“Malè e il suo Mozambico” in mostra al salone Vanvitelliano della Loggia

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Il pittore mozambicano Antonio Alberto Malendze, in arte Malè, espone da oggi all’8 giugno 2013 nel salone Vanvitelliano di palazzo Loggia. La mostra "Malè e il suo Mozambico", curata e proposta dalla Ong bresciana Scaip (Servizio Collaborazione Assistenza Internazionale Piamartino), presenta una trentina di tele tra le più significative dell’artista africano. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Brescia e dalla Circoscrizione Centro.

Fulcro della rassegna, già esposta al prestigioso Palazzo della Racchetta a Ferrara e in procinto di essere allestita alla Galerie Benedict di Vienna il prossimo novembre, è l’elemento umano, sintetizzato in espressioni chiave quali: grandi occhi, labbra, nasi allungati, mani e piedi squadrati, ventri dilatati o prominenti. Di grande fascino è la resa cromatica, realizzata con pennellate dense e sovrapposte, che raggrumano il colore e lo illuminano di bagliori luminosi e improvvisi, che creano un’atmosfera quasi sovrannaturale e rendono dinamica la composizione.  

 " Non è frequente poter osservare una mostra di quadri di artisti africani in Italia. Sono più comuni altre espressioni artistiche quali l’artigianato e le piccole lavorazioni manuali – spiega il presidente dello Scaip Ruggero Ducoli -: ecco perché siamo lieti di portare all’attenzione del pubblico una testimonianza dell’arte contemporanea del Continente Nero: un simbolo di apertura verso culture lontane, ma che attraverso l’arte trovano denominatori comuni".

 Malè nasce a Maputo, in Mozambico, il 21 gennaio 1980. Fin da giovanissimo appassionato di pittura, diventa presto allievo di Musis e di Sibemi, pittori mozambicani che lo introducono alla tecnica a olio. La rassegna di Malè, come quasi l’intera sua opera, è  ispirata all’acqua: acqua come fonte di vita, elemento essenziale per ogni essere vivente. L’artista ne evoca la simbologia e l’importanza che il territorio africano attribuisce a un bene insostituibile. Con i suoi quadri il giovane pittore esprime immagini suggestive che desiderano stimolare tutti a ritrovare piena coscienza per il bene più prezioso.

Lo Scaip, con questa esposizione, vuole esortare i visitatori a considerare le risorse naturali in modo oculato:"Nelle sale espositive il filo rosso che guiderà i visitatori sarà l’acqua, tema sociale fondamentale in Africa – spiega la curatrice Milena Zanotti, critico d’arte bresciano, collaboratrice di alcune gallerie d’arte a Milano e a Roma e di diverse riviste del settore -. Un tema trasversale nelle opere pittoriche di Malè, dove la spiritualità e la vita terrena si uniscono simbolicamente in questo elemento, quando anche una sola minuscola goccia diviene carica del significato della vita. E dunque, in un passaggio narrativo e artistico che si apprezza in ogni quadro, l’acqua si personifica nell’”uomo goccia”, imbevuto allo stesso tempo di trascendenza e materia".

La tutela dell’acqua è il messaggio che la onlus Scaip vuole sottolineare portando parte della mostra nelle scuole bresciane: attraverso la visione e la lettura dei quadri, l’associazione offre incontri formativi per alunni di ogni ordine e grado.

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