Appuntamento d’eccezione – questa sera, dalle 20.30 – al convento San Giuseppe, dove si celebrano i rapporti culturali ed economici tra Brescia e la Cina. A promuoverlo la Fondazione Civiltà Bresciana. E uno dei protagonisti della serata sarà certamente il volume “La Leonessa e il Drago”, a cura di monsignor Fappani e Giuseppe Marchetti, che comprende 13 interviste – ovviamente tradotte anche in cinese – di imprenditori e artisti bresciani approdati in Estremo Oriente. Tra questi gli industriali Marco Bonometti, Ettore Lonati, Claudia Camozzi e intellettuali-artisti come Pier Carlo Orizio e Alessandra Giappi. Oltre a nomi come quelli di Sante Pasotti, Andrea Cavagnini, Carlo e Filippo Maffioli, Luigi Pettinati, Riccardo Paderno, Andrea Croci e Alberto Rovetta. Tutti raccontati con le parole e con le immagini della fotografa bresciana Cristina Minini.
Nel libro – tenuto a battesimo dalla Fondazione e dall’Istituto Confucio dell’Università Cattolica – si trova anche la storia e la cronaca economica, sociale e culturale tra i bresciani e i cinesi. Ma anche un’intervista a Liang Hui, Console generale della Repubblica Popolare cinese a Milano, che della Leonessa dice: “Certamente conosco Brescia. é una città con una grande ed antica tradizione industriale, famosa in tutto il mondo specialmente nel campo dell’industria metallurgica e meccanica. Poi il Castello di Brescia, le numerose chiese medievali, i musei e le gallerie d’arte pieni di tesori artistici provenienti dalle notevoli raccolte degli artisti italiani famosi, attirano molti turisti cinesi a recarsi a Brescia ad ammirarli”.
Ora bisognerebbe fare in modo che tutta questa gente non resti in Cina….
Geniale il commento che mi precede…. Chissà che ne direbbe Piergi….
Il console cinese ricorda Brescia per la grande ed antica tradizione industriale, mentre i bresciani ricordano la Cina per la grande ed attuale tradizione industriale. Nel senso che qui è il passato, in Cina il presente e, temiamo, pure il futuro. In quanto allo strepitoso patrimoio artistico cittadino che attira frotte di turisti cinesi, forse i dati e soprattutto i numeri glieli ha trasmessi Brunello di Artematica. Riguardo poi al direttore d’orchestra Pier Carlo Orizio, chiedo cortesemente se viene annoverato tra gli imprenditori o gli artisti, oppure magari tra gli intellettuali intervistati.