Chi ha intenzione di adottare uno dei 2300 beagle allevati nello stabilimento Green Hill come animali da laboratorio e ora “salvati” dalla Procura che ne ha concesso l’affido a Lav e Legambiente è bene che sappia alcune cose. Innanzitutto, come spiegano dalla Lav, la casa dove si vive non è importante ai fini dell’adozione, quello che serve è pazienza e tempo libero da dedicare al nuovo arrivato”. Per rendere il passaggio il meno traumatico possibile, a fronte dei traumi che questi cani, cuccioli e adulti hanno già subito nella propria vita, la Lav preferirebbe adottarli in coppia, a famiglie dove non ci sia un altro animale (o sia almeno vaccinato). L’adozione è assolutamente gratuita, il ché per un esemplare puro di razza beagle significa risparmiare dei bei soldi, ma ciò che verrò chiesto alle famiglie candidate all’adozione sarà di 2compiere una scelta consapevole e non dettata dalla pietà o dall’entusiasmo di portaris a casa un cane di Green Hill – spiegano – il rischio che vorremmo evitare è quello dei rientri visto che si tratta già di cani traumatizzati. L’affidamento, inoltre, potrebbe essere “solo temporaneo” se la situazione giudiziaria si sbloccherà a favore del ritorno degli stessi a Green Hill, ma Lav e Legambiente sono piuttosto fiduciosi che “la magistratura farà quel che deve”. Non si tratta quindi della classica adozione, ma di un gesto capace di cambiare la vita di un cane e di una famiglia intera. In meglio, naturalmente.