Proseguono i commenti, istituzionali e non, sull’occupazione delle casette del Metrobus da parte degli attivisti di Diritti per Tutti per trovare una soluzione temporanea all’emergenza casa che sta costringendo molte famiglie di bresciani e stranieri a vivere per strada. “Da tempo avevamo invitato il Comune di Brescia a rendere disponibili le casette prefabbricate di Via Gatti, liberate dopo aver ospitato gli operai dei cantieri per la costruzione della linea metropolitana, per rispondere temporaneamente all’emergenza-sfratti – si legge in una nota della Camera del Lavoro di Brescia – La soluzione poteva accogliere parzialmente la domanda di alloggio dei rimasti senza casa, che a centinaia dormono sui treni o nei parcheggi. La disponibilità della proprietà delle casette era risaputa in città e, riteniamo, neanche il Sindaco del Comune capoluogo fosse del tutto contrario alla soluzione, se non fosse per l’impermeabilità ad accogliere i problemi nella loro urgente realtà da parte del suo vicesindaco ora Consigliere Regionale. Da quest’ultimo arriva ora la richiesta di "sgombero immediato": da un amministratore del suo livello ci saremmo aspettati toni più bassi e soluzioni concrete, per una emergenza in aumento e da troppo tempo in attesa di essere efficacemente affrontata e risolta”.