Esine. Il sindaco tenta di difendere una concittadina dall’ira del figlio, e si becca due pugni in faccia

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(a.c.) Per dovere civico, ma forse prima di tutto per spirito umanitario, si è frapposto fra un ragazzo accecato dall’ira e la madre, vittima della sua rabbia. Come risultato ha ottenuto due pugni in pieno volto, nove punti di sutura e un ricovero ospedaliero. Questo il drammatico esito di una lite in famiglia scatenatasi domenica sera in una casa di Esine, in Valle Camonica. 

Vittima dell’aggressione è il primo cittadino Fiorino Fenini. La vicenda è raccontata stamane sulle colonne di Bresciaoggi. In seguito alla chiamata dei carabinieri da parte della madre del violento, disperata per le continue escandescenze del figlio 28enne, il giovane è stato portato all’ospedale di Esine per un controllo. E’ stato convocato anche il sindaco, in caso fosse necessario il Trattamento Sanitario Oblligatorio è lui che deve firmare, ma non ce n’è stato bisogno, il ragazzo non è tossicodipendente, né ha problemi psichiatrici. Una volta a casa però il 28enne se l’è presa con la madre, rea di avere chiamato i carabinieri. La donna, impaurita, è scesa in strada in cerca di aiuto, e proprio allora ha incrociato il sindaco. Fenini non ci ha pensato due volte a scendere dall’auto per soccorrerla, e a a quel punto si è beccato i due pugni in viso. 

Questa volta il giovane è stato arrestato: ieri la convocazione del processo per direttissima, che è stato aggiornato al 7 settembre.

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