Movida Carmine, due cittadini ricorrono al Tar contro il silenzio del sindaco Paroli

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Nonostante l’accordo tra l’Amministrazione Comunale e BresciaIN, Quadra Quarta e Lista Gianfranco Paroli Sindaco, le azioni legali a suo tempo intraprese da due cittadini bresciani residenti al Carmine continuano il loro iter aprendo di fatto una serie di iniziative “atte a risolvere il problema e ridare un giusto riposo ai residenti del quartiere”, si legge in una nota emanata da Brescia In, Quadra Quarta e dalla lista ombra Gianfranco Paroli Sindaco. Due cittadini, tramite i propri legali, hanno infatti presentato un ricorso al TAR, già precedentemente notificato al Sindaco, al Comune e ad alcuni locali. “Al Tribunale Amministrativo è richiesto di dichiarare l’illegittimità del silenzio mantenuto dal Sindaco del Comune di Brescia e/o comunque dal Comune a seguito delle risultanze dei rilevamenti acustici relativi ai rumori generati dagli avventori dei locali nonché delle numerose istanze avanzate al Comune stesso – continua la nota – Inoltre è richiesto al TAR di dichiarare fondata la richiesta di adozione nonché dichiarare l’obbligo di adozione da parte del Sindaco del Comune di Brescia di un idoneo provvedimento atto a ripristinare una situazione di legalità anche con la previsione della chiusura anticipata dei pubblici esercizi modificando e/o riducendo gli orari di apertura rispetto a quello fissati dai gestori. Con l’auspicio che gli accordi intercorsi con l’Amministrazione Comunale vengano rispettati, a partire dalla creazione e convocazione dell’Osservatorio del Carmine, le Associazioni e la lista ombra Gianfranco Paroli Sindaco (che di recente si è ritirata dalla corsa elettorale, ndr) continueranno a vigilare affinchè siano riconosciuti i diritti degli abitanti del Carmine”.

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