Inaugura domenica 21 ottobre alle ore 11.00 nel Ridotto del Teatro Grande il ciclo autunnale dei concerti dell’Ensemble del Teatro Grande.
L’Ensemble del Teatro Grande nasce nel 2012 per volontà della Fondazione del Teatro Grande di Brescia. Il progetto mira a portare sul territorio bresciano alcuni tra i più prestigiosi musicisti del panorama italiano riuniti in una formazione da camera flessibile che possa prevedere anche la partecipazione di giovani artisti emergenti. L’Ensemble del Teatro Grande vuole affermarsi come una tra le formazioni più poliedriche del contesto musicale italiano e si caratterizza per la ricerca del bel suono, il fraseggio fluido e fantasioso inseriti in un contesto di pulizia formale.
La Stagione dell’Ensemble continua la proposta musicale dei concerti della domenica mattina: tutti i quattro appuntamenti della Stagione saranno ospitati nel Ridotto del Teatro alle ore 11.00. Al concerto inaugurale di domenica 21 ottobre seguiranno i concerti del 18 e 25 novembre e del 9 dicembre.
Il primo concerto della Stagione ha come tema IL CLARINETTO, IN TRIO CON PIANOFORTE E VIOLONCELLO e prevede l’esecuzione del Trio per clarinetto, violoncello e pianoforte op. 114 di Brahms e del Trio per clarinetto, violoncello e pianoforte (1973) di Nino Rota. Si esibiranno Enrico Maria Baroni, primo clarinetto e Solista dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Sandro Laffranchini, primo violoncello dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano nonché coordinatore dell’Ensemble del Teatro Grande, e Andrea Rebaudengo, pianista dell’Ensemble Sentieri Selvaggi.
I biglietti per il concerto inaugurale del 21 ottobre e per tutti gli altri appuntamenti con l’Ensemble del Teatro Grande sono in vendita alla Biglietteria del Teatro Grande e sui siti teatrogrande.it e vivaticket.it (orari di apertura della Biglietteria del Teatro Grande: dal martedì al venerdì dalle 13.30 alle 19.00 e il sabato dalle 15.30 alle 19.00. Nei giorni degli eventi la Biglietteria sarà aperta dalle ore 10.00 fino all’inizio del concerto).
"Formazione da camera flessibile" poco si sposa con l’idea di Ensemble del Teatro Grande, cioè con l’idea di una formazione quantomento con riferimenti bresciani e con gli stessi interpreti. Ma tant’è, tutto rientra nel disorientamento della programmazione culturale e musicale cittadina, dove conta più il "quanto" si propone anzichè il "cosa" e il "come". Rimpinguare le statistiche, in questo caso, è un po’triste.