile di Brescia

Teatri del Sacro

APOCALISSE

di e con Lucilla Giagnoni

collaboratrice ai testi Maria Rosa Panté

collaboratrice alla drammaturgia scenica di Paola Rota

musiche originali Paolo Pizzimenti – scene e luci Massimo Violato

Piazze in via di definizione

GLI SPETTACOLI

DELLA STAGIONE DI PROSA 2012/2013

Teatro Sociale

da martedì 6 a domenica 18 novembre 2012

(inserito nella Rassegna Altri Percorsi martedì 13 novembre 2012)

CTB Teatro Stabile di Brescia – Teatro De Gli Incamminati

Franco Branciaroli in

IL TEATRANTE

di Thomas Bernhard

traduzione di Umberto Gandini

regia di Franco Branciaroli

scene e costumi di Margherita Palli – luci di Gigi Saccomandi

e una compagnia di 6 o 7 attori in via di definizione

(scheda in produzioni CTB)

Teatro Sociale

da martedì 4 a domenica 16 dicembre 2012

e domenica 23 dicembre 2012

(inserito nella rassegna Altri Percorsi il 21 e 22 dicembre 2012)

CTB Teatro Stabile di Brescia

MYTHOS

da Eschilo, Sofocle, Euripide

elaborazione drammaturgica e regia di Elena Bucci e Marco Sgrosso

con Matteo Bertuetti, Fabrizia Boffelli, Fausto Cabra, Francesca Cecala, Monica Ceccardi Loredana De Luca, Lorenzo De Luca, Filippo Garlanda, Alessandra Mattei

Ermanno Nardi, Marta Ossoli, Antonio Palazzo, Gianmarco Pellecchia, Silvia Quarantini Gabriele Reboni Miriam Scalmana, Elena Strada

(scheda in produzioni CTB)

Teatro Sociale

da mercoledì 9 a domenica 13 gennaio 2013

Emilia Romagna Teatro Fondazione – Teatro Stabile di Catania

UN TRAM CHE SI CHIAMA DESIDERIO

di Tennessee Williams

traduzione di Masolino D’Amico

regia di Antonio Latella

scene Annelisa Zaccheria – costumi Fabio Sonnino – luci Robert John Resteghini

suono Franco Visioli

con Laura Marinoni, Vinicio Marchioni, Elisabetta Valgoi, Giuseppe Lanino, Annibale Pavone, Rosario Tedesco

Se dovessi racchiudere in un’immagine l’atmosfera di “Un tram che si chiama desiderio” direi, senza esitazione, che è dominata dall’oscurità, dalle innumerevoli ombre che scaturiscono dalla mente della protagonista.

Antonio Latella

Antonio Latella, considerato una delle figure di spicco del teatro italiano, firma una rivisitazione del testo capolavoro di Tennessee Williams.

La vicenda è sicuramente nota al grande pubblico grazie alla versione cinematografica del 1947, diretta da Elia Kazan, con Marlon Brando indimenticabile protagonista. Ambientata nella New Orleans degli anni 40, ha per protagonisti Stanley e Stella, una coppia il cui equilibrio viene messo a rischio dalla sorella di lei. Stanley, rude polacco dai modi burberi giunto a New Orleans da qualche anno, è travolto da una passione carnale per la moglie Stella. A turbare questo equilibrio giunge la sorella di Stella, Blanche, una donna dai molti lati oscuri che pian piano andrà svelando, fino a ché, alla fine della vicenda, giunge alla pazzia e viene ricoverata in manicomio, mentre la coppia, la cui pace familiare sembra allietata dalla nascita di un bambino, sembra arrivare ad un punto di rottura per l’incapacità di Stella di accettare il destino della sorella, il cui crollo è dovuto in larga parte alle forti pressioni esercitate su di lei da Stanley.

Teatro Sociale

da mercoledì 16 a domenica 20 gennaio 2013

Compagnia Lavia Anagni s.r.l.

UN MARITO IDEALE

di Oscar Wilde

regia di Roberto Valerio

scene e costumi di Carlo Sala

con Valentina Sperlì, Roberto Valerio, Pietro Bontempo

Commedia farsesca, giocata sul feroce slittamento dei piani di verità, in cui niente è mai come sembra…

Sir Robert Chiltern e Lady Chiltern vivono tra agi e ammirazione. Lady Chiltern ama suo marito e lo considera incapace di qualsiasi atto immorale, Sir Robert è stimato in società per la sua lealtà; è sottosegretario agli Affari Esteri e sta per diventare ministro. Ma un segreto inconfessabile è all’origine della sua fortuna: neanche la moglie ne è al corrente perché egli teme di perderne l’amore. Battute caustiche, dialoghi frizzanti e aforismi trasformano il “teatro di genere” in arma affilata contro l’ipocrisia Vittoriana, e interrogano, oggi più di ieri, il rapporto tra politica, morale e senso dell’amore coniugale. Al centro della commedia campeggiano temi quanto mai attuali come la corruzione e l’integrità dei governanti, che il regista Roberto Valerio, scarnificando il testo fino all’osso, evidenzia, puntando la lente d’ingrandimento su alcuni urgenti interrogativi. 

