(a.c.) Nemmeno i lavori di due commissioni congiunte, Lavori pubblici e Cultura, sono riuscite a dirimere la questione relativa al ritorno o meno del Bigio in piazza Vittoria. La decisione è stata demandata al Consiglio Comunale, probabilmente già nella seduta del prossimo 5 aprile.
Non essendo giunti ad una decisione che mettesse d’accordo tutti i membri delle due commissioni congiunte, chiamate a stabilire se costi, modi, tempi e soprattutto opportunità storico-culturale del’operazione-ritorno della statua in piazza siano o meno sostenibili, i due presidenti hanno deciso di coinvolgere la prima sede democratica della città, il Consiglio.
Nei mesi scorsi la discussione sulla statua del Dazzi (ecco la voce in Wikipedia) è infuocata, sospinta sia dai consiglieri di minoranza (alcuni dei quali da tempo chiedono che se ne discuta in Consiglio) sia da una parte della società civile, con in testa Anpi (leggi alcune testimonianze dal loro portale) e Fiamme Verdi (che hanno altresì proposto una raccolta firme, leggi la notizia).
L’approdo in Consiglio comunale non è né decisione dei Presidenti delle Commissioni, né l’esito del dibattito lungo e serrato avvenuto in Commissione; è, a norma del regolamento, l’iter previsto per la discussione sulle petizioni presentate dai cittadini. A ciò si aggiunge eventualmente il valore di un dibattito nella sede maggiormente deputata ad un confronto sul tema. Confronto purtroppo tardivo, che giunge a cose fatte, che sarebbe stato auspicabile con ampio coinvolgimento della città. Non è mai troppo tardi però per ascoltarsi e valutare scelte possibili che aiutino la concordia e non la divisione della città. Non è impossibile: basta volerlo. Io farò la mia parte.