Giordano Bruno Guerri e Ernesto Ferrero hanno presentato le prime anticipazioni

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Sabato sera a Torino la VI edizione di Portici di Carta, la libreria più lunga del mondo realizzata dalla Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, ha dato spazio in anteprima a quello che sarà il protagonista del 2013 in tutta Italia e non solo: Gabriele d’Annunzio, cui verrà dedicato il prossimo Salone Internazionale del Libro nel centocinquantesimo anniversario della nascita. Per questo sul palco, insieme a Giordano Bruno Guerri, presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani e promotore delle celebrazioni dannunziane, e a Luigi Albore Mascia, sindaco di Pescara, c’erano i padroni di casa Rolando Picchioni, presidente della Fondazione per il Libro, e il direttore editoriale del Salone, Ernesto Ferrero.

“Dopo anni di scelte tematiche, per la prima volta il Salone viene dedicato a un grande scrittore”, ha sottolineato Picchioni. Il senso di questa scelta è stato ribadito anche dal direttore Ferrero: “In un’epoca in cui gli anniversari vanno sempre più di moda e in un Paese che sempre più li vive come ricorrenze meccaniche, sono convinto che l’appuntamento del 2013 meriti un atteggiamento diverso e nuovo. Con d’Annunzio dobbiamo davvero ricominciare a prendere le misure, perché di lui ci sono rimasti solo i luoghi comuni e gli stereotipi: molto italiano nei vizi, sperperatore di fortune altrui, grande amatore, dandy elegantissimo e poeta-soldato. Sappiamo invece poco del d’Annunzio innovatore, del letterato anomalo, il cui vero capolavoro fu la sua vita inimitabile”. “Mi stimate oggetto da museo da custodire nella stoppa, ma io non sono un letterato della stampa antica in papalina e pantofole”, gli fa eco Valter Malosti, applaudito interprete di alcune tra le pagine più belle di d’Annunzio. Ecco quindi che Il Salone del 2013 celebrerà proprio questo lato vitale e modernissimo della personalità di d’Annunzio. E lo farà innanzi tutto con un grande convegno intitolato appunto “Gabriele d’Annunzio innovatore: nuove tecnologie per i Beni Culturali”, organizzato insieme alla Fondazione Ugo Bordoni. “. La stessa espressione ‘Beni Culturali’ si deve a d’Annunzio, che la inventò difendendo le ville patrizie che venivano abbattute a Roma per costruire via Veneto. “Il primo mito che voglio sfatare con le celebrazioni del 2013” ha dichiarato Giordano Bruno Guerri, “è quello che vuole d’Annunzio un decadente.  Niente di più falso: d’Annunzio era un creatore, era un inventore, era un uomo del IX, del XX ma anche del XXI secolo. Per questo tra i partner delle celebrazioni del 2013 ci sono la Fondazione Bordoni, con il suo presidente Alessandro Luciano, ma anche un progetto dell’Università di Chieti-Pescara e perfino i RIS, con cui abbiamo già avviato una collaborazione nel recente passato per l’applicazione delle loro più avanzate tecnologie investigative all’analisi del manoscritti. Realizzeremo un ipertesto di tutti gli scritti editi di d’Annunzio, che, digitalizzati, potranno essere esplorati trasversalmente effettuando ricerche per parole chiave e nuclei tematici. Non solo: stiamo esplorando la relazione possibile tra il TAL, il trattamento automatico del linguaggio, che sta alla base delle cosiddette “macchine parlanti”, e le realtà museali. Gli orizzonti che si aprono sono moltissimi, sarà possibile addirittura visitare virtualmente siti archeologici difficilmente penetrabili, con un semplice telefonino”.  E’ radioso e pieno di dannunziano entusiasmo, il presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, che ha esordito ringraziando il sindaco di Torino, Piero Fassino, che in settimana ha aderito al Comitato d’onore per le celebrazioni. Ma soprattutto ha annunciato, “col riserbo e il pudore dovuti per ragioni diplomatiche”, l’importante conferma arrivata dal Ministero degli Esteri, per cui nel 2013 le celebrazioni dannunziane sbarcheranno negli Stati Uniti. “E tengo a ribadire”, ha sottolineato Guerri “che saranno eventi in grado di autosostenersi, senza  gravare sui bilanci pubblici”. Non solo Stati Uniti, del resto: anche gli atenei di Francia, Inghilterra e Giappone saranno sede di importanti mostre e giornate di studio dannunziane. E non mancano le adesioni da parte di tante città italiane, che parteciperanno alle celebrazioni con convegni, dibattiti, letture, mostre e spettacoli: da Verona ad Arezzo, da Genova a Trento, dove il Museo Caproni ospiterà una mostra dedicata al d’Annunzio Aviatore, a Brescia, che proprio il primo gennaio 2013 inaugurerà il più moderno mezzo di trasporto pubblico, la metropolitana, e potrebbe intitolare al Vate una stazione. Ma, come ha ricordato con giusto orgoglio il sindaco Mascia, sarà Pescara, città natale di d’Annunzio, la sede del Convegno dannunziano per eccellenza, che si aprirà – guarda caso – il 12 marzo, giorno del compleanno del Vate abruzzese. Protagonista anche al Lingotto con una stand delle sue eccellenze eno-gastronomiche, il capoluogo abruzzese darà spazio a mostre, convegni e appuntamenti serali all’Aurum. “Con il mio mandato ho per prima cosa ritenuto importante valorizzare e legare indissolubilmente l’immagine di Pescara al suo figlio più celebre, Gabriele d’Annunzio. Subito dopo ebbi l’intuizione di chiedere a Giordano Bruno Guerri di essere consulente d’immagine per la nostra città. Con lui ha trovato il giusto risalto il d’Annunzio  Festival, la grande rassegna estiva di eventi culturali e spettacoli che da tre anni impreziosisce l’estate pescarese, imponendosi sempre più all’attenzione della cronaca nazionale”. Molti anche gli appuntamenti di spettacolo previsti per il 2013, nelle ormai tradizionali formule del Festival “Vittoriale tener-a-mente” e “Pescara tener-a-mente”, ma anche con produzioni originali dedicate all’opera letteraria e teatrale del Vate: da Giorgio Albertazzi, che sta lavorando alla Figlia di Iorio, al giovane Edoardo Sylos Labini,  il cui Gabriele d’Annunzio tra amori e battaglie debutterà a marzo al Teatro Manzoni di Milano, insieme a una grande mostra dannunziana allestita nel foyer. Ed è di questi giorni anche l’adesione entusiastica della Versiliana, che la prossima estate celebrerà il Vate con una mostra, incontri, presentazioni di libri, spettacoli e letture dannunziane.