Teatro Sociale

da mercoledì 23 a domenica 27 gennaio 2013

Teatro Stabile del Veneto – Accademia Perduta Romagna Teatro

OSCURA IMMENSITA’

tratto dal romanzo “L’oscura immensità della morte”

di Massimo Carlotto

regia di Alessandro Gassman

scene Gianluca Amodio – costumi Lauretta Salvanin – luci Pasquale Mari

musiche e videografia Marco Schiavoni

con Giulio Scarpati, Claudio Casadio

“Chi deve perdonare colui che ha commesso un delitto e che sta scontando una pena detentiva o è rinchiuso nel braccio della morte? I familiari della vittima o lo Stato? O entrambi?”

Massimo Carlotto

Il ritmo dell’azione è serrato e travolgente, i dialoghi incalzanti e incisivi sono crudi e le riflessioni scarne ma essenziali.

Nel corso di una rapina, un malvivente prende in ostaggio una donna e il figlio di otto anni e li uccide. L’uomo viene condannato all’ergastolo. Ma per Silvano Contin, al quale hanno ammazzato moglie e figlio, la sentenza non basta. Quel giorno ha perso tutto e si ritrova prigioniero della solitudine e della memoria. 

Quindici anni dopo l’omicida, colpito da un tumore inguaribile, chiede la grazia e quindi necessariamente il perdono di Contin, ma la risposta di quest’uomo, devastato dal dolore e avvolto dall’oscura immensità della morte, è il cuore di questo romanzo. Due sofferenze a confronto, quella della vittima e quella dell’ergastolano: chi sta scontando la pena più dura? Due tragedie si fondono, alimentate dall’incapacità dello stato a dare risposte certe alle vittime e ai “cittadini detenuti” rinchiusi in affollati istituti di pena.

 

Teatro Sociale

da mercoledì 6 a domenica 10 febbraio 2013

Teatro Stabile di Genova

LA SCUOLA DELLE MOGLI

di Molière

versione italiana Giovanni Raboni

regia di Marco Sciaccaluga

scene Jean-Marc Stehlé e Catherine Rankl – costumi Catherine Rankl

con Eros Pagni, Alice Arcuri

Marco Avogadro, Massimo Cagnina, Roberto Serpi, Jean-Marc Stehlé

Mariangeles Torres, Federico Vanni, Antonio Zavatteri

Commedia travolgente, intensa, divertente che con arguzia attacca la morale dell’epoca e che evidenzia la contemporaneità dei classici.

La commedia si delineò fin dal suo primo apparire, nel 1662, come uno dei maggiori successi della carriera di Molière, ma lo spettacolo suscitò lo scandalo della corte e attirò ira e invidia sul suo autore, il quale fu accusato di essere volgare, osceno, immorale. 
Venato molto probabilmente di autobiografismo (proprio in quell’anno il quarantenne Molière aveva sposato la ventenne Armande Béjart), La scuola delle mogli è un capolavoro di analisi psicologica e comportamentale, sotteso da una travolgente "vis comica" nella quale la società francese di allora (ma anche tutti gli spettatori dei tre secoli e mezzo seguenti) hanno avuto modo di rispecchiarsi con paura e con orrore. Da qui, quel clamoroso scandalo al quale Molière, forte della protezione del Re, rispose con le commedie Critica della scuola delle mogli e Improvvisazione a Versailles. L’accusa di trivialità rivolta alla commedia è infatti solo pretestuosa: ciò che suscitò la rivolta dei benpensanti deriva non solo dalla "verità" che Molière seppe portare sul palcoscenico, ma anche dalla novità di una commedia in cui il serio e il comico sono indissolubilmente congiunti.

