Con un comunicato i giovani del Pdl della Giovane Italia di Brescia tornano sulla questione dei marò, ancora imprigionati in India dopo l’incidente successo quasi otto mesi fa che ha portato alla morte di un uomo indiano. Di seguito il testo integrale del comunicato:
Ad una settimana di distanza dalla visita del Ministro degli Esteri Giulio Terzi che, su sollecitazione dei rappresentanti della Giovane Italia di Brescia, aveva dichiarato che in questi giorni ci sarebbero state novità sui nostri connazionali imprigionati in India senza processo, apprendiamo con stupore che le nuove notizie provenienti da New Dehli sono del tutto negative. “Crediamo che il governo abbia pazientato fin troppo davanti a questo atteggiamento ostile da parte indiana” sostiene Andrea Ghezzi, consigliere comunale in Loggia. “Innanzitutto è bene ricordare che la detenzione in India dei due marò è un atto che contrasta con le leggi elementari di diritto internazionale che prevedono che il processo avvenga in Italia” aggiunge lo stesso Ghezzi. “Le notizie di oggi fanno male non solo ai nostri Marò ma a tutto il paese” continua Giangiacomo Calovini, presidente provinciale di Giovane Italia. “Siamo stanchi di continuare a sentire dai nostri rappresentanti del governo che ci vuole tempo per riavere in nostri connazionali a casa” continua Calovini “Abbiamo appreso che anche il ministro si sente sconcertato, ma, visto il ruolo che ricopre nella vicenda, non può essere uno spettatore passivo dinnanzi alle ultime novità. Gli italiani sconcertati sono quelli che lo invitano ad attivarsi al più presto con fermezza”. “Lanciamo un appello a tutto il mondo politico affinchè solleciti il governo ad adoperarsi per porre fine alla detenzione dei nostri marò ed in particolare all’ on. Beccalossi che già più volte si è attivata su questo argomento”.
Non conosco bene le leggi elementari di diritto internazionale : ma se io ammazzo uno negli Stati Uniti vengo processato in Italia ?
Si ma bisogna essere certi di ammazzarlo negli stati uniti
Come gli stranieri che ammazzano in Italia vengono processati in Italia, così chi è accusato di omicidio all’estero è giusto venga processato in quel paese.
giustissimo, sul fatto che l’evento si sia verificato in acque territoriali indiane mi pare che ci sia da discutere
devono solo ringraziare chi li ha mandati su una nave privata a far servizio pubblico a nostre spese