(a.c.) E’ un ambulatorio al quale si rivolgono ogni anno 4.500 persone, per malattie oncologiche, osteoporosi, patologie endocrine ed endocrino-metaboliche e problemi relativi alla tiroide. E’ un ambulatorio che funziona bene, ed un laboratorio dove lavorano medici ed infermieri capaci e molto apprezzati dai pazienti. E’ un ambulatori però che presto sarà trasferito e tornerà in carico all’ospedale Civile di Brescia, del quale ora è distaccamento.
Ad opporsi al trasferimento in queste ultime settimane (la notizia è di metà febbraio) ci sono in primo luogo i tanti pazienti della struttura, soprattutto donne, e poi anche rappresentanti del mondo politico e associazionistico, ad iniziare dal sindaco in prima persona, Elena Zanola, la quale ha spedito una lettera ufficiale di protesta al direttore dell’ospedale Civile, che però pochi giorni fa è scomparso. Non appena si insedierà la nuova giunta regionale, promette il sindaco, sarà contattato anche l’assessore alla Sanità.
Nel frattempo i pazienti e i normali cittadini hanno iniziato una raccolta firme contro il trasferimento. Spostare l’ambulatorio vorrebbe dire che 4.500 persone ogni anno si dovrebbero fare il viaggio Montichiari-Brescia, e ritorno, più volte al mese.
Fatta!