Teatro Sociale

da mercoledì 13 a domenica 17 febbraio 2013

Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa

Fondazione Festival dei Due Mondi di Spoleto e Associazione Mittelfest

su progetto di Santacristina Centro Teatrale

LA MODESTIA

di Rafael Spregelburd

traduzione di Manuela Cherubini

regia Luca Ronconi

impianto scenico Marco Rossi – luci A.J.Weissbard

con (in ordine alfabetico)

Francesca Ciocchetti, Maria Paiato, Paolo Pierobon, Fausto Russo Alesi

“…La commedia è enigmatica o ironica, a seconda dell’occhio con cui lo spettatore sceglie di vederla.”

Luca Ronconi

Un testo insolito, di un autore graffiante che presenta un thriller grottesco, un intreccio di storie dal sapore cinematografico, condite da una spietata ironia, terreno ideale per Luca Ronconi e per il suo quartetto di eccellenti attori.

“È colpa mia se la vita mi passa accanto senza vedermi.” In questa battuta del personaggio di Anja, è racchiuso il senso de La modestia, di Rafael Spregelburd, argentino, classe 1970, drammaturgo, regista, attore, traduttore che si ispira alla pittura grottesca e visionaria dei sette peccati capitali di Hieronymus Bosch, pittore del ‘500: per Spregelburd, i vizi contemporanei sono paranoia, stravaganza, caparbietà, stupidità, panico, inappetenza e finta modestia, pericolosissimo vizio che sa di mediocrità.

La vicenda, una storia di equivoci e di espedienti, si svolge in un unico spazio, che indica due luoghi – e di conseguenza due tempi – diversissimi e lontani: Buenos Aires ai nostri giorni, forse un paese dei Balcani in un tempo passato. Colpisce la sensazione di spaesamento che pervade i personaggi: nessuno si sente mai a casa propria, né in senso logistico, né in senso identitario.

Teatro Sociale

da mercoledì 27 febbraio a domenica 3 marzo 2013

Teatro di Dioniso – Fondazione del Teatro Stabile di Torino

SHAKESPEARE / HAMLET

versione italiana e regia di Valter Malosti

(compagnia in via di definizione)

La grandezza dell’Amleto è tutta in questo rompersi della dimensione formale che si lascia trapassare e fa spazio all’urlo profetico che l’opera propriamente contiene ed esprime.

Giovanni Testori

Con questo nuovo spettacolo salgono a quattro le rivitazioni che Valter Malosti ha compiuto sul testo shakespiriano, a iniziare da un progetto site specific, del 1997 in cui dentro un enorme fossato/tomba alcuni caratteri dell’Amleto si rincorrevano attraverso una partitura dove movimento, musica e parola aspiravano alla medesima dignità.

Nel secondo studio, Ophelia, operava uno spiazzamento facendo di Ofelia il motore del racconto e dell’azione; per poi proseguire nel racconto dell’Amleto attraverso Hamlet X con un cast tutto al femminile. Amleto ha di suo una sensibilità femminile in un cuore di uomo. Ecco allora che le figure femminili diventano per Amleto specchi di se stesso, morbosamente attraenti, mentre subito scatta un senso di irrimediabile alterità nei confronti delle figure maschili. Il linguaggio di Amleto è il linguaggio del figlio contro i padri. Padri e figli: ecco la nuova partenza; anche se non è certo da un processo intellettuale che nasce l’impulso per affrontare nuovamente la figura di Amleto, ma da una sfida fisica e quasi carnale. In scena con Malosti ci sarà un nucleo di giovani attori in gran parte diplomati in quest’ultimo triennio della Scuola per attori del Teatro Stabile di Torino, terza tappa del cantiere shakespeariano dopo Sogno e Lucrezia.

Teatro Sociale

da mercoledì 6 a domenica 10 marzo 2013

Teatro Nuovo Giovanni da Udine

CSS Teatro stabile di innovazione del FVG

IL PRINCIPE DI HOMBURG

di Heinrich von Kleist

traduzione e regia di Cesare Lievi

drammaturgia Peter Iden

scene Josef Frommwieser – costumi Marina Luxardo

disegno luci Gigi Saccomandi

con Andrea Collavino, Lorenzo Gleijeses, Ludovica Modugno

Maria Alberta Navello, Graziano Piazza, Stefano Santospago

… una bellissima storia, capace di commuovere pienamente lo spettatore di oggi…
Gianfranco Capitta

 il Manifesto, 16 ottobre 2011

In uno spazio neoclassico, sospeso e irreale, dieci attori sempre in scena daranno vita, con la fluidità, la precisione e la vaghezza tipica dei sogni, a una vicenda fortemente drammatica e incalzante, in cui l’immaginazione (e l’inconscio che la determina) si presenta come forza fondamentale per decidere la vita, il suo senso e il suo destino.

