Case in montagna: l’Imu blocca le vendite. A Ponte di Legno si preferisce l’affitto stagionale

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Nel primo semestre del 2012 le quotazioni delle case in montagna hanno registrato una diminuzione dei prezzi del 3,6%. L’introduzione dell’Imu ha iniziato a farsi sentire su questo segmento di mercato: i potenziali acquirenti sono preoccupati e sono diventati più riflessivi mentre tra i proprietari iniziano a vedersi alcune dismissioni  soprattutto se l’unità abitativa è poco utilizzata durante l’anno. Nel bresciano, a Ponte di Legno le quotazioni immobiliari sono rimaste stabili nei primi sei mesi del 2012, secondo l’indagine di Tecnocasa, ma il mercato è poco dinamico e a cercare la seconda casa sono fondamentalmente persone che stanno smobilizzando investimenti finanziari  e che decidono di investire sul mattone. La disponibilità media parte da almeno 200 mila euro per l’acquisto di un bilocale. La maggior parte degli acquirenti è alla ricerca di un trilocale su cui investire valori  medi di 270-300 mila euro.  La maggioranza delle richieste arriva da acquirenti  milanesi, a seguire i bresciani e poi residenti a Piacenza e Cremona. Sul mercato delle locazioni stagionali si registra un aumento delle richieste, ma anche un aumento dell’offerta dal momento che numerosi proprietari gravati dal pagamento dell’IMU hanno deciso di affittare le loro abitazioni. Affittare un bilocale per l’intera stagione invernale  costa mediamente 3500 euro.         

 

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