La vicenda giudiziaria nata in seguito all’epidemia di gastroenterite che nel giugno del 2009 ha colpito oltre 3500 persone, tra turisti e residenti di San Felice del Benaco, potrebbe arrivare ad una svolta. Il Tribunale di Brescia ha affidato ad un ingegnere la perizia sul caso. La questione principale rimane la manutenzione dell’acquedotto, e in particolare dei filtri, dove si ipotizza si sia annidato il virus che ha provocato danni, anche persistenti, al sistema gastrointestinale delle persone colpite dal microbo. Nel corso del processo, che riprenderà il prossimo 16 ottobre saranno chiamati a rispondere di epidemia colposa, lesioni e distribuzione di alimenti adulterati alcuni dei principali dirigenti del consorzio Garda Uno. La perizia dell’ingegnere, invece, sarà pronta solo il 20 novembre prossimo.
una perizia dopo 3 anni ,meglio tardi che mai.