Roncadelle, giovane (quasi) truffato da due finti carabinieri mentre cerca lucciole

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Ha rischiato grosso un 25enne rovatese in trasferta a Roncadelle alla ricerca di lucciole. Mentre stava parlando con una prostituta, infatti, il giovane è stato avvicinato da due uomini che si sono spacciati per carabinieri in borghese e hanno preteso il pagamento di 200 euro, una sorta di “conciliazione” rispetto alla multa prevista (500 euro). Quindi i due hanno convinto il giovane, che non aveva la somma, a recarsi a un bancomat di Gussago. Ma per sua fortuna lo sportello era fuori servizio e i due sono rimasti a bocca asciutta. A quel punto il 25enne ha iniziato a coltivare i primi sospetti, anche perché i due sembravano alticci e non gli hanno mostrato alcun tesserino. E’ salito sull’auto e si è recato dai carabinieri per sporgere denuncia. Dal numero di targa i militari (quelli veri) sono risaliti ai due: Rino S. di 55 anni e Franco C. di 49, entrambi bergamaschi, sono stati denunciati per usurpazione di pubblica funzione e per truffa in concorso.

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15 Commenti

  1. Certo che più imbecilli di così!!
    Con la macchina personale, non ci si può credere, ma nemmeno il tipo che senza che gli mostrassero il tesserino di identificazione crede alla storia dei 200 euro!! Le sanzioni di qualunque esse siano non si pagano più da anni direttamente al notificatore, ma bisogna recarsi in posta!!
    Per Mina, il maiale non è il tipo, ma chi sta dietro a questo racket di ragazze dell’est che minacciate vengono messe sulla strada.
    Autirziamo e regolamentiamo la prostituzione, in Germania valie miliardi di euro in tasse versate il giro di prostituzione, qui invece ci obbligano a prostituirci per pagare le finanziarie!
    Smetti amola di fare i falsi moralisti, legalizziamo e le finanziarie facciamole pagare a chi sperpera il proprio denaro in piaceri.

  2. cancellare il commento di mina perché appellava il "frequentatore di escort" con il nome di un animale che é solito rotolarsi nel fango (si può dire fango?) mi é sembrato un po’ choosy. quoto mina.

  3. Bravo Mauro! Basata con i "FALSI" moralismi. Appena tu e tutti coloro che la pensanmo come te saranno sinceramente orgogliosi di avere una figlia, un figlio, un fratello o una sorella che si possano definire bravi ed onesti professionisti nel campo della prostituzione, allora sarà giunto il momento di considerarla un lavoro come un altro, dignitoso, e sarà possibile sottrarlo alle grinfie della criminalità. Ma, fino ad allora, i falsi moralisti e anche quelli sinceri prevarranno. Il resto è squallda ipocrisia giustificazionista.

  4. Cari Mauro e Mario, come potete vedere in italia c’è una mentalità terzomondista sul tema, tant’è che vengo censurata se attacco chi va a prostitute. Per me non può esistere un’economia basata sulla mercificazione del corpo femminile. Mi piacerebbe vedere questa scena: prostituzione legalizzata e la figlia di una persona che ha sempre sostenuto questa "soluzione al problema" che dice al padre: "Papà, ho deciso di prostituirmi"… E se capitasse a voi? "Vai figliola, l’importante è che paghi le tasse".

  5. Mina : vorrei sapere che differenza tu ci trovi tra chi si prostituisce in strada e chi si prostituisce in Tv per un posto di soubrette , velina , letterina o al GF ? Io in poche parole non ne vedo alcuna..ne vedo qualcuna sul fatto che in TV sei al calduccio e vai sulle riviste di gossip mentre in strada sei al freddo e le becchi dal pappa slavo se non porti a casa i verdoni.

  6. l’unica differenza é la disperazione, maggiore per chi é sulla strada. per il resto é lo stesso: la prostituzione é il degrado della identità, sia di chi vende, sia di chi compra. é una violenza di certi maschi (non uomini) sulle donne. bene ha fatto mina ad appellare i frequentatori di prostitute con il nome di un animale che si rotola nel fango.

  7. tu hai parlato di mercificazione del corpo e tu ti scandalizzi per la prostituzione , in TV e sulle riviste la puoi vedere ogni 3×2 .Io non mi scandalizzo affatto anche se non sono un antropologo perche’ e’ cosi dai tempi dei tempi .

  8. e allora ? se anche é dal tempo dei tempi che vuol dire? anche la schiavitú c’é dal tempo dei tempi. anche l’omicidio.

  9. non mi scandalizzo, non é una fatto moralistico. chiunque venda la propria identità, non solo sessuale, non ha dignità. idem per chi compra. ma la prostituzione in senso stretto é specifica e i clienti vanno definiti per quello che sono: maschi ma non uomini. poco piú che animali.

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