Non mancheranno le iniziative istituzionali, con una moneta coniata dalla Zecca dello Stato e l’emissione di un francobollo da parte di Poste Italiane, e quelle editoriali, con gli importanti i contributi del Corriere della Sera e di Mondadori. Per quest’ultima usciranno, in febbraio, il secondo libro di Guerri dedicato a d’Annunzio, “La mia vita carnale”, che racconta gli ultimi dieci anni di vita del Vate al Vittoriale; due volumi dei Meridiani dedicati al teatro di d’Annunzio a cura di Annamaria Andreoli e alcuni e-book dell’opera poetica e degli aforismi del Vate. In marzo il compleanno del Vate sarà salutato da un numero monografico dell’Illustrazione Italiana e un’edizione speciale dell’Almanacco Barbanera. Barbanera è infatti una delle tante aziende che hanno aderito al progetto “d’Annunzio e i Grandi Marchi” e che al Vate dedicheranno confezioni speciali, collezioni e serie limitate: la gioielleria Federico Buccellati, che da d’Annunzio ricevette l’investitura di “Mastro Paragon Coppella”, la sartoria Kiton, la Fondazione Lisio, ma anche l’Aurum, il Parrozzo e il Sangue Morlacco si vestiranno di gusto dannunziano – per citarne solo alcuni.

“Tutte cose belle e gioiose” ha commentato Guerri, “perché noi vogliamo celebrare il d’Annunzio che ‘canta l’immensa gioia di vivere’”. “Canta la gioia, questa invincibile creatrice”,  gli fa eco ancora una volta tra gli applausi l’attore Valter Malosti, direttore del Teatro Stabile di Torino. E la gioia che d’Annunzio canta è anche quella dello sport – che amò al punto da essere votato, nel ’23, ‘uomo sportivo dell’anno’ dai lettori della Gazzetta -, la gioia della velocità, del volo e dell’automobile, di cui decretò il sesso, femminile, in una lettera al senatore Agnelli.  “Stiamo dialogando con la direzione della Mille Miglia, perché l’edizione 2013 sia dedicata a d’Annunzio”, ha concluso Guerri. E non mancheranno sorvoli di aerei storici, una moderna edizione degli Agonali del Remo, sul Lago di Garda, e un grandioso progetto di cenacolo itinerante su una via d’acqua, con rotta marina e fluviale di oltre 325 miglia, da Pescara a Gardone.

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