Strangolata a 19 anni: i genitori chiedono allo Stato di risarcirli

0

Ventiquattro anni fa la loro figlia è stata uccisa dall’ex fidanzato. Oggi i genitori di Monia Del Pero, 19 anni all’epoca dell’omicidio, hanno presentato un ricorso contro lo Stato italiano per chiedere giustizia. Nessuno potrà mai ridare loro l’affetto della propria figlia, ma oggi i genitori chiedono che lo Stato italiano riconosca alle famiglie delle vittime di violenza gli stessi diritti e benefici economici che spettano già ai familiari delle persone uccise per mano della criminalità organizzata e del terrorismo. E di violenza quel pomeriggio di dicembre del 1989 Monia ne ha subita tanta. Strangolata dall’ex fidanzato, avvolta in un sacco dell’immondizia e occultata dentro una conduttura di scarico delle acque del fiume Mella a Manerbio, ora i genitori si appellano alla Costituzione, e in particolare all’art.3 (tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla Legge) per vedere riconosciuto ciò che il loro avvocato, Pierina Buffoli, ritiene gli spetti. L’Europa infatti, con una Direttiva del 2004 impone agli Stati membri il risarcimento delle vittime per reati violenti. L’Italia però fino ad ora non ha mai fatto nulla in questo senso. Dopo la discussione in aula del ricorso, dal Tar di Brescia si attende la sentenza, che dovrebbe arrivare tra un paio di settimane. Se il Tribunale amministrativo dovesse accogliere il ricorso presentato dalla famiglia Del Pero, ciò aprirebbe un precedente dal quale potrebbero aprirsi tantissimi altri contenziosi tra le famiglie delle vittime di violenza e lo Stato.

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

1 COMMENT

  1. mi auguro che questa famiglia, e tutte le altre che hanno dovuto imparare a convivere con una sofferenza del genere,siamo almeno ripagate…

  2. Mi sembra giusto che lo Stato risarcisca chi ha subito un trauma del genere. Spero che i giudici diano ragione alla famiglia.

  3. Non credo che il TAR possa accogliere tale richiesta (creerebbe un precedente), lo stato si limita a perseguire e far scontare le pene: il risarcimento spetta all’autore del reato….che sicuramente sarà nullatenente e forse avrà anche scontato la pena inflittagli. Si possono limitare a chiedere la confisca del quinto dello stipendio.

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome