Centro popolare lombardo contro le nomine leghiste in nel cda di Cogeme

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Con un comunicato il coordinatore provinciale del Centro popolare lombardo, Piergiuseppe Massetti accusa la Lega Nord di aver spodestato il precedente consiglio d’amministrazione di Cogeme a favore di un loro insediamento.

DI SEGUITO IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO:

Apprendiamo in questi giorni dalla stampa locale del recente cambio di direzione ai vertici di Cogeme Onlus; non un semplice rinnovamento ma uno spodestamento del precedente consiglio di amministrazione, una vera e propria occupazione leghista avvenuta tramite l’insediamento di persone tutte appartenenti alla Lega Nord, alcune delle quali aventi già un ruolo istituzionale o provenienti da realtà “esterne”. Sinceramente siamo rimasti delusi che, anche per un ente indipendente che ha un ruolo di ricerca e proposta con una mission sociale come “il ricercare la qualità della vita, delle persone e dell’ambiente attraverso progetti caratterizzati dalla sostenibilità”, sia stato completamente conquistato da appartenenti ad una sola bandiera politica. Ci saremmo aspettati, proprio per le finalità della fondazione, la costituzione di un nuovo consiglio di amministrazione che esprimesse un segno di cambiamento; un consiglio costituito magari da persone qualificate ed indipendenti, scientificamente preparate, espressione della società civile e di rappresentanza piena della territorialità di appartenenza che, con le loro competenze, avrebbero potuto garantire meglio il raggiungimento di quell’obiettivo di qualità della vita rappresentato da un’interazione tra uomini e territorio in modo sostenibile. In un momento storico così difficile ci si aspettava, nella nomina dei nuovi membri, uno sforzo di sintesi tra le diverse realtà sociali e civili espressione dei vari settori economici e sociali. Siamo infatti convinti che la sfida di oggi, proprio nel nostro territorio, sia quella di costruire un sistema di vita sostenibile, rispettoso dell’ambiente; un obiettivo che non deve essere fatto solo di belle parole, ma che deve portare ad un radicale cambiamento di abitudini, processi, sistemi. I modelli di sviluppo utilizzati finora è chiaro che sono deleteri sia per l’ambiente che per la salute dei cittadini. Ecco allora che fondazioni come Cogeme Onlus hanno l’importante compito di proporre, sostenere e rilanciare progetti importanti come ad esempio “Il Piano Territoriale d’Ambito della Franciacorta” poiché divenute ormai realtà autorevoli che possono essere ascoltate e prese come riferimento dal legislatore. Sarebbe indispensabile, quindi, che tali realtà fossero espressione della territorialità e di coloro che la vivono: cittadini, associazioni, movimenti; rappresentanti diversi che, al di là del colore politico, avessero a cuore il cambiamento e la risoluzione dei problemi reali che ci affliggono. Ci sembra proprio che, anche questa volta, l’occasione sia andata perduta, considerando la nomina dei vertici di Cogeme Onlus un’ennesima occasione di “acapparramento” politico di posizioni di potere e non un’opportunità di cambiamento vero verso gli obiettivi di interesse collettivo; obiettivi che, per essere raggiunti, hanno bisogno del contributo di tutti e non certo di un’egemonia culturale partitica.

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