Naturalmente divisi: Storia e autonomia delle antiche comunità alpine

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Nella giornata di sabato 29 settembre si è svolto presso il Palazzo della Cultura nel centro di Breno (Bs) il convegno intitolato «Naturalmente divisi – storia e autonomia delle antiche comunità alpine», secondo convegno realizzato dalla sezione I.S.T.A. (Incontri per lo Studio delle Tradizioni Alpine) dell’associazione non profit naturalistico-culturale LOntànoVerde.

Tema del convegno era la nascita di alcune comunità alpine, la loro lotta con i poteri centrali e la conquista dell’autonomia nel corso dei secoli. Le antiche comunità erano istituzioni sviluppatesi tra medioevo e i secoli successivi che nella gran parte dei casi vennero disciolte con le riforme napoleoniche di primo ottocento, ma che ritroviamo ancora oggi in forme differenti (comunità montane, province, cantoni….).

Sono stati presentati all’inizio del convegno il poeta Innocente Foglio, presidente dell’Associazione nazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche … e non e Mario Zanetti, Fondatore e titolare dello Studio d’Arte Zanetti – Uno studio tra le Alpi e collaboratore del convegno I.S.T.A. 2011 che ha portato alla recente pubblicazione «Carnevali e folclore delle Alpi. Riti, suoni e tradizioni popolari delle vallate europee».

Hanno espresso i saluti anche la Presidente del Distretto Culturale di Valle Camonica e Assessore alla Cultura della Comunità Montana Simona Ferrarini il  delegato dell’Assessore alla Cultura della Provincia di Brescia Giuseppe Donina e Margherita Peroni Assessore al Commercio, turismo e servizi della Regione Lombardia.

Il primo dei relatori a prendere parola è stato Simone Signaroli che ha illustrato l’antica Comunità di Valle Camonica all’interno del contesto della prima età moderna. A seguire Enrico Valseriati ed Enrico Pagnoni hanno descritto l’antica Comunità della Riviera di Salò sul Lago di Garda occidentale in un periodo a cavallo tra la dominazione viscontea e quella veneziana.
Gabriele Medolago ha relazionato sulla Valle Brembana oltre la Goggia, una delle numerose comunità che si svilupparono lungo il fiume Brembo.
Miriam Romelli ha successivamente esposto il suo contributo sulla comunità Grande di Scalve, che un tempo si estendeva anche sul territorio dell’alta Val Seriana. Diego Zoia ha invece descritto la Valtellina e i suoi rapporti con i Grigioni che assoggettarono la più settentrionale delle vallate lombarde nel 1512. L’ultima relazione, ad opera di Zeffirino Castellani, si è sviluppata attorno alla piccola ma antichissima comunità delle Regole di Spinale e Manez in Trentino.

Il convegno ha visto la presenza e la partecipazione di Luigi Blanco, docente di Storia delle istituzioni pubbliche dell’Università degli Studi di Trento. In sala erano presenti in rappresentanza degli istituti scolastici locali alcune classi del Liceo Camillo Golgi di Breno.

All’inizio della mattinata è stata  inaugurata la mostra "Antiche mappe e statuti delle Alpi", elaborata in collaborazione con alcuni partner internazionali: la Rare Book Collection della Lillian Goldman Law Library – Yale Law School (U.S.A.) e la Moll’s collection della Moravian Library (Repubblica Ceca). Questa mostra rimarrà visitabile fino a giovedì 4 ottobre.

Durante il pomeriggio, è stata organizzata una visita guidata al CaMus – Museo Camuno e alla nuova sede del Sistema Archivistico di Valle Camonica, all’interno della quale è conservata la Raccolta Putelli che raccoglie gli antichi documenti dell’antica Comunità di Valle Camonica tra i quali le pergamene con i privilegi imperiali, viscontei e veneziani.

Luca Giarelli, coordinatore del progetto: «Valcamonica: nativamente separata così per sito, essendo essa da monti e lago Sebino detto d’Iseo, lungo 15 miglia et più, che divide il Bresciano, il Bergamasco et Valcamonica, torniata de per sé, come per privilegii imperiali del 1164, confirmati del 1311… Sono queste parole, scritte quattrocento anni fa da un Cancelliere della Spettabile Comunità di Valle Camonica per sottolineare la "naturale divisione" tra il territorio della città di Brescia e la vallata alpina, che hanno stimolato il nostro interesse verso questo tema. Per secoli le antiche comunità hanno lottato contro i poteri superiori per ottenere privilegi ed autogoverno. In diversi casi vi sono riuscite, in altri no. Ma i risultati di questi processi, per quanto remoti nel tempo, si riflettono ancora oggi su molte realtà politiche e amministrative».

«Siamo ampiamente soddisfatti della buona riuscita della giornata. Una sala piena, dei relatori di primo piano e prestigiosi partner internazionali: non potevamo chiedere di meglio. Questi risultati ci consentono di procedere spediti verso la pubblicazione degli atti e la progettazione del nuovo tema "alpino" su cui confrontarsi nel 2013. Ringrazio in particolare coloro che hanno supportato nella realizzazione di questo progetto: Cassa Padana – area camuna, la Comunità Montana di Valle Camonica e dall’Associazione Geometri di Valle Camonica».

Informazioni: www.lontanoverde.it – [email protected].

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