Cesare Lievi, affronta il testo di Kleist dando alla vicenda del Principe di Homburg un tono onirico, sospeso, antirealistico, intessuto di immagini splendide, ma che nel contempo rende evidente la tenuta culturale e umana della poesia di uno tra i più sconvolgenti e contradditori poeti tedeschi del passato. La messa in scena vuole rispondere a queste domande e per farlo punta non tanto sul dramma di chi si trova dilaniato tra sentimento e legge, libertà e obbedienza, inconscio e norma, ma sulla proposta kleistiana tutt’ora moderna di una possibile soluzione: da ogni conflitto si esce grazie a un sogno. Senza sogno, senza la sua forza, non c’è vita.

Teatro Sociale

da mercoledì 13 a domenica 17 marzo 2013

Teatro Stabile di Catania

LA GOVERNANTE

di Vitaliano Brancati

regia di Maurizio Scaparro

scene e costumi Santuzza Calì – musiche Pippo Russo

luci Franco Buzzanca

con Pippo Pattavina, Giovanna Di Rauso, Max Malatesta, Marcello Perracchio Giovanni Guardiano, Valeria Contadino Veronica Gentili, Chiara Seminara

“ La sorprendente attualità di questo testo, è la denuncia dei tabù sessuali, dei falsi moralismi, delle divisioni forzatamente etniche, della censura, delle ipocrisie dei ‘poteri ufficiali’ di tutti i tempi”

Maurizio Scaparro

La Governante, testo scritto da Vitaliano Brancati, nel 1965, e censurato dalla commissione cultura del tempo, racconta di una governante francese, Caterina Leher, assunta dai Platania, famiglia della borghesia siciliana trapiantata a Roma, il cui patriarca, Leopoldo, ha sacrificato la vita di una figlia, morta suicida, ai pregiudizi della sua morale. Caterina è calvinista e viene considerata da tutti un modello d’integrità. Vive perciò segretamente la propria omosessualità come una “colpa” cui si aggiunge quella di aver attribuito a una giovane cameriera dei Platania le proprie tendenze, causandone il licenziamento. Caterina si sente responsabile della morte della ragazza, coinvolta in un incidente mentre tornava al Sud: un peccato che la governante deciderà di espiare con il suicidio.

Teatro Sociale

da martedì 9 a domenica 21 aprile 2013

(inserito nella Rassegna Altri Percorsi martedì 9 aprile 2013)

CTB Teatro Stabile di Brescia

MACELLERIA MESSICANA

di Enrico Groppali

regia di Daniele Salvo

con Elisabetta Pozzi, Paolo Bessegato

(scheda in produzioni CTB)

Teatro Santa Chiara

(data da definire: tra fine aprile e maggio 2013)

CTB Teatro Stabile di Brescia/Teatro De Gli Incamminati

Franco Branciaroli in

DON CHISCIOTTE

di Miguel de Cervantes

progetto e regia di Franco Branciaroli

scena di Margherita Palli – luci di Gigi Saccomandi

(scheda in produzioni CTB)

RASSEGNA

ALTRI PERCORSI 2012/2013

Teatro Sociale

martedì 13 novembre 2012

CTB Teatro Stabile di Brescia – Teatro De Gli Incamminati

Franco Branciaroli in

IL TEATRANTE (*) in alternativa Don Chisciotte al teatro S.Chiara

di Thomas Bernhard

traduzione di Umberto Gandini

regia di Franco Branciaroli

scene e costumi di Margherita Palli – luci di Gigi Saccomandi

e una compagnia di 6 o 7 attori in via di definizione

(scheda in produzioni CTB)

Teatro Sociale

venerdì 21 e sabato 22 dicembre 2012

CTB Teatro Stabile di Brescia

MYTHOS

da Eschilo, Sofocle, Euripide

elaborazione drammaturgica e regia di Elena Bucci e Marco Sgrosso

con Matteo Bertuetti, Fabrizia Boffelli, Fausto Cabra, Francesca Cecala, Monica Ceccardi Loredana De Luca, Lorenzo De Luca, Filippo Garlanda, Alessandra Mattei, Ermanno Nardi Marta Ossoli, Antonio Palazzo, Gianmarco Pellecchia, Silvia Quarantini, Gabriele Reboni Miriam Scalmana, Elena Strada

(scheda in produzione CTB)

Teatro Sociale

lunedì 14 e martedì 15 gennaio 2013

Emilia Romagna Teatro Fondazione

KARAMAZOV

liberamente tratto da“I Fratelli Karamazov” di Fëdor Dovstoevskij

adattamento e regia di César Brie

musiche originali

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