(a.c.) Aveva un appuntamento con il fidanzato, ma all’ora prefissata non si è fatta vedere. A vuoto le chiamate sul cellulare: da qui l’idea che potesse essere successo qualcosa, la corsa fino alla sua abitazione e la terribile scoperta. Maura Rossi, 42enne di Botticino, è stata uccisa dalle esalazioni di monossido di carbonio di una stufa malfunzionante.
Il dramma è accaduto nella notte tra sabato e domenica, nell’appartamento della donna situato in via Morosini a Botticino Sera. A lanciare l’allarme, intorno a mezzanotte, il compagno della vittima, preoccupato perché la donna – che viveva da sola – non rispondeva al telefono dopo non essersi presentata all’appuntamento. Una volta giunto nell’appartamento l’uomo l’ha trovata stesa sul divano, priva di conoscenza. Nella gabbia giaceva l’uccellino, privo di vita. I sanitari dell’ambulanza giunta rapidamente sul posto hanno trasferito immeditamente Maura presso il pronto soccorso della Poliambulanza, ma non c’è stato nulla da fare, la donna, in arresto cardiaco, è morta poco dopo.
Pochi i dubbi circa le cause del decesso: tutte le attenzioni sono subito state rivolte alla stufa, che evidentemente non funzionava bene.
Qui si parla di stufa, altrove di caldaia, se fosse quest’ultima, mi auguro che vadano a chyiamare come persona inforata dei fatti chi ha fatto il controllo periodico della caldaia, 100 euro più bollino alla provincia, per ritrovarsi la caldaia malfunzionante e lasciarci la vita credo sia eccessivo.
Caldaist i che v’ingrassate il portafoglio con verifiche sommarie in pochi minuti, pensateci che un vostro errore può costare la vita.
A tutti consiglio un rivelatore di monossido di carbonio per pochi euro.