Sicurezza sul lavoro in agricoltura, i sindacati contro “la sconcertante incoerenza dell’Asl”

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Con un comunicato le tre sigle sindacali FLAI-CGIL, FAI-CISL e UILA-UIL commentano la decisione dell’Asl di non coinvolgere chi i lavoratori li rappresenta nell’accordo per la formazione alla sicurezza stilato dalla stessa con Coldiretti, Upa e Cia. Di seguito il testo integrale del comunicato:

"Non può che fare piacere leggere il comunicato dell’ASL di Brescia sull’accordo raggiunto con Coldiretti, UPA e CIA in tema di formazione alla sicurezza per chi lavora in agricoltura. Peccato però che i firmatari si siano ben guardati dal coinvolgere nel loro slancio per la sicurezza chi i lavoratori li rappresenta. Se la “dimenticanza” degli imprenditori agricoli è sfacciatamente comprensibile – visto il corpo a corpo che hanno ingaggiato con i lavoratori a cui negano il rinnovo del contratto scaduto da 10 mesi – molto meno lo è il comportamento della dirigenza dell’ASL che su un tema così rilevante si presta a giochetti di parte. Ci troviamo di fronte a controparti imprenditoriali e interlocutori istituzionali di sconcertante incoerenza. I responsabili bresciani di Coldiretti, UPA e CIA sono anche responsabili regionali delle loro organizzazioni, vale a dire le stesse persone che il 9 luglio hanno firmato a livello regionale con le Federazioni agricole di CGIL CISL e UIL un “impegno comune per estendere e migliorare la sorveglianza sanitaria”. Dal canto suo l’ASL ha riunito il 10 ottobre la Commissione provinciale di coordinamento – dove sono presenti sia le parti datoriali che sindacali – mettendo all’ordine del giorno il tema della “formazione e accordo Stato Regioni”, dimenticandosene però due giorni prima. Solo per la cronaca: l’accordo Stato Regioni, così come il Testo unico sulla sicurezza, stabilisce le regole sulla formazione dei lavoratori con il coinvolgimento delle parti sociali e degli organismi paritetici (consultazione preventiva, collaborazione ai progetti formativi). Davanti agli infortuni e ai morti in agricoltura è veramente grave che ASL e Associazioni Datoriali non percepiscano la necessità di un confronto serio con le organizzazioni sindacali, ed è antistorico che non vengano coinvolti gli organismi bilaterali e paritetici che le stesse parti si sono dati per promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro. Lo sciopero generale dei lavoratori del mondo agricolo in programma giovedì 18 ottobre sarà l’occasione per denunciare anche questi comportamenti e chiedere all’ASL atteggiamenti istituzionali più coerenti nell’espletamento delle funzioni che le sono affidate".

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