Libri d’artista e libri oggetto in mostra dal 13 ottobre in via Milano

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(a.l.) Dal 13 ottobre al 4 novembre – alla Fondazione Berardelli di via Milano, in città – si aprirà l’esposizione “Libri d’artista e libri oggetto”, che punta a rendere omaggio alla collezione di libri d’artista, illustrati e oggetto che Lamberto Pignotti, uno dei padri della poesia visiva italiana, ha donato alla biblioteca della Fondazione Berardelli.

La raccolta in mostra comprende più di 150 volumi di autori italiani e stranieri realizzati dagli anni settanta ad oggi, è un’importante testimonianza oltre che del lavoro di ricerca svolto con passione e intelligenza da Pignotti, delle diverse modalità di sperimentazione degli artisti sul libro. Sono infatti presenti nell’esposizione: libri d’artista, volumi realizzati con ampie tirature di stampa, per essere facilmente diffusi, ma pensati dall’autore in ogni elemento costitutivo; libri illustrati, preziosi prodotti editoriali che nascono dalla collaborazione tra un poeta o scrittore e un artista; libri – oggetto che sono invece delle opere in copia unica o in pochi esemplari, ideate facendo riferimento alla forma del libro. Un particolare spazio viene dato in mostra a quest’ultima tipologia di volumi che possono essere realizzati con materiali diversi, dalla carta alla tela, dal legno al metallo, e con varie tecniche che il più delle volte mettono in risalto la fisicità e la matericità del lavoro a discapito delle caratteristiche tradizionali del libro. Il libro-oggetto non deve infatti essere necessariamente sfogliabile o leggibile, come avviene nel caso dei libri cuciti, bruciati, cancellati o legati. Un’ampia sezione della mostra è inoltre dedicata alla produzione editoriale dello stesso Lamberto Pignotti, che dai suoi esordi nel mondo della letteratura negli anni cinquanta, è stata ricchissima e aperta a forme espressive differenti che vanno dalla poesia lineare alla saggistica, dalla narrativa ai libri d’artista.

La mostra è a cura di Melania Gazzotti con la collaborazione di Maddalena Carnaghi il catalogo presenta i contribuiti critici di Melania Gazzotti ed è progettato da Paola Mucciarelli.

Pignotti ricercando una definizione di poesia visiva dichiarava già nel 65: “In linea di massima si può affermare che essa è una forma di espressione che sperimenta a vari livelli dei rapporti fra parole e immagini figurali, perseguendo finalità e fondendo risultati in un contesto unico. Almeno da un punto di vista teorico essa rappresenta un’estensione delle possibilità della poesia. Tuttavia la poesia visiva non è ne una pìttura con le parole, ne una poesia con le figure. In altri termini le parole non devono fare da commento a delle autosufficienti immagini visive, ne queste ultime devono risultare l’illustrazione di un testo che basta a se stesso. La poesia visiva per essere tale, pretende un effettivo rapporto, una vera interazione, fra parole e immagini visive in un unico contesto, (che in genere assume l’aspetto del collage e più raramente si affida a elementi dipinti o disegnati), e non la loro semplice convivenza.” 

Fondazione Berardell, via Milano, Brescia – tel. 030 313888 – www.fondazioneberardelli.org

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