Nuvolento: dopo 30 anni di lavori aprirà al pubblico la villa romana

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(a.c.) Sono passati 30 anni, e dovremo attendere ancora qualche settimana, sino a fine ottobre, per vedere in tutto il suo splendore i resti di "Villa Romana della Pieve" a Nuovolento.

Scoperta nei primi anni 80, la villa, inserita in un complesso residenziale e produttivo molto ampio, di circa 3mila metri quadrati, venne ricoperta per mancanza di fondi. Il complesso è stato inserito all’interno di un parco aperto al pubblico, con percorsi allestiti con panchine per la sosta e pannelli informativi: un esperimento innovativo volto a valorizzare il sito e ad agevolarne la fruizione. Un paio di anni fa, finalmente, il comune è riuscito ad ottenere un finanziamento di 243mila euro da Regione Lombardia. Grazie a queste risorse, alle quali si sono aggiunte i 105mila euro del comune e la donazione di 1.750 da parte del distretto Lions 108 Clisis Brescia, negli ultimi due anni si sono realizzati i lavori di scavo e allestimento del sito archeologico, compiuti sotto stretta assistenza e sorveglianza della Soprintendenza per i beni archeologici della Lombardia.

A fine ottobre il sito sarà aperto al pubblico, che avrà modo di vedere e capire il tipo di vita che si conduceva nella Villa, sulla quale continuano gli studi da parte degli esperti, per cercare di conoscere i dettagli sulla famiglia che ci viveva. Si tratterebbe quasi certamente di famiglia altolocata, vissuta alle porte dalla Val Sabbia tra la fine del II e gli inizi del III secolo d.C.

La storia archeologica della provincia si arricchisce di un grandissimo sito, ma sono numerosi gli altri ritrovamenti che meritano di essere valorizzati. Con la speranza che passino meno dei 30 anni che ci sono voluti per la "Villa Romana della Pieve".

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