Tutte le medaglie hanno un rovescio. E il rovescio della liberazione dei beagle di Green Hill è diventata la mobilità di 15 lavoratori dell’azienda. Da quando la Procura di Brescia ha disposto il sequestro probatorio dell’allevamento di Montichiari il 18 luglio scorso, l’azienda ha smesso di produrre utili, registrando addirittura una perdita di esercizio pari ad un milione e 700 mila euro. Da qui, la necessità per Green Hill di procedere ad una pesante riduzione del personale. In particolare, alla scadenza della cassa integrazione in deroga, fissata per il prossimo 30 giugno, per 12 dipendenti e tre impiegati scatterà la procedura di mobilità, vale a dire perderanno il proprio lavoro. Da qui, l’appello lanciato dalla Cisl alle istituzioni perché intervengano perché oltre ai cani vengano salvati anche i lavoratori.
Dispiace …. ma anche i coltivatori di papavero per produrre la cocaina o l’ eroina NON HANNO PIU’ LAVORO da quando i vari stati del sudamerica ne hanno proibito la coltivazione !!!
Non è che per lavorare si debba per forza diventare complici di crimini contro gli esseri viventi.
Prima i diritti degli animali, poi quelli dell’uomo. Evvia
Tra un po’ non si potrà più mangiare carne animale, con conseguente chiusura di tutta la filiera produttiva poi staremo a vedere…