(a.c.) Potrebbe rappresentare la svolta dell’intero processo. Per la prima volta, durante le udienze per il processo veronese che vede come imputati 8 agenti della questura di Verona, indagati in seguito al pestaggio subito dal tifoso bresciano in trasferta per assistere al Bentegodi a Verona-Brescia, nel lontano 24 settembre 2005, un testimone ha raccontato di avere visto con i propri occhi gli agenti accanirsi su Paolo Scaroni.
Il teste, chiamato a deporre dall’avvocato di parte civile Alessandro Mainardi, ha raccontato che diversi agenti (8 secondo l’accusa) si sarebbero gettati sul tifoso e in cerchio l’avrebbero ripetutamente colpito mentre si trovava a terra, riverso su un fianco con una mano che cercava di riparare il capo.
In quella giornata Scaroni, anche ieri presente in aula, riportò lo sfondamento del cranio, che secondo la difesa degli agenti sarebbe dovuto all’impatto con un sasso gettato dagli stessi tifosi bresciani. I giudici dovranno cercare di stabilire se invece lo sfondamento è stato procurato da un manganello.