A seguito della delibera di Giunta Comunale n° 131 del 30 luglio 2012, sono state approvate dal Comune di Rovato le misure a sostegno delle fasce sociali più deboli nel pagamento del canone di locazione, attraverso l’erogazione di contributi da destinarsi ai proprietari degli alloggi che si impegnano ad evitare sfratti o aumenti di canone.
Per accedere ai contributi le famiglie devono presentare una situazione di disagio acuto che li pone in difficoltà nel rispettare le scadenze di affitto.
I cittadini che intendono accedere al bando devono possedere i seguenti requisiti:
– ISEE-FSA fino ad euro 4.000,00.
– Contratto di locazione valido e registrato ai sensi della Legge 431/1998 per un unità immobiliare sita in Lombardia.
– Cittadinanza italiana o comunitaria.
– In caso di cittadinanza estera (non UE), permesso di soggiorno o carta di soggiorno validi ed l certificato di residenza storico che attesti una residenza di almeno 10 anni in Italia o di almeno 5 anni in Lombardia ed avere un’occupazione almeno saltuario (si richiede busta paga 2012).
– Non aver ottenuto in assegnazione unità immobiliari realizzate con fondi pubblici e/o unità immobiliari di E.R.P. locate secondo le normative regionali.
– Non essere proprietari di alloggi in Lombardia adeguati alle esigenze del nucleo familiare.
Le domande vanno presentate a partire dal 1 settembre 2012 al 31 ottobre 2012 nei seguenti orari:
lunedì dalle ore 14:30 alle 18:00 oppure il giovedì dalle ore 10:30 alle ore 13:00, presso l’ufficio dei Servizi Sociali siti in via Lamarmora 7.
Il Comune di Rovato concorre con risorse proprie al 40% dei contributi, il restante è messo a disposizione dalla Regione Lombardia.
Dopo l’accertamento della veridicità delle dichiarazioni, il contributo verrà erogato direttamente al locatore, previo l’impegno dello stesso di non aggiornare il canone per una annualità o di non attivare procedure di rilascio e rinnovare il contratto di locazione in scadenza entro l’anno di bando o stipularne uno nuovo nel caso il contratto sia già stato risolto al momento della presentazione della domanda di contributo senza aumentare il canone, favorendo tra le parti accordi contrattuali a canone agevolato.
Nel caso in cui il proprietario dell’alloggio non accettasse le condizioni sopra citate, il Comune dovrà erogare il contributo direttamente all’inquilino.