Castegnato, discarica sotto sequestro. Il sindaco: nessun pericolo per i cittadini

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Giovedì 18 aprile, il Nucleo Operativo Ecologico dei carabinieri di Brescia ha posto sotto sequestro, affidandone la custodia al sindaco di Castegnato Giuseppe Orizio, un’area di circa cinquemila metri quadrati in località Pianera, tra la Ghial e la ferrovia, all’interno della quale è stata rinvenuta una discarica di rifiuti solidi urbani risalente a prima degli anni Ottanta. L’intervento del NOE è stato richiesto dalla Snam che era impegnata in lavori di ricollocazione della rete del gas, collegata ai lavori Brebemi ed ha trovato rifiuti riconducibili a solidi e urbani. “”L’area – puntualizza il sindaco di Castegnato in un comunicato stampa — riguarda una porzione di territorio inutilizzato, già oggetto di Piano di Caratterizzazione nel 2002 perché ricompresa nelle indagini effettuate a seguito del procedimento connesso con il Sito di Intereresse Nazionale Caffaro. Questa area presenta caratteristiche di inquinamento con Rifiuti Solidi Urbani del tutto simili a quelli ritrovati nella zona, sempre in fregio alla ferrovia, nella quale è in corso apposito procedimento di asportazione. Il verbale del Noe scrive di rifiuti solidi urbani frammisti a macerie di demolizione, terremo di riporto, fusti di plastica e metallo vari, nonché tipologie da classificare. Questa situazione nelle sue linee generali era ed è conosciuta ed è già stata indagata con tanto di verbali sottoscritti dagli organi competenti e nelle Conferenze di servizio (da Regione, Provincia, Asl, Arpa e anche Ministero) a partire dal 2003 e sino al 2008. E’ da sottolineare che non c’è allo stato dei fatti alcun rischio o pericolo per i cittadini e che l’acqua che bevono i castegnatesi è prelevata altrove, a maggiore profondità ed è controllatissima (i dati Asl sono anche sul sito del Comune). Va ribadito che l’area posta sotto sequestro è inutilizzata e che questo è l’ennesimo episodio che testimonia del degrado ambientale subito da una parte del nostro territorio prima degli anni Ottanta, nel contesto di un sostanziale vuoto legislativo. Attendiamo ora con estremo interesse gli accertamenti tecnici e di laboratorio di Arpa che confidiamo abbiano tempi ristretti. Si conferma urgente l’esigenza, già condivisa nei giorni scorsi con i comuni di Ospitaletto e Travagliato, di unire gli sforzi e le iniziative per conoscere lo stato complessivo dell’ambiente e del territorio e della salute dei cittadini, in stretto raccordo anche con Asl e Arpa. Ma anche il dovere di individuare, ove possibile, i responsabili degli interventi e comportamenti dannosi al territorio e alla salute dei cittadini, nonchè gli interventi che si rendono necessari a tutela del territorio con le relative fonti di finanziamento. Tutto questo in un rapporto di trasparenza e chiarezza con i cittadini senza falsi e ingiustificati allarmismi, che a volte assumono i connotati negativi e improduttivi della disinformazione e strumentalità.””

